CALABRIA, GLI ABITANTI LANCIANO UNA PETIZIONE:"VOGLIAMO PIU' POKESTOP IN ASPROMONTE"

La popolazione dell'Aspromonte, stanca di essere abbandonata prima dalle Istituzioni e dallo Stato ed ora anche dalle grandi aziende costruttrici e distributrici di videogiochi, ha lanciato una petizione online al grido "Vogliamo più Pokestop in Aspromonte". L'ideatrice di questa coinvolgente e seria iniziativa è la studentessa di giurisprudenza di Podargoni Luana Peralta che alle testate giornalistiche che l'hanno intervistata ha detto: "Riteniamo importantissima la partecipazione della popolazione a questa petizione, poiché in Aspromonte ci sono pochissimi Pokestop e quelli presenti sono difficilmente raggiungibili. Ci sono paesi che non hanno neppure una palestra e tantissime persone sono tagliate fuori da Pokemon Go. Questo non è giusto, noi non siamo cittadini di serie B".  L' intento è, inoltre, quello di far capire a tutti gli italiani che gli aspromontani sono stanchi di ricevere promesse che non vengono mantenute e di essere abbandonati nella stessa situazione da anni.
In Aspromonte ci stanno togliendo tutto: presidi medici, uffici postali, strade malridotte. ed ora anche i Pokestop!!!Questo mai. Sarà una lotta dura e senza esclusione di colpi"
Questo il link per firmare la petizione e condividerla https://www.change.org/p/the-pokémon-company-piu-pokestop-in-aspromonte

MILANO:LAMBORGHINI TAMPONA SUV, CINESI SI ACCOLTELLANO

In un costoso incidente stradale avvenuto a Milano nei pressi di Via Paolo Sarpi, una Lamborghini ha tamponato un SUV Mercedes. Secondo quanto riportano le cronache locali, il guidatore dell’auto sportiva, un noto imprenditore tessile,  stava andando troppo veloce e non è riuscito a fermarsi in tempo quando si è trovato la coda di macchine ferme ad un incrocio, finendo addosso al SUV fermo.
Data la differenza di altezza tra le due auto, la Lamborghini si è infilata sotto al SUV, danneggiando il frontale della vettura e soprattutto l’orgoglio del proprietario, un imprenditore nel settore dei massaggi, che ha prontamente accoltellato il connazionale allo stomaco. Solo grazie all'intervento di numerosi cinesi residenti nella zona ha scongiurato il peggio.


ATTENZIONE A QUESTO PESCE:PERICOLO MORTALE!!!


Pesce palla maculato avvistato in Calabria: "Non mangiatelo, è tossico"

E' stato avvistato di nuovo. L'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha ricevuto la segnalazione dell’avvistamento di un esemplare di pesce palla maculato, il 'Lagocephalus sceleratus'. 
Questa specie, altamente tossica al consumo, è stata catturata nelle acque vibonesi(tra Briatico e Pizzoburgo) e da alcuni pescatori di Villa San Giovanni, nello Stretto di Messina.
La cattura è stata prontamente comunicata ai ricercatori grazie alle indicazioni della campagna di informazione che Ispra sta conducendo sui pesci palla. Lo scorso gennaio un esemplare di pesce palla maculato era stato avvistato nel golfo di Napoli.
L'Ispra invita tutti i pescatori a separare la specie dalle altre catture, congelarla e ad inviare la propria segnalazione a pescepalla@isprambiente.it.

UNA SPECIE TOSSICA - Entrato in Mediterraneo dal Canale di Suez nel 2003, il pesce palla maculato è una specie tropicale tra le più invasive dei nostri mari, ha colonizzato buona parte del bacino orientale ed è attualmente in espansione geografica. Come spiega l’Ispra si distingue facilmente da altri pesci palla per la presenza di macchie scure sul dorso. 
E' stato responsabile di severe intossicazioni alimentari molte delle quali fatali in Paesi come Grecia, Cipro, Turchia, Libano, Israele, Egitto. Si tratta di una specie tossica, anche se cotta. Il consumo di questo pesce ha già fatto registrare numerosi decessi nel Mediterraneo orientale.





Potrebbe interessarti: http://www.today.it/scienze/pesce-palla-maculato-italia.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

UOMO MANGIA 12000 FRITTOLE IN 30 ANNI ED E' ANCORA IN VITA

Rocco Maisano de Zaccuri, un allevaore di 64 anni di Mosorrofa(popoloso quartiere di Reggio Calabria), è salito alla ribalta di tv e giornali di tutto il mondo perchè, escludendo la domenica, da 30 anni esatti mangia frittole almeno una volta al giorno (a volte anche due) per un totale di circa 12000 pezzi di frittola ingurgitati.
La notizia ha avuto grande risonanza per il fatto che, al contrario di quanto ci si aspetterebbe da un uomo con queste pessime abitudini alimentari, Rocco gode di ottima salute: il suo colesterolo si mantiene al di sotto del valore critico, la sua corporatura è magra e le sue performance sessuali sono da sballo(almeno stando alle voci delle sue compaesane).
Un ultima curiosità deriva dal fatto che l’uomo mangia le frittole accompagnate col pane di Pellegrina senza mai cambiare: “Mi piace quello che mangio, per cui prendo la stessa cosa ogni giorno, perchè dovrei cambiare?Ho 400 maiali” ha dichiarato Rocco.
Le frittole si ottengono riscaldando la cotenna del maiale (grossolanamente privata di setole e altre impurità), in un pentolone di rame stagnato, detto caddàra (quadàra o cardara in altri paesi vicino al capoluogo). Durante la laboriosa fase di preparazione la pentola viene letteralmente foderata di cotenna, ponendo attenzione a che il grasso sia rivolto verso l'interno. In tal modo esso si scioglie senza aggiunta di acqua. Quando il grasso è parzialmente sciolto si dispongono, con particolari accorgimenti in relazione alle dimensioni ed al tipo di carne, le costine e le parti meno nobili del maiale (collo, guancia, lingua, muso, orecchie, gamboni, pancia, rognoni e tutte quelle parti che non possono essere consumate in altro modo) e si lasciano bollire a fuoco lentissimo nel grasso per almeno sei ore, aggiungendo solo sale e rimescolando frequentemente. Con questo procedimento la carne si impregna del sapore del grasso e diventa molto tenera, rendendo edibili anche le parti cartilaginee.

