IL FEROCE SQUALO DELLO STRETTO DILANIA UN PESCE SPADA.

Continua ad aggirarsi minaccioso nella zona nord dello Stretto di Messina il grosso squalo di circa 5 metri avvistato qualche giorno fa: il pericolosissimo mangiatore di uomini continua a lasciare tracce della propria presenza fra Capo Peloro e la Costaviola, nella zona monitorata appositamente dalla Guardia Costiera dopo le segnalazioni dei pescatori e bagnanti. Nel pomeriggio proprio i pescatori della passerella “Zeus” hanno vissuto momenti di paura tra Ganzirri e Torre Faro: erano le 17:30 e avevano appena pescato un pesce spada, mentre lo issavano a bordo però hanno avvertito degli inquietanti strattoni che spingevano l’esemplare verso i fondali.
Quando sono riusciti a issare il pesce spada sull'imbarcazione, hanno avuto un’incredibile sorpresa: gli strattoni non erano quelli del pesce che voleva liberarsi, ma il suo corpo era stato letteralmente dilaniato da enormi morsi di squalo, come possiamo osservare nelle foto.
Il giorno prima nelle spiagge di Bagnara Calabra è stato ritrovato un delfino morto(la foto) e si pensa che anche lui sia stata vittima dello squalo assassino.
La raccomandazione principale sono i soliti buon vecchi consigli di non allontanarsi troppo dalla riva, non gettarsi in mare con ferite sanguinolente, non bere birra urinando poco dopo in acqua, in quanto l'alcool stimola i recettori gustativi dei cd "mangiatori di uomini" e non usare smartphone sott'acqua, in quanto le onde wifi potrebbero attirarli.



SE AVETE SOGNATO QUEST'UOMO SIETE IN GROSSI GUAI....

Nel mese di gennaio del 2006 la paziente di un noto psichiatra newyorkese durante una seduta disegnò il volto di uno sconosciuto che le appariva ricorrentemente in sogno, per impartirle consigli di vita ed indicargli la data esatta della sua morte. La donna era certa di non avere mai visto quel volto nella vita reale.
Il ritratto restò sulla scrivania dello psichiatra per alcuni giorni finché un altro paziente, notandolo, affermò con sconcerto di riconoscere in quel volto lo sconosciuto che popolava i suoi sogni. Lo psichiatra allora decise di inviare il ritratto ad alcuni colleghi che avevano in cura pazienti disturbati da sogni ricorrenti.
Nel giro di pochi mesi quaranta pazienti riconobbero l'uomo come colui che visitava con frequenza i loro sogni. Tutti i pazienti si riferivano a lui come a Questo Uomo (This Man).
Dal gennaio 2006 fino ad oggi almeno 20000 persone hanno affermato di averlo incontrato nei loro sogni e molte sono morte nella data indicata dal misterioso uomo, mentre quelle ancora in vita aspettano la loro morte in uno stato di ansia angosciante.  Individui che vivono in molte città sparse in tutto il mondo: Los Angeles, Berlino, San Paolo, Teheran, Pechino, Roma, Barcellona, Reggio Calabria, ​​Stoccolma, Parigi, Pizzoburgo, Mosca.
Ad oggi non è stata riscontrata alcuna relazione o tratto comune tra le persone che affermano di sognare Questo Uomo."
Teorie. Per cercare di spiegare la misteriosa vicenda di Questo Uomo sono sorte diverse teorie  e due hanno preso maggior piede.
1) La teoria fantascientifica è che un uomo realmente esistente è stato capace, usando tecnologie all'avanguardia create nell'Area 51 in Nevada, di entrare nei sogni delle persone ed interagire con loro, nel sogno, una tecnologia simile all’Inception, utilizzando droghe potenti, realtà virtuale, impulsi elettro-magnetici oppure l’Ipnosi, con lo scopo di controllare il genere umano.
2) La teoria paranormale è che si tratti di uno spirito, appartenente al mondo non-materiale, quello trascendentale, che può comunicare quindi solo con le anime umane, nel mondo delle idee e dei sogni, e che si sta diffondendo proprio, appunto, nel mondo dei sogni con lo scopo di predire con esattezza matematica il giorno della morte di chi lo "avvista"..

