CASALINGA SI RIBELLA:"TARES TROPPO CARA, NON LA PAGO"

Una lettera alla nostra Redazione per dire no alla Tares. A scriverla una bagnarese, madre di 4 figli di 8, 16, 17 e 18 anni, che annuncia di non voler pagare l'aumento previsto per il 2013, ma solo la cifra (180 euro) sborsata fino allo scorso anno. Il perché è presto detto: «Viviamo con la mia pensioncina di invalidità - spiega la donna - la malattia cronica di cui soffro da tempo, mi ha fatto riconoscere una percentuale del 70%. Il mio ’ex marito’, il padre dei miei figli, non dà nulla ormai da anni. Per di più, da quest'anno, il primogenito, diventato maggiorenne, non ha più diritto neppure agli assegni familiari. E questo nonostante sia ancora uno studente del nautico". Insomma, le entrate economiche non sono certo molte. «Direi scarsissime - continua la signora che, tornando alla Tares, indica - Io per diversi anni ho pagato per i rifiuti circa 180 euro e mi sembravano già troppi. Basta pensare che qui a Bagnara non si fa la differenziata e la spazzatura viene letteralmente gettata sui marciapiedi, aspettando che il camioncino dei rifiuti passi. Molte volte si creano cumuli di spazzatura che arrivano anche ai due metri di altezza". In più aggiunge la donna " si dice in giro che nel calcolo della Tares sia stata calcolata anche la somma differenziata del 2013per 300mila euro, quando qui non si è mai fatta. E' come andare al bar e prendere un cappuccino e alla cassa ti fanno pagare anche il cornetto".A scatenare la rabbia della signora Carmela, come quella di molti altri, l'arrivo in queste settimane del bollettino col computo del nuovo balzello. «Mi chiedono di pagare il doppio dello scorso anno: 360 euro. E per di più in tre grosse rate, che sono già scadute. Appena ho ricevuto la bolletta ho chiamato l'ufficio per il ricevimento del pubblico, scoprendo che non è previsto da parte del comune nessun sostegno. Unico ’privilegio’ una proroga di qualche settimana del pagamento della prima rata, nulla più». Cosa intende fare?
«L’ho scritto nella lettera inviata alla Redazione: non pagherò più dei 180 euro che ho sempre pagato, e non lo farò fino a quando il comune di Bagnara non mi avrà aiutato a ridurre la cifra. La mia famiglia è sempre più povera. Che procedano pure con azioni legali e con un conseguente pignoramento, tanto troveranno ben poco da portare via: al massimo le vecchie scarpe dei miei figli. Se vengono a prendersele eviterò solo di porle nei rifiuti speciali. Dimenticavo che qui non si fa la differenziata». In questa madre bagnarese, come in molti altri cittadini, l'arrivo della Tares ha provocato non solo indignazione, ma anche una sorta di rifiuto verso i doveri sociali
Una cosa da dire: L'Amministrazione non fa la differenziata e nemmeno  fa differenze sulle condizioni delle famiglie.
Toledo Iannì