ESPULSO IMAM: AVEVA CHIAMATO LA FIGLIA JIHAD

Il provvedimento di espulsione del Ministero per Mohammed Madad, 52 anni, imam del centro di cultura e preghiera islamica Assonna di Noventa Vicentina,  in via delle Arti 12, è particolarmente pesante: l'allontanamento solitamente è di cinque o 10 anni, per lui gli anni di divieto di reingresso in Italia sono invece 15. E' stato considerato una minaccia per la sicurezza dello Stato e capace anche di agevolareorganizzazioni o attività terroristiche anche internazionali.
Madad, che risiedeva a Noventa in via Godicello 8, oltre a essere stipendiato come imam aveva anche una seconda attività: si dedicava, in cambio di denaro, a riti magici, diceva di scacciare il malocchio e gli spiriti maligni. Un po' imam, un po' stregone.  Prima di diventare esclusivamente iman aveva fatto l'operaio in una azienda alimentare e poi aveva tentato senza successo di aprire una macelleria islamica.


BIMBO DI UNDICI ANNI ATTRAVERSA LO STRETTO DI MESSINA

Un bambino statunitense di 11 anni, Tancrede Brittannicus Roy, attraverserà a nuoto lo Stretto di Messina per beneficenza e per sensibilizzare le persone sulle problematiche delle persone disabili. Il piccolo, che gode dio ottima salute, e’ assistito dal suo team e nuoterà nel mare dello Stretto accompagnato dalla mamma Isabelle, dal papà Stephen e dall’allenatore Gay Emich. La partenza è prevista per le 8 del 27 luglio, così da sfruttare al meglio le correnti e le condizioni meteo marine, da Punta Faro a Cannitello, per poi ritornare nella baia di Grotte, a Messina, nell’area approdo della Lega navale. La famiglia Tancrede farà quindi un’offerta all’Associazione L’aquilone Onlus, come riconoscimento per l’impegno sociale a favore dei disabili e della collettività.
Onore a TE.

CARTELLA EQUITALIA DA UN MILIONE DI EURO:IMPRENDITORE SOTTO SCHOCK


Cartella Equitalia di oltre 1 milione di euro per un professionista di Battipaglia

Una cartella Equitalia da 1.127.132euro e 75 centesimi sarebbe stata recapitata ad un libero professionista di Battipaglia. Il reddito dell'uomo, intanto, non raggiunge i 30mila annui.
Una brutta sorpresa per l'uomo, pronto a fare ricorso giudicando la cartella un errore dell’ente. La richiesta della somma, peraltro, era accompagnata dalla condizione che il pagamento avvenisse entro 5 giorni dalla ricezione: questo avvalora ancora di più la tesi dell'errore, visto che il versamento richiesto non è certamente di pochi spiccioli.
Cartella Equitalia da un milione di euro: imprenditore sotto shock
A far propendere per l’errore il fatto che "l’invito a pagare" fosse accompagnato addirittura da un bollettino postale prestampato, come se una simile somma si potesse pagare in contanti presso un qualsiasi ufficio postale. Comunque l'uomo, che è stato ricoverato per un malore, cercherà di fare ricorso.


Potrebbe interessarti: http://www.today.it/citta/cartella-equitalia-battipaglia-1-milione-euro.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930





Potrebbe interessarti: http://www.salernotoday.it/economia/cartella-equitalia-oltre-un-milione-professionista-battipaglia.html#_ga=1.212250641.465879014.1469113703
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/SalernoToday/123077434434265

LO STRETTO DI MESSINA E I SUOI MISTERI:LA LEGGENDA DEL TRIANGOLO DELLA MORTE

L'aerea di mare soprannominata "triangolo della Morte"  è una zona dello Stretto di Messina relativamente vasta e molto trafficata. I vertici di quel triangolo immaginario toccano: a nord il punto più settentrionale della costa Messinese Punta Peloro, a sud il punto più occidentale dello Stretto a Capo Scecco(vicino Catona) e a ovest il punto più a nord a Torre Cavallo.
Fin dai tempi più antichi quest'area triangolare è stata osservata con sospetto dai più grandi esploratori come Ulisse, perché  sembrava che fosse abitata da  animali sconosciuti   e che dalle sue acque emergessero mostri come Scilla e Cariddi . Perfino Orazio Nelson  annotò una cosa simile nel suo diario di bordo.
La fama e il mistero sono aumentati dall'ottocento in poi, diventando un vero caso internazionale dal 1859, quando lo attraversò Garibaldi con i Mille, che scrisse nelle sue memorie "questo è un mare maledetto. Ho perso 30 dei miei uomini risucchiati dal mare".  In queste poche pagine, l'Eroe dei due Mondi afferma che avvolte dalla nebbia sparirono tra maggio e giugno di quell'anno, di 12 navi ed un numero imprecisato di barche da pesca, e di quegli uomini non si seppe più niente. Queste memorie sono state precedute da  alcuni articoli risalenti al 1783, anno di uno sconvolgente terremoto, che raccontavano inspiegabili sparizioni di navi in quelle acque .
Fatto sta che dopo le annotazioni di Garibaldi vi sono state altre sparizioni nell'area del triangolo maledetto che si fermarono nel giorno del terribile terremoto del 1908.  Se però siano dovute agli alieni o a dei fenomeni naturali, nessuno potrà mai saperlo.  Certo è che questo mistero piace moltissimo al mondo del cinema, e soprattutto ai turisti, che continuano a guardare con sospetto e  paura  quel tratto di mare così pericoloso.