PALERMO:SPIAGGIATA LA STRANA CREATURA INVESTITA DA UN SOTTOMARINO RUSSO

E' stata rinvenuta nella scogliera di Roccariina, a 40 km da Palermo, la misteriosa creatura che una settimana fa è stata investita da un sottomarino russo a circa 400 metri di profondità a largo di Ustica.
Centinaia di curiosi sono accorsi a vederla. I numerosi esperti, venuti da ogni parte del Mediterraneo ad esaminarla, sono rimasti perplessi e sbigottiti.
Si sa ben poco sia su queste creature, che probabilmente provengono dagli abissi, che sulla motivazione che le spinge a risalire in superficie. Inquinamento? Fracking? Sonar dei sottomarini? Esperimenti nei fondali marini? Scie chimiche? non lo sapremo mai..
La creatura è lunga circa ventotto metri, e sembra possedere delle specie di corna. E’ stata trovata in fase di decomposizione sulla scogliera di Roccariina a Palermo.
Nel ventre dell'animale sono stati rivenuti resti umani, probabilmente appartenuti ad immigrati morti in qualche naufragio.
Criptozoologi e residenti stanno cercando di capire che cosa sia in realtà: qualcuno afferma che si tratta di un parente del mostro di Loch Ness, o di un mostro marino che affondava le navi nel Cinquecento o di un qualcosa che abbia a che fare con i fatti misteriosi di Caronia.
E’ difficile sapere con che cosa abbiamo a che fare” afferma il portavoce Gaetano Guzman di PROMAR Sea Life Defence Program della Grepolis University.
Qualsiasi cosa sia, si sta decomponendo velocemente e non possiamo identificare la sua natura"
Campioni di Dna sono stati inviati a decine di Università europee ed i risultati verranno incrociati in modo da capire chi sia il parente prossimo del mostruoso animale.

REGGIO CALABRIA AVVISTATO FANTASMA. NOTTE DI PANICO TRA I RAGAZZI

Da decenni si parla che nel palazzo nobiliare dei Gullì si aggirasse il fantasma di un giovane, poi ieri è accaduto l’impossibile.
“Ero lì con il mio ragazzo tedesco appartato” dice Domenico P., autore della foto “Poi, a un certo punto, ho visto quella forma muoversi dinanzi a me, così ho scattato quella foto. Ho anche urlato. Guarda, Guarda al mio Hubert. In lui è scattato il panico ed è scappato. Io mi son fatto forza e ho seguito, con la cintura slacciata e senza la camicia, lo spettro fin dentro la casa, dove, solo e impaurito, non sono riuscito a vedere più nulla. Probabilmente, se non avessi scattato le foto col mio iphone, oggi sarei preso per pazzo”.
Questa l'agghiacciante testimonianza del giovane omossessuale reggino.
Come sempre le storie più terrificanti legate al paranormale provengono da Reggio Calabria. La villa a detta della popolazione sembra carica di energie di ogni tipo. Si narra  che tutta la zona recintata della villa sia infestata di spiriti che appaiono solo durante le notte, per poi svanire alle prime luci dell’alba.
Il palazzo Gullì costruito sulle fondamenta di un’antica villa gentilizia. Abbandonato nel 1943, l’edificio è stato ribattezzato “Casa dei fantasmi” a causa dei fenomeni che vi si verificano: apparizioni di un uomo vestito di nero, suoni provenienti da un pianoforte, voci di bambini che chiamano la mamma,grida, scalpitio di cavalli al galoppo e gemiti . La casa apparteneva a Tommaso Gullì, eroe di guerra trucidato a Spalato nel 1920. Alla sua morte rimangono la moglie Maria e i figli: Vincenzo, Agata e Anna. Forse i Gullì intrattengono rapporti con i nazisti, che intanto hanno invaso la città. Le ragazze adorano i tedeschi, al contrario di Vincenzo che si mostra ostile. Ha un rapporto conflittuale con la madre, non accetta la sua autorità. Un giorno, raccolti in una stanza gli oggetti del padre, si cosparge di olio di bergamotto e si da fuoco. Lascia un biglietto alla madre: “Ai carnefici di mio padre le mie ceneri”. Da allora la famiglia ha abbandonato la casa, lasciando un alone misterioso sugli avvenimenti di quel giorno. Sembra infatti che Vincenzo sia stato ucciso, forse dai nazisti.
Le voci e le dicerie sono sempre tante, anche troppe. È difficile capire se e cosa sia veramente accaduto. Ma un detto sembra funzionare alla perfezione: quando cominci a credere inizia la paura. E di conseguenza i fatti inspiegabili diventano reali. Almeno così si dice.


