SCOPERTO LUOGO DOVE GIULIO CESARE ANNIENTO' DUE TRIBU' GERMANICHE

Per 2070 lunghi anni. Finora, a parte il racconto del De Bello Gallico, non c’erano evidenze archeologiche della presenza di Giulio Cesare in quella che è oggi l’Olanda. Ora un gruppo di archeologi dell’Università Vrije di Amsterdam ha dimostrato che il console romano arrivò anche nei Paesi Bassi. La battaglia finale fu combattuta presso Kessel, nella provincia del Brabante settentrionale. Numerosi scheletri, insieme a migliaia di punte di lance, sanitari, spade e caschi in bronzo sono stati trovati nella zona negli ultimi anni, ma solo ora, hanno spiegato gli archeologi diretti dal professor Nico Roymans, la datazione con il carbonio-14 e altre analisi storiche e chimiche hanno permesso di datare al primo secolo avanti Cristo i reperti rinvenuti negli scavi. Come finì? Lo racconta lo stesso Giulio Cesare: «Ai Germani prigionieri nell’accampamento Cesare permise di allontanarsi, ma costoro, temendo atroci supplizi da parte dei Galli di cui avevano saccheggiato i campi, dissero di voler rimanere presso di lui. Cesare concesse loro la libertà e portò le donne a Roma dove furono considerate delle magnifiche concubine».