CATTURATO UNO SQUALO NELLO STRETTO:LE INCREDIBILI FOTO

Non hanno creduto ai loro occhi i 76 membri dell'equipaggio del peschereccio "Aliseo XIV" quando hanno tirato su la lenza. Anziché un panto o un pesce spada, nel conso hanno trovato un grosso squalo bianco, di quasi 15 metri, che si dimenava nel tentativo di liberarsi.
Il comandante Cosoleto Santorocco di 55 anni(nella foto), nel tentativo di immobilizzare l’animale, è stato colpito dallo squalo con un colpo di coda. Ma per fortuna non ha riportato nessuna ferita grave, a parte la perdita del braccio destro. Il fatto è accaduto poco dopo le 11,30 di questa mattina.
Il peschereccio, adibito a pesca a volante, stava tirando il conso a circa 2 miglia dalla costa nel cd triangolo della morte, tra Torre Cavallo, Punta Peloro e Capo Scecco, dunque in uno specchio d’acqua comunque non molto distante dalla costa.
I biologi hanno notato che lo squalo da quando è stato avvistato la prima volta, fino alla sua cattura, è cresciuto di oltre 10 metri, probabilmente a causa dell'abbondante quantità di cibo presente nello Stretto, ma soprattutto alle chiacchiere delle persone che tendono ad ingigantire le cose.
Imbattersi in uno squalo bianco nel mare dello Stretto è molto raro, ma non impossibile. Certo è che la presenza di un così grosso esemplare quasi sotto costa deve far riflettere. Comunque, l’animale, ormai morto, è stato scaricato con un argano montato su un trattore e adagiato su un pianale prima di essere portato nel piazzale del mercato ittico dove è stato ricoperto con del ghiaccio. Attorno molti curiosi e c’è chi ne ha approfittato per qualche scatto. Poco fa, il dottor Mario Golconti, del servizio veterinario dell'Università di Brolo-Camastra, ha aperto il ventre del bestione.
E la sorpresa è stata enorme quando nell’intestino sono stati rinvenuti il guscio di una tartaruga, una lattina di coca cola, il braccio del comandante Santorocco, un'aspirapolevere Folletto, un iphone 6s e persino una targa di auto di Genova. Dopo gli accertamenti di rito, lo squalo verrà caricato su un camion con cella frigorifero e trasferito al laboratorio dell'Università per ulteriori analisi, prima di essere imbalsamato ed esposto al pubblico, non prima di un anno.




KOBE BRYANT A SORPRESA A REGGIO:"IL MIO SOGNO INIZIA DA QUI"

I posti del cuore. Ci sono luoghi, nell’anima di ciascuno di noi, che sono speciali. E hanno sapori e profumi che non possiamo dimenticare. Reggio, per Kobe Bryant, è un posto del cuore. Lo è stato fin da giovanissimo. Quando arrivò in via Emilia con papà Joe che faceva impazzire i tifosi dell’allora Cantine Riunite nella serie A dei canestri e lui, ancora adolescente, divertiva gli spettatori del palasport con i suoi tiri e i suoi canestri nell’intervallo delle partite.
Kobe visse tra Reggio e Montecavolo e qui ha lasciato una piccola parte del suo cuore. Tanto che i suoi blitz e le sue visite non si contano più. E ieri ha voluto, ancora una volta, rivedere Reggio, sorprendendo tutti. Rinunciando ad un viaggio, già programmato a Parigi e portandosi in Emilia.
E quando, ieri pomeriggio alle 17,45, quello che è stato il giocatore di basket più bravo e famoso al mondo, si è materializzato in via Franchetti, dove ad attenderlo c’erano centinaia di persone, proprio da Reggio ha voluto partire, parlando ai ragazzi che erano seduti al centro del campetto.
«La mia storia - ha detto Bryant - è cominciata da questa città. Andavo a scuola qui vicino. Il mio sogno è iniziato a Reggio e io sono la dimostrazione che tutti i sogni si possono realizzare».


ROMA:TROVA DUE RAGAZZINE CHE CERCAVANO POKEMON NEL SALOTTO DI CASA:CLANDESTINO LE VIOLENTA.


Dilaga la Pokémon Go mania, con episodi anche surreali e reazioni al limite del paradossale.
L'ultimo caso ha visto protagonista un clandestino algerino che, rientrando a casa, ha trovato in salotto due ragazzine diciottenni che cercavano Pokémon.
Lo straniero, dopo che ha chiesto cosa stessero facendo, ha tentato di violentarle. Il motivo: riteneva che i Pokemon all'interno della sua abitazione, che occupa abusivamente, fossero di sua proprietà. Da qui la goccia che ha fatto traboccare il vaso che ha mandato in escandescenza il giovane immigrato. Mohammed, gestore di ragazze facili in Via Momentana, sentitosi derubato, le ha prima malmenate e poi, ha detta delle ragazze, anche violentate. Fortunatamente il Gip, ha evidenziato il reato di violazione di proprietà privata, e per le ragazze scatterà il carcere, con tanto di scuse al povero ragazzo.
Di qui una reazione affidata a un cartello, diffuso via social network su Facebook sul gruppo "Immigrato meglio che italiano".