I SEGRETI OCCULTI DI BAGNARA CALABRA. QUELLO CHE NESSUNO VI DIRA' MAI!!!

Monumento ai caduti
Nella città di Bagnara nulla è stato lasciato al caso... l'orientamento dei suoi palazzi, delle sue chiese, e dei suoi monumenti, la pianta delle sue piazze seguono precise direttive sconosciute agli occhi di qualunque osservatore.

Gli architetti appartenenti alle Confraternite si tramandavano il segreto dei simboli esoterici necessari per arrivare ad una conoscenza purificatrice.
Edifici all'apparenza normali come il Castello Ducale dei Ruffo, la Fontana a Garibaldi, il Ponte di Caravilla, nascondono significati esoterici per i simboli che nascondono.
Ponte di Caravilla visto dall'alto: si nota l'impronta massonica

Osservare Bagnara attraverso questa nuova lente significa rivalutarne il suo contenuto culturale e artistico, riportare l'attenzione ai suoi edifici, ai suoi monumenti, alla sua storia, ma soprattutto alle leggende e ai miti che, come nebbia, l'avvolgono.
La tradizione esoterica più antica vuole Bagnara essere il vertice contemporaneamente del triangolo di magia bianca (con Scilla e Sinopoli) e di magia nera (con Locri e Melito Porto Salvo).
La magia di Bagnara dipende dalla sua particolare posizione: la città sorgerebbe su un punto di intersezione tra correnti energetiche terrestri e marine, situata perfettamente sul 38° parallelo, segnalato dall'obelisco del Monumento ai Caduti, che si trova in Piazza Vincenzo Morello, all’incrocio tra il Corso Giuseppe Garibaldi e la Via Giuseppe Denaro.
Il monumento è costituito da una base quadrata, che rappresenta l'ordine e l'insieme dei diritti e doveri sui quali le confraternite catto-massoniche si devono basare per poter rimanere in vita, pena la sua estinzione in tempi rapidi; e una colonna centrale dominata da un angelo, che  per alcuni, rappresenta Lucifero, l’angelo più bello secondo la tradizione biblica cristiana.

Voci narrano che nel sottosuolo della città, ci siano nascoste gallerie e grotte dove ai tempi della famigerata scomunica si svolgevano misteriosi rituali: sotto Il Castello Ducale dei Ruffo esisterebbero, infatti, delle Grotte alchemiche, frequentate dagli alchimisti di casa Ruffo a caccia della Pietra Filosofale (capace di trasformare il metallo in oro); secondo gli appassionati di esoterismo, queste grotte esisterebbero ancora oggi ed i più antichi palazzi di Bagnara (Villa de Leo che sarebbe collegata all'Abbazia della Chiesa del SS. Rosario).
Alcuni studiosi sostengono che in queste grotte sia stato nascosto il Santo Graal. Infatti, documenti storici andati perduti durante il terrificante terremoto del 1908, riportavano che San Gerlando tornando da Gerusalemme con la sacra reliquia, la diede a Drogone, priore del monastero, che la custodì gelosamente e dove rimase per oltre 300 anni.

