NAPOLI: MINORENNE VIOLENTATA E SEQUESTRATA DA IMMIGRATO ALBANESE

Tutto è iniziato il 21 dicembre. La 17enne aveva detto alla sua tutrice che usciva un po’ per fare una passeggiata ma non è più rincasata. Pensando a una fanfaronata giovanile, la tutrice ha aspettato qualche giorno prima di sporgere denuncia; poi, il 24 dicembre, si è recata dai carabinieri per segnalare la scomparsa del minorenne.
I militari hanno subito iniziato a compiere gli accertamenti, perlustrando tutti i luoghi visitati ultimamente dalla ragazza e sentendo amici e parenti; poi, tramite alcuni amici della 17enne, sono venuti a sapere che quest’ultima aveva richiesto il suo passaporto. Fanno il possibile per farglielo avere. Al momento della consegna, però, a ricevere il documento si presentano due donne. I militari le seguono senza farsi notare ed entrano in azione quando ad una di esse si avvicina un uomo, l’aguzzino della 17enne.
Il 42enne Besnik Barashima è stato bloccato dai carabinieri e messo in manette con l’accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e induzione alla prostituzione.  Dopo un interrogatorio lunghissimo, l’albanese ha confessato di aver violentato ripetutamente, per 4 giorni, la connazionale, indicando anche il luogo delle violenze, un casolare a Castel Volturno (Caserta).
La povera albanese ha dovuto subire offese e violenze per 4 giorni. L’aguzzino non l’ha fatta mangiare, violentandola continuamente per costringerla a prostituirsi.