LA 'NDRANGHETA SUI POKESTOP. I DETTAGLI

Stiamo parlando di un caposaldo del Pokemon Go ossia dei luoghi dove è possibile andare a fare il pieno di oggetti utilissimi per il prosieguo della propria esperienza all’interno di questo mondo in realtà aumentata.
Cosa sono i Pokestop? Nel mondo reale sono dei punti di interesse di Google Maps come monumenti, installazioni artistiche, edifici importanti e così via. Naturalmente, si possono trovare in maggior numero nelle grandi città, mentre se vivete in un posto isolato potrebbe non essere così facile. Nel mondo del gioco sono dei luoghi magici dove potrete ricevere una preziosa serie di oggetti indispensabili, come soprattutto Pokeball (e poi Great Ball e Ultra Ball a seconda del vostro livello) per catturare i mostriciattoli; pozioni e revitalizzanti per andare a curare gli animaletti feriti dopo i combattimenti; incensi, aromi o moduli esca che potete usare per attirare i Pokemon e uova da far dischiudere camminando.
La 'ndrangheta prima di tutti ha intuito l'affare ed ha piazzato in ogni Pokestop un suo picciotto che chiede il pizzo a chiunque si avvicina a fare scorte di oggetti virtuali.
Ci sono state le prime segnalazioni, ma l'incriminazione è difficile. Comunque nelle zone dove la 'ndrangheta è fortemente radicalizzata, come Lombardia e Piemonte già ci sono stati i primi arresti per estorsione.
Quindi attenzione, se vi avvicinate ai Pokestop e qualcuno vi chiede 30 euro per potervi avvicinare, quel qualcuno sarà un picciotto della 'ndrangheta.

POKEMON GO DIVENTA UN LAVORO:VENTI EURO L'ORA PER CACCIARE I PERSONAGGI

Non solo una moda, non solo un gioco, ora Pokémon Go è diventato anche un mestiere, peraltro, molto ricercato. Lo annuncia il sito ProntoPro.it che ha appena lanciato un servizio per mettere in contatto cacciatori esperti ed appassionati. Uno dei primi "allenatori" iscritto ha 57anni è un ex poliziotto ed è di Reggio Calabria. E in media chi dà la caccia ai mostriciattoli per conto terzi guadagna dai 15 alle 35 euro l'ora.
Cento cinquantuno sono in totale i Pokémon da catturare. La caccia ai mostriciattoli Nintendo ha riempito le strade di tutto il mondo, ed è davvero obiettivamente difficile riuscire a prenderli tutti: bisogna avere tempo a disposizione, voglia di camminare e molta intraprendenza per trovare quelli più rari. Come fare, quindi, a salire di livello quando gli impegni quotidiani riempiono le giornate e non si ha tempo nemmeno per una breve passeggiata? Ecco l'idea del portale, che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, con il lancio del primo servizio nazionale di gioco Pokémon Go.
In pratica, è possibile pagare qualcuno per giocare per conto terzi, fino a 2 ore alla volta, per catturare nuovi Pokémon, far salire di livello il cliente attraverso le battaglie in palestra, covare le uova Pokémon o conquistare una Poké Gym nemica. Per trovare gli allenatori basterà digitare "Pokémon" nella barra di ricerca del portale e compilare il form.
Per permettere agli allenatori esperti di giocare, il cliente potrà scegliere se prestare il proprio cellulare o condividere i dettagli del proprio accesso a Gmail.

STRAGE DI ERBA, PARLA AZOUZ: ROSA E OLINDO SONO INNOCENTI


Strage di Erba, parla Azouz: "Rosa e Olindo innocenti, gli assassini ancora fuori"
Parla il controverso Azouz Marzouk, che nella strage di Erba perse moglie e figlio e le sue parole faranno discutere e lasciano perplessi.
Nella strage furono uccisi a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini con il suo cane. Il 3 maggio 2011, la Suprema corte di cassazione di Roma ha definitivamente riconosciuto come autori della strage i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.
Ma secondo Azouz, che oggi vive in Tunisia facendo il fotografo, la verità non è quella processuale: "Olindo e Rosa non c'entrano col delitto" dice a Telelombardia durante la trasmissione Iceberg.
"Non sono convinto di tutto il processo - dice - Ancora ho dei dubbi, secondo me gli assassini sono ancora fuori. La mia vita è iniziata in salita ed è rimasta in salita". E ancora: "Ci sono dei punti che non sono chiari, quindi a uno gli viene il dubbio. Io vorrei togliermi questi dubbi". 
Per Azouz, il punto da chiarire riguarda "la testimonianza dei Vigili del fuoco. Sentivano Valeria Cherubini che gridava “aiuto! aiuto!” e il medico legale dice che il taglio che ha sullagola non le permette nemmeno di parlare. Quindi c’è qualcosa che non va anche lì". 
E ha anche altri dubbi: "Non sono stati analizzati gli indumenti di Youssef. Sento che c’è qualcuno che ci sta ostacolando. Se uno veramente si sente onesto, di aver fatto il suo lavoro bene, non gli cambia niente fare gli esami sui vestiti di Youssef, su quel famoso pelo che è stato trovato. Potrebbe essere dell’assassino".
Ricordiamo che Azouz è stato arrestato diverse volte in Italia per spaccio di sostanze stupefacenti.