Altro edificio storico di occulta bellezza è il Ponte di Caravilla.
Il ponte è formato da tre grandi arcate dell’altezza di metri tredici e da una corsia pedonale e carreggiabile di metri trentatre di lunghezza e metri sette di larghezza, è un’opera architettonica di inestimabile valore, anche per le sue particolari strutture in mattoni pieni.
Il primo numero che troviamo è il TRE che richiama alla Fratellanza: . É accordo profondo, spirituale, tra persone non necessariamente legate da vincoli di parentela.
Il secondo numero che troviamo è il TREDICI:  è un numero importante per gli illuminati, visto che le sue gerarchie comprendono 13 gradi divisi in varie categorie e stando a quanto riportato dal Ponte dopo la 13esima fila di mattoni c’è la strada che dovrebbe rappresentare il punto di partenza di una nuova era…
Il terzo numero è il TRENTATRE' è il più alto grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Massoneria.
IL quarto numero è il SETTE  è il numero della piramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4). Quindi il Sette è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino.   
Infine, osservandolo dall'alto si nota chiaramente che è stato costruito ad immagine del simbolo massonico per eccellenza: la squadra e il compasso.




UE SCHOCK: REGALA 10MILA EURO AD OGNI PROFUGO CHE ARRIVERA'!!!

La proposta fa parte di un quadro europeo "per garantire protezione a chi ne ha bisogno, disincentivare la migrazione irregolare, proteggere i migranti dal rischio di sfruttamento da parte delle reti di trafficanti e dai viaggi pericolosi per raggiungere l’Europa e garantire una base economica utile a  creare un'attività imprenditoriale, per poter vivere dignitosamente nel paese ospitante ", ha spiegato Avramopoulos. Ci saranno standard e procedure comuni per la selezione e il trattamento dei candidati al reinsediamento: i 10mila euro costituiscono un incentivo ai profughi.
Si prevede una massiccia invasione...

MORTE PROVENZANO:POLITICI IN LUTTO

È morto da boss, senza mai – perlomeno in forma ufficiale – avere detto una parola in più di quelle che a un capo della vecchia mafia tocca dire, con grande piacere dei politici con cui era entrato in affari.  È morto da boss, tenuto fino all’ultimo al 41 bis nonostante fosse agonizzante. Bernardo Provenzano, nato a Corleone il 31 gennaio 1933, era in condizioni molto gravi dal 2012 e nei giorni scorsi si era ulteriormente aggravato, fino al momento in cui, da lunedì, i figli Angelo e Francesco Paolo e la compagna Saveria Benedetta Palazzolo, mai sposata nonostante il legame fra di loro andasse avanti da una vita, prima in latitanza e poi da detenuto, sono stati avvisati che la dipartita era ormai imminente. Ciò nonostante, nel reparto speciale detenuti dell’ospedale San Paolo di Milano, anche gli ultimi “colloqui” (più che altro visite, dato che Provenzano non era più capace di interagire) con i familiari si erano svolti sempre con le forme previste dal carcere duro, in regime di particolare sorveglianza.

MESSAGGIO IN BOTTIGLIA DALLA GERMANIA ALLA CALABRIA

SCILLA. Il messaggio nella bottiglia rimane, da sempre, rinchiuso nel suo fascino eterno. In passato, soprattutto prima di Internet, c’è stata l’abitudine di mettere dei messaggi in bottiglia da buttare in mare. I messaggi erano trasportati dalla corrente e con il tempo arrivavano da qualche parte del mondo dove qualcuno li avrebbe letti.
Cosa successa a Mary Brambilla, 34 anni turista milanese in vacanza nella splendida località turistica di Scilla, che,  20giorni fa, mentre passeggiava pensierosa nella spiaggia di Marina Grande trova nella battigia una strana bottiglia con all'interno un foglio di carta ingiallito dal tempo. 
Nel foglio c'erano scritte le seguenti parole: 15/04/2001 "Mi chiamo  Albert Muller ho 21 anni e chi troverà questo messaggio  per piacere mi scriva e io risponderò".
Sigillata con un tappo si sughero  e del silicone, era mezza sepolta nella sabbia e recava un indirizzo della città tedesca di Flensburg, dove Albert Muller, affermato trader del forex, vive ancora.
Mary, fa una ricerca sull'Ipad e rintraccia Albert, con cui inizia una corrispondenza online, fatta di email e chattate su facebook.
Decidono quindi di incontrarsi il 10 luglio, a Scilla nello stesso punto in cui Mary trovò la strana bottiglia di birra tedesca lager. L'incontro è come un colpo di fulmine  e i due decidono di stare insieme. Si sposeranno a settembre col rito protestante nella spiaggia di Marina Grande.
Probabilmente vi capiterà di vederli  nei vicoli di Chianalea abbracciarsi come due innamorati benedetti dal mare.
In fondo un gesto del genere può farlo solo un sognatore, che ha in sé vasti giacimenti di speranza e sa attendere una risposta. Perché il messaggio in bottiglia presuppone che qualcuno lo trovi e risponda al destinatario; presuppone pazienza - che se lo prenda il mare, che se lo porti il tempo – senso del limite, cioè l’accettare che si possa perdere. E presuppone.........un po’ di poesia.

