'NDRANGHETA:TROVATO SQUALO BIANCO NELLA PISCINA DI UN LATITANTE

Gli inquirenti, impegnati nell'operazione anticrimine "Minotauro 10", non hanno creduto ai loro occhi quando nella piscina hanno visto nuotare un enorme squalo.
Un esemplare di squalo Bianco nuotava tranquillamente all’interno della piscina di una villa in uso esclusivo di un capobastone della 'ndrangheta. E’ accaduto nella riviera tirrenica nei pressi della cittadina costiera di Pizzoburgo, in una immensa villa costruita abusivamente all'interno della pineta resa celebre perché fu rifugio di  Murat durante la sua latitanza nel 1815. Qui i carabinieri si sono trovati faccia a faccia con uno degli squali più pericolosi, lungo quasi tre metri che nuotava disinvolto all'interno di una piscina.
Secondo il procuratore della Repubblica Santanoce, la piscina con all'interno il voracissimo ospite serviva fondamentalmente a due cose.  La prima come prova di affiliazione: infatti, i nuovi membri del clan dovevano nuotare da un lato all'altro la piscina come atto di fede e coraggio. La seconda, più pratica, aveva lo scopo di sbarazzarsi dei corpi di persone indigeste per la 'ndrangheta, ma appetibili per lo squalo. Cosa confermata dal ritrovamento nei fondali della piscina di resti umani.
Secondo riprese fatte dai droni, il padrone della villa e della piscina di acqua salata pare fosse abituato a nuotarci insieme, senza alcun timore.