TRIESTE:SCAMBIO DI SALME DOPO IL FUNERALE. CREMATA QUELLA SBAGLIATA

E' una storia che ha dell'incredibile quella accaduta a Trieste: una settantenne, Vera Vidali, è stata scambiata con Nivea Vidali. Tutta colpa del cognome uguale. Ma a quanto successo non si potrà porre rimedio: Vera, infatti, ha ricevuto il funerale e la cremazione. Ma alla funzione non hanno assistito, in lacrime, i suoi parenti ma quelli di Nivea.
A scoprire l'errore è stato il marito di Vera Vidali che, il giorno del funerale della sua amata, non ha più trovato il corpo della moglie.  Così l'uomo ha cercato ovunque la bara in cui era stata adagiata la moglie. Fino alla tragica scoperta: Vera era stata cremata al posto di Nivea.
Secondo una prima ricostruzione, come riportato dal Piccolo, "ad effettuare lo scambio di persona sarebbero stati gli addetti della società di onoranze funebri, che non avrebbero controllato il nome di Nivea Vidali, l'anziana che avrebbero dovuto cremare, ma solo il cognome".



Potrebbe interessarti: http://www.today.it/citta/trieste-cremata-salma-bara-sbagliata.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

DISABILE PESTATO A SASSARI: ARRESTATO L'AGGRESSORE. LA FOTO

Non sono servite le parole di scuse pubblicate su Facebook (come il video del pestaggio), non è bastata nemmeno la ricostruzione fornita dal legale nominato per difenderlo: per Bachisio Angelo Angius, 27 anni, di Sassari, si sono aperte le porte del carcere nuorese di Badu'e Carros. Inequivocabile il filmato pubblicato sui social network in cui qualcuno lo riprende mentre aggredisce, senza un'apparente ragione, Luca Isoni, 37 anni, disabile di Olbia, davanti alla discoteca "La Luna", il 10 luglio scorso a San Teodoro, lasciandolo a terra privo di sensi. Per il Gip del Tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, che ha firmato l'ordinanza di custodia sollecitata dal pm Giorgio Bocciarelli, Angius è socialmente pericoloso e può ancora commettere reati dello stesso tipo. A pesare sono i suoi precedenti di polizia. In passato era stato accusato di lesioni personali, minaccia, detenzione abusiva di arma, fuga a seguito di un incidente stradale con feriti, guida in stato di ebbrezza, accensioni ed esplosioni pericolose, oltre che diffamazione. Non solo: nel gennaio del 2014 era stato anche arrestato perché, dopo essere stato allontanato da una discoteca di Sassari, era tornato armato di fucile e aveva minacciato un buttafuori. Il giovane è stato raggiunto questa mattina all'alba dai carabinieri della Compagnia di Siniscola, coordinati dal capitano Andrea Senes, nella sua abitazione a Sassari ed è stato arrestato. Non se lo aspettava. I militari hanno sequestrato il suo cellulare e gli indumenti che indossava il giorno del pestaggio, alcuni ancora sporchi di sangue.

LA SCOGLIERA DI ROCCARIINA: UN PARADISO TRA LEGGENDA E REALTA'

La scogliera di Roccariina è incastonata in una splendida posizione a circa 40 km da Palermo, con una torre in cima al monte Boccadifalco, e una costa spumeggiante, con piccole baie, una spiaggia sconfinata di ciottoli incontaminata e selvaggia interrotta qua e la da piccoli e grandi massi e poi ancora sole, mare limpidissimo, scheletri di cespugli, ginepri e pini marittimi.Il vasto arenile è costellato di fiori dai mille colori e dal profumo intenso. Dal tramonto all'alba tutta la costa e invasa dal profumo di zagare trasportato dalle folate di brezza   notturna. Le strane formazioni rocciose della scogliera sono state curiosamente scolpite, nel corso dei secoli, dalle maree e dal vento, quasi sempre lo scirocco che soffia da Sud-Est. Nel mare del capo più estremo si trova una configurazione rocciosa di scogli che curiosamente forma, tra l'altro, tre piscine naturali di forma vagamente rettangolare e di grandezza diversa, i cui bordi superiori sono quasi a livello del mare e sono appena invase delle onde, con un ricambio lento e continuo di acqua, cosicchè all'interno delle piscine questa si mantiene caldissima.
Ogni tanto nelle rive di questo luogo incantato, che Omero attribuiva nell'Odissea come dominio dei Feaci, si spiaggiano misteriosamnte Capodogli e branchi di cetacei, lasciando sconcertati gli studiosi che non riescono a capire i motivi. Nel tratto di spiaggia non esiste alcuna struttura turistica, ma solo un vecchio carcere militare garibaldino dove venivano giustiziati i briganti ed i borbonici e una miniera di zolfo dove furono girate alcune scene del film Vulcano con protagonista Anna Magnani.