VILLA SAN GIOVANNI:UOMO SALVA UN BRANCO DI DELFINI DAGLI SQUALI

VILLA S.G.. All'alba di oggi un branco di circa 9 delfini, del genere Stenella, sono rimasti intrappolati all'interno del costruendo porticciolo di Villa.
Probabilmente i delfini sono stati spaventati dai numerosi squali che sono stati avvistati negli ultimi giorni nello Stretto(qui l'articolo) e  trascinati dalla forte corrente di scendente, non sono riusciti più ad uscire.
La cosa incredibile è quello che è successo immediatamente dopo.
Molte sono le testimonianze di delfini che hanno aiutato l'uomo in situazioni di pericolo, questa volta finalmente un pescatore ha potuto contraccambiare il gesto, aiutando i mammiferi a tornare in mare aperto. Il capobranco dei delfini, dopo aver nuotato a lungo intorno all'imbarcazione del pescatore, probabilmente per attirare l'attenzione, si è poi lasciato avvicinare dall'uomo per farsi aiutare.
Dopo aver scambiato alcuni click e sibili con l'amico delfino, il pescatore (che è voluto rimanere anonimo)  si è tuffato in mare e a forza di vigorose bracciate si è fatto seguire dal branco fino all'uscita del porto.
Grazie a questo eroico ed inusuale gesto, il branco ha potuto riprendere il mare aperto e ritrovare la libertà. Dunque lieto fine per il branco di mammiferi marini con grande orgoglio per gli abitanti locali, che hanno accolto il salvatore come un vero e proprio eroe.
Un comitato sta facendo del fund raising con l'intento di commissionare una statua in bronzo(sicuramente sarà meno costosa della variante ferroviaria di Cannitello) per ricordare il nobile gesto di questo giovane settantenne.

IN AUMENTO GLI AVVISTAMENTI DI SQUALI IN CALABRIA E SICILIA.ECCO LA CAUSA

Probabilmente a causa dei numerosi corpi di clandestini deceduti nel Mediterraneo negli ultimi mesi, fonte proteica di cibo per gli squali, sono sempre più frequenti gli avvistamenti di questi feroci esseri in acque siciliane e calabresi. L’ultimo avvistamento risale a pochi giorni fa, quando un gruppo di persone a bordo di un’ imbarcazione al largo di Grotte (nel cuore dello Stretto di Messina, a ridosso del villaggio Pace, periferia nord di Messina, di fronte Villa San Giovanni) ha fatto questo incontro poco rassicurante a soli 200 metri dalla costa. Inoltre intorno alla metà di giugno un enorme squalo bianco è stato avvistato nel messinese e qualche giorno dopo a Isola delle Femmine. Secondo voci non confermate, una ventina di giorni fa a Cefalù sembra che sia stato pescato uno squalo di grosse dimensioni, e sempre secondo voci non ufficiali la pinna dorsale del bestione doveva misurare all’incirca un metro.
Ed infine, nella splendida scogliera di Pizzoburgo, un gruppo di clandestini bengalesi, ha trovato i resti di una grossa verdesca sicuramente addentata da uno squalo bianco. Per non diffondere facili timori chiariamo che sono molto  rare le occasioni in cui gli squali attaccano gli esseri umani, tuttavia questa possibilità anche se remota esiste. La raccomandazione principale sono i soliti buon vecchi consigli di non allontanarsi troppo dalla riva, non gettarsi in mare con ferite sanguinolente e non bere birra e urinare poco dopo in acqua, in quanto l'alcool stimola i recettori gustativi dei cd "mangiatori di uomini".



