EREZIONE DI QUATTRO ORE PER UN UOMO MORSO DAL RAGNO DELLE BANANE.

Germana Esposito 24enne di Aversa, in Campania, ha comprato alcune banane ed ha notato uno strano bozzolo sulla buccia. Era di un Phoneutria nigriventer, conosciuto come il terribile ragno delle banane. ATTENZIONE!!!
 
Nei mesi passati l'allarme per le notizie dei ragni comprati nel supermercato o il ritrovamento di un gigantesco ragno Golia nel giardino di un allevatore, hanno fatto più volte capolino sui tabloid italiani ed europei.
Il motivo sostanziale di questa "invasione" di specie esotiche nei nostri habitat sono da addebitarsi ai frequenti scambi commerciali, al contrabbando ed al cambiamento climatico.
Stavolta uno stranissimo, quanto allarmate episodio è successo in Campania ed a farne le spese è stata una giovane coppia del luogo.
Germana Esposito Rastelli, 24enne di Aversa, ha comprato alcune banane in un chiosco gestito abusivamente dai dei clandestini africani. Tornata a casa ha notato uno strano bozzolo buccia della banana ed ha chiamato il marito Giacomo Insignato, muratore pregiudicato 22enne.
L'uomo, incautamente, ha cercato di togliere la ragnatela con le nude mani rimanendo punto da un minuscolo ragno che si nascondeva all'interno. Lo sfortunato lavoratore, ha dovuto subire, una lunga, ma dolorosissima erezione della durata di circa 4 ore dove i preda ad istinti animaleschi, ha violentato più volte la giovane moglie ,prima di svenire ed essere ricoverato d'urgenza nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale cittadino. L'uomo, più volte sedato con corposi quantitativi di bromuro e fuori pericolo, ma subirà permanenti danni al suo apparato circolatorio. La moglie è sotto shock.
In una ricerca recentemente pubblicata sul “Journal of Urology”, hanno analizzato il veleno dell’animale in cui sono presenti due tossine, la PnTx2-6 e la PnPP-19, che si sono dimostrate capaci di aumentare la produzione di ossido nitrico, un vasodilatatore fondamentale per l’erezione e la sua durata. Ecco dunque spiegato l’effetto sui soggetti maschi che gli scienziati contano di approfondire per isolare quelli che sono gli elementi utili alla creazione di nuove cure per le disfunzioni sessuali, eliminando i fattori di pericolosità del liquido prodotto dal ragno.
È stato dimostrato che una dose infinitesimale del suo veleno per uccidere un topo di 20 grammi di massa corporea. Nel caso di puntura sugli esseri umani i primi sintomi sull’organismo saranno tachicardia, vomito, diarrea, parestesia. La morte sopraggiunge anche a causa di un eventuale shock anafilattico. Esiste un antidoto al micidiale veleno dell’aracnide ed ecco perchè da circa vent’anni non si sono più registrati casi di decesso legati al suo morso fatale.