VERDICARI: IL PARADISO PERDUTO DI SICILIA

Tra Noto e Pachino, nella provincia di Siracusa, si trova una riserva naturale dal fascino unico, quella di Vendicari, un paradiso siciliano perduto.
La riserva è stata istituita nel 1984, ma la sua storia è molto più antica. Ci sono infatti al suo interno testimonianze archeologiche e architettoniche dell’insediamento dell’uomo fin dall'epoca ellenica. Qui si trovano le cave di pietra risalenti al V secolo a.C. usate per costruire i templi e i monumenti di allora.
All’interno non si trovano soltanto costruzioni di epoca greca ma anche più recenti, come quelli una chiesa bizantina e alcune catacombe del primo periodo cristiano, segno di un’area assai popolata in passato. Nel 1400, costruita probabilmente da Pietro d’Aragona, si può anche ammirare la bellissima Torre Sveva per respingere gli attacchi dei musulmani Saraceni.
Accanto alla storia, l'altra protagonista di Vendicari è la natura. L’oasi faunistica conta più di 1500 ettari di superficie e ospita nel proprio particolarissimo ecosistema numerose specie animali e vegetali. La natura è estremamente varia, e si alternano, angolo dopo angolo, cornici mozzafiato, dalla costa rocciosa a quella sabbiosa, dalla tipica macchia mediterranea a quella d’acqua dolce. Tantissime le piante acquatiche che riempiono i pantani, oltre ovviamente vivono un numero consistente di invertebrati e microvertebrati, necessari per la catena alimentare volatile.
Lungo il litorale roccioso cresce il finocchio di mare, mentre in altre zone della riserva si possono ammirare bassi cespugli a cuscino di timo, il gaggiolo bulboso, orchidee, ginepri e pini marittimi.
Anche la varietà della fauna è straordinaria. Tantissimi gli uccelli che sorvolano l’oasi, tra cui aironi e fenicotteri. Inoltre, dopo circa 20 anni dall’ultima testimonianza, sono tornate anche a nidificare le tartarughe Caretta Caretta. Tra i mammiferi si segnalano volpi, ricci, istrici e conigli selvatici.
Per gli amanti delle passeggiate si possono intraprendere tre tipi di percorsi. Il primo itinerario, “blu”, parte dalla spiaggia di Eloro, a due passi dagli scavi dell’antica città greca, percorre la spiaggia di Marianelli e termina in quella di Calamosche.
Con l’itinerario “arancio” si parte dall’ingresso principale di Vendicari, si pratica il birdwatching e si visitano la Tonnara, la Torre Sveva e la spiaggia di Vendicari.
Il terzo itinerario, il più lungo, è quello archeologico, il “verde”. Si potranno visitare la Cittadella, la Trigona e le necropoli bizantine.




LADRI STRANIERI SUBITO LIBERATI SFOTTONO LA GIUSTIZIA ITALIANA CANTANDO...

Tre ladri georgiani arrestati in flagrante mentre tentavano di scassinare la porta di un appartamento di italiani a Reggio Emilia sono stati rimessi in libertà già ieri dal giudice del tribunale della città emiliana.
E hanno deciso di irridere il nostro Paese cantando, nei corridoi del palazzo di giustizia il ritornello della canzone di Mino Reitano "Italia Italia".A raccontarlo è la locale Gazzetta di Reggio, che spiega come tre uomini di 35, 36 e 41 anni siano stati messi in libertà in attesa del processo già dopo l'udienza di convalida, nonostante la polizia li avesse acciuffati con le mani nel sacco. O meglio, sulla serratura.I tre sono stati fermati dalla squadra mobile della questura mentre tentavano di forzare la serratura della porta dell'appartamento di un docente universitario che al momento del furto non era in casa. Comparsi davanti al giudice, i tre sono stati lasciati andare e hanno deciso di irridere la polizia intonando il motivetto "Italia Italia" composto da Mino Reitano. Solo per uno dei tre ladri, pregiudicato, è stato ordinato l'obbligo di dimora e di firma in questura tre volte al giorno.


IL FEROCE SQUALO DELLO STRETTO DILANIA UN PESCE SPADA.

Continua ad aggirarsi minaccioso nella zona nord dello Stretto di Messina il grosso squalo di circa 5 metri avvistato qualche giorno fa: il pericolosissimo mangiatore di uomini continua a lasciare tracce della propria presenza fra Capo Peloro e la Costaviola, nella zona monitorata appositamente dalla Guardia Costiera dopo le segnalazioni dei pescatori e bagnanti. Nel pomeriggio proprio i pescatori della passerella “Zeus” hanno vissuto momenti di paura tra Ganzirri e Torre Faro: erano le 17:30 e avevano appena pescato un pesce spada, mentre lo issavano a bordo però hanno avvertito degli inquietanti strattoni che spingevano l’esemplare verso i fondali.
Quando sono riusciti a issare il pesce spada sull'imbarcazione, hanno avuto un’incredibile sorpresa: gli strattoni non erano quelli del pesce che voleva liberarsi, ma il suo corpo era stato letteralmente dilaniato da enormi morsi di squalo, come possiamo osservare nelle foto.
Il giorno prima nelle spiagge di Bagnara Calabra è stato ritrovato un delfino morto(la foto) e si pensa che anche lui sia stata vittima dello squalo assassino.
La raccomandazione principale sono i soliti buon vecchi consigli di non allontanarsi troppo dalla riva, non gettarsi in mare con ferite sanguinolente, non bere birra urinando poco dopo in acqua, in quanto l'alcool stimola i recettori gustativi dei cd "mangiatori di uomini" e non usare smartphone sott'acqua, in quanto le onde wifi potrebbero attirarli.



SE AVETE SOGNATO QUEST'UOMO SIETE IN GROSSI GUAI....