PAMELA, IL ROBOT CHE FA L'AMORE COME UN VERO ESSERE UMANO

La tecnologia robotica si evolve a una tale velocità che non ci rendiamo conto di quanto si sia assottigliata la differenza tra i robot e noi esseri umani. La ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale ha dato già riscontri sorprendenti. Ma fino a questo punto non eravamo mai arrivati.
Il suo nome è Pamela, è nata nell’aprile dell’anno scorso negli studi di tre grandi aziende di robotica: la Henson Robotics, la Tiroshi Ishigaro e la multinazionale PornoLand.
Pamela oltre a essere il più raffinato robot senziente della storia è in grado di fare l'amore in più di 60 modi differenti. Le posizioni sono sconvolgenti, il suo volto è in grado di mostrare anche le più disparate espressioni di eccitazione.
Il materiale con il quale è costruito il corpo è una speciale gomma brevettata nota come “frubber” che si plasma e simula le espressioni e i movimenti umani in modo incredibilmente realistico.
Dietro gli occhi di Pamela ci sono due telecamere che le permettono di riconoscere la persona con la quale sta interagendo e rispondere in modo appropriato alle sue voglie sessuali. In questo modo può anche muovere lo sguardo in molte direzioni e rendere ancora più eccitante la sua operatività sessuale.
Pamela può comunicare tranquillamente con chi le rivolge parola grazie a un software simile, ma molto più evoluto, a quello che abbiamo imparato a conoscere con gli assistenti vocali dei nostri smartphone.
Quello che rende unica Pamela è la sua capacità di godimento. Gode come noi, e fa moltiplicare il piacere dell'orgasmo grazie ad un particolare gel che secerne dalle sue parti intime articifiali, ricavato da una rarissima pianta la Macaranga kilimandscharica, che cresce alle pendici del Kilimangiaro.
Verrà immessa nel mercato nel gennaio 2017 in 390 esemplari già tutti venduti alla modica cifra di novecentomila dollari.

SCOPRONO UN BUCO E TROVANO UN PERICOLO MORTALE

Un casa in Sardegna nascondeva un pericolo potenzialmente mortale. Da una piccola fessura di un terrazzino uscivano delle ape, ospiti apparentemente innocui. Siamo ad Oristano. Protagonista della vicenda la signora Mara Faitelli, architetta in pensione in vacanza nella sua casa in Sardegna- Vedendo molte api morte sul terrazzo e iniziandosi a preoccupare ha avvisato i vigili del fuoco che si sono presentati con un apicultore esperto del posto. All'apertura di una breccia nel muro, pompieri e apicultore sono rimasti a bocca aperta: in una grossa cavità si nascondeva un alveare di oltre 180 cm di altezza per un metro di larghezza. 
"È stato più interessante di un documentario", racconta la signora Mara. "L'apicultore mi ha spiegato che l'alveare era stato oggetto di un "saccheggio", ovvero un'invasione da parte di uno sciame estraneo, il che spiega le api morte sul pavimento. Per asportarle ha usato una sorta di aspiratore delicatissimo con cui le ha imprigionate, regina compresa, e le ha travasate in un arnia. Ci sono volute 4 ore. Poi mi ha consegnato un grosso contenitore con tutti i favi da spremere, che ho coperto con un panno rimandando l'operazione. Pessima idea: di lì a poco, quando ho rialzato il panno, i favi erano già stati ripopolati da un altro sciame di passaggio, attirato dal miele. Un buon segno, però, della integrità dell'ecosistema locale". L'apicultore ha quindi smobilitato nuovamente le api e provveduto personalmente alla spremitura dei favi per un totale di 23 barattoli di miele, per circa 25 kg che ha prontamente venduto, dividendo i lauti guadagni con la signora Mara.


TERRA DEI FUOCHI:CATTURATO ROