La storia raccontata da un addetto alla sicurezza dell'attore protagonista di squadra Antimafia Marco Bocci ha dell'incredibile (ed è quindi lecito non crederci), ma questi sarebbero i fatti.
L'episodio sarebbe avvenuto a Bagnara Calabra, dove stanno girando le riprese della sopracitata fiction. Al termine di una performance l'interprete di Romanzo Criminale sarebbe stato costretto a rimanere 5 ore chiuso nel suo camerino mentre diverse e svariate donne tentavano di aprire la porta per abusare del suo corpo e farsi un selfie.
Quella che pare la trama splatter di un film hard di serie B è stata raccontata da un vigilantes (noto per i suoi problemi con alcool) che non ha lesinato nei dettagli. "Una donna tra i 25 e i 65 - ha spiegato - è venuta con il suo ragazzo, che la ha aiutata a scavalcare la recinzione per entrare nel camerino dell'attore. Lei lo ha agganciato per le gambe per dieci minuti, tentando invano di spogliarlo, ma grazie al nostro intervento non è riuscita a struparlo. Poi se n'è andata via, con il rossetto tutto sbavato, dal suo fidanzato, che immagino sia rimasto parecchio sconvolto. È successo quando c'erano centinaia di persone, è stato davvero terribile".
L'attore, visibilmente sconvolto, ha comunicato che le foto insieme alle persone del luogo diminuiranno dalle 7500 alle 1250 giornaliere.