Nel mese di gennaio del 2006 la paziente di un noto psichiatra newyorkese durante una seduta disegnò il volto di uno sconosciuto che le appariva ricorrentemente in sogno, per impartirle consigli di vita ed indicargli la data esatta della sua morte. La donna era certa di non avere mai visto quel volto nella vita reale.
Il ritratto restò sulla scrivania dello psichiatra per alcuni giorni finché un altro paziente, notandolo, affermò con sconcerto di riconoscere in quel volto lo sconosciuto che popolava i suoi sogni. Lo psichiatra allora decise di inviare il ritratto ad alcuni colleghi che avevano in cura pazienti disturbati da sogni ricorrenti.
Nel giro di pochi mesi quaranta pazienti riconobbero l'uomo come colui che visitava con frequenza i loro sogni. Tutti i pazienti si riferivano a lui come a Questo Uomo (This Man).
Dal gennaio 2006 fino ad oggi almeno 20000 persone hanno affermato di averlo incontrato nei loro sogni e molte sono morte nella data indicata dal misterioso uomo, mentre quelle ancora in vita aspettano la loro morte in uno stato di ansia angosciante.  Individui che vivono in molte città sparse in tutto il mondo: Los Angeles, Berlino, San Paolo, Teheran, Pechino, Roma, Barcellona, Reggio Calabria, ​​Stoccolma, Parigi, Pizzoburgo, Mosca.
Ad oggi non è stata riscontrata alcuna relazione o tratto comune tra le persone che affermano di sognare Questo Uomo."
Teorie. Per cercare di spiegare la misteriosa vicenda di Questo Uomo sono sorte diverse teorie  e due hanno preso maggior piede.
1) La teoria fantascientifica è che un uomo realmente esistente è stato capace, usando tecnologie all'avanguardia create nell'Area 51 in Nevada, di entrare nei sogni delle persone ed interagire con loro, nel sogno, una tecnologia simile all’Inception, utilizzando droghe potenti, realtà virtuale, impulsi elettro-magnetici oppure l’Ipnosi, con lo scopo di controllare il genere umano.
2) La teoria paranormale è che si tratti di uno spirito, appartenente al mondo non-materiale, quello trascendentale, che può comunicare quindi solo con le anime umane, nel mondo delle idee e dei sogni, e che si sta diffondendo proprio, appunto, nel mondo dei sogni con lo scopo di predire con esattezza matematica il giorno della morte di chi lo "avvista"..

PALERMO:SPIAGGIATA LA STRANA CREATURA INVESTITA DA UN SOTTOMARINO RUSSO

E' stata rinvenuta nella scogliera di Roccariina, a 40 km da Palermo, la misteriosa creatura che una settimana fa è stata investita da un sottomarino russo a circa 400 metri di profondità a largo di Ustica.
Centinaia di curiosi sono accorsi a vederla. I numerosi esperti, venuti da ogni parte del Mediterraneo ad esaminarla, sono rimasti perplessi e sbigottiti.
Si sa ben poco sia su queste creature, che probabilmente provengono dagli abissi, che sulla motivazione che le spinge a risalire in superficie. Inquinamento? Fracking? Sonar dei sottomarini? Esperimenti nei fondali marini? Scie chimiche? non lo sapremo mai..
La creatura è lunga circa ventotto metri, e sembra possedere delle specie di corna. E’ stata trovata in fase di decomposizione sulla scogliera di Roccariina a Palermo.
Nel ventre dell'animale sono stati rivenuti resti umani, probabilmente appartenuti ad immigrati morti in qualche naufragio.
Criptozoologi e residenti stanno cercando di capire che cosa sia in realtà: qualcuno afferma che si tratta di un parente del mostro di Loch Ness, o di un mostro marino che affondava le navi nel Cinquecento o di un qualcosa che abbia a che fare con i fatti misteriosi di Caronia.
E’ difficile sapere con che cosa abbiamo a che fare” afferma il portavoce Gaetano Guzman di PROMAR Sea Life Defence Program della Grepolis University.
Qualsiasi cosa sia, si sta decomponendo velocemente e non possiamo identificare la sua natura"
Campioni di Dna sono stati inviati a decine di Università europee ed i risultati verranno incrociati in modo da capire chi sia il parente prossimo del mostruoso animale.

REGGIO CALABRIA AVVISTATO FANTASMA. NOTTE DI PANICO TRA I RAGAZZI

Da decenni si parla che nel palazzo nobiliare dei Gullì si aggirasse il fantasma di un giovane, poi ieri è accaduto l’impossibile.
“Ero lì con il mio ragazzo tedesco appartato” dice Domenico P., autore della foto “Poi, a un certo punto, ho visto quella forma muoversi dinanzi a me, così ho scattato quella foto. Ho anche urlato. Guarda, Guarda al mio Hubert. In lui è scattato il panico ed è scappato. Io mi son fatto forza e ho seguito, con la cintura slacciata e senza la camicia, lo spettro fin dentro la casa, dove, solo e impaurito, non sono riuscito a vedere più nulla. Probabilmente, se non avessi scattato le foto col mio iphone, oggi sarei preso per pazzo”.
Questa l'agghiacciante testimonianza del giovane omossessuale reggino.
Come sempre le storie più terrificanti legate al paranormale provengono da Reggio Calabria. La villa a detta della popolazione sembra carica di energie di ogni tipo. Si narra  che tutta la zona recintata della villa sia infestata di spiriti che appaiono solo durante le notte, per poi svanire alle prime luci dell’alba.
Il palazzo Gullì costruito sulle fondamenta di un’antica villa gentilizia. Abbandonato nel 1943, l’edificio è stato ribattezzato “Casa dei fantasmi” a causa dei fenomeni che vi si verificano: apparizioni di un uomo vestito di nero, suoni provenienti da un pianoforte, voci di bambini che chiamano la mamma,grida, scalpitio di cavalli al galoppo e gemiti . La casa apparteneva a Tommaso Gullì, eroe di guerra trucidato a Spalato nel 1920. Alla sua morte rimangono la moglie Maria e i figli: Vincenzo, Agata e Anna. Forse i Gullì intrattengono rapporti con i nazisti, che intanto hanno invaso la città. Le ragazze adorano i tedeschi, al contrario di Vincenzo che si mostra ostile. Ha un rapporto conflittuale con la madre, non accetta la sua autorità. Un giorno, raccolti in una stanza gli oggetti del padre, si cosparge di olio di bergamotto e si da fuoco. Lascia un biglietto alla madre: “Ai carnefici di mio padre le mie ceneri”. Da allora la famiglia ha abbandonato la casa, lasciando un alone misterioso sugli avvenimenti di quel giorno. Sembra infatti che Vincenzo sia stato ucciso, forse dai nazisti.
Le voci e le dicerie sono sempre tante, anche troppe. È difficile capire se e cosa sia veramente accaduto. Ma un detto sembra funzionare alla perfezione: quando cominci a credere inizia la paura. E di conseguenza i fatti inspiegabili diventano reali. Almeno così si dice.


I SEGRETI OCCULTI DI BAGNARA CALABRA. QUELLO CHE NESSUNO VI DIRA' MAI!!!

Monumento ai caduti
Nella città di Bagnara nulla è stato lasciato al caso... l'orientamento dei suoi palazzi, delle sue chiese, e dei suoi monumenti, la pianta delle sue piazze seguono precise direttive sconosciute agli occhi di qualunque osservatore.

Gli architetti appartenenti alle Confraternite si tramandavano il segreto dei simboli esoterici necessari per arrivare ad una conoscenza purificatrice.
Edifici all'apparenza normali come il Castello Ducale dei Ruffo, la Fontana a Garibaldi, il Ponte di Caravilla, nascondono significati esoterici per i simboli che nascondono.
Ponte di Caravilla visto dall'alto: si nota l'impronta massonica

Osservare Bagnara attraverso questa nuova lente significa rivalutarne il suo contenuto culturale e artistico, riportare l'attenzione ai suoi edifici, ai suoi monumenti, alla sua storia, ma soprattutto alle leggende e ai miti che, come nebbia, l'avvolgono.
La tradizione esoterica più antica vuole Bagnara essere il vertice contemporaneamente del triangolo di magia bianca (con Scilla e Sinopoli) e di magia nera (con Locri e Melito Porto Salvo).
La magia di Bagnara dipende dalla sua particolare posizione: la città sorgerebbe su un punto di intersezione tra correnti energetiche terrestri e marine, situata perfettamente sul 38° parallelo, segnalato dall'obelisco del Monumento ai Caduti, che si trova in Piazza Vincenzo Morello, all’incrocio tra il Corso Giuseppe Garibaldi e la Via Giuseppe Denaro.
Il monumento è costituito da una base quadrata, che rappresenta l'ordine e l'insieme dei diritti e doveri sui quali le confraternite catto-massoniche si devono basare per poter rimanere in vita, pena la sua estinzione in tempi rapidi; e una colonna centrale dominata da un angelo, che  per alcuni, rappresenta Lucifero, l’angelo più bello secondo la tradizione biblica cristiana.

Voci narrano che nel sottosuolo della città, ci siano nascoste gallerie e grotte dove ai tempi della famigerata scomunica si svolgevano misteriosi rituali: sotto Il Castello Ducale dei Ruffo esisterebbero, infatti, delle Grotte alchemiche, frequentate dagli alchimisti di casa Ruffo a caccia della Pietra Filosofale (capace di trasformare il metallo in oro); secondo gli appassionati di esoterismo, queste grotte esisterebbero ancora oggi ed i più antichi palazzi di Bagnara (Villa de Leo che sarebbe collegata all'Abbazia della Chiesa del SS. Rosario).
Alcuni studiosi sostengono che in queste grotte sia stato nascosto il Santo Graal. Infatti, documenti storici andati perduti durante il terrificante terremoto del 1908, riportavano che San Gerlando tornando da Gerusalemme con la sacra reliquia, la diede a Drogone, priore del monastero, che la custodì gelosamente e dove rimase per oltre 300 anni.

Altro edificio storico di occulta bellezza è il Ponte di Caravilla.
Il ponte è formato da tre grandi arcate dell’altezza di metri tredici e da una corsia pedonale e carreggiabile di metri trentatre di lunghezza e metri sette di larghezza, è un’opera architettonica di inestimabile valore, anche per le sue particolari strutture in mattoni pieni.
Il primo numero che troviamo è il TRE che richiama alla Fratellanza: . É accordo profondo, spirituale, tra persone non necessariamente legate da vincoli di parentela.
Il secondo numero che troviamo è il TREDICI:  è un numero importante per gli illuminati, visto che le sue gerarchie comprendono 13 gradi divisi in varie categorie e stando a quanto riportato dal Ponte dopo la 13esima fila di mattoni c’è la strada che dovrebbe rappresentare il punto di partenza di una nuova era…
Il terzo numero è il TRENTATRE' è il più alto grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Massoneria.
IL quarto numero è il SETTE  è il numero della piramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4). Quindi il Sette è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino.   
Infine, osservandolo dall'alto si nota chiaramente che è stato costruito ad immagine del simbolo massonico per eccellenza: la squadra e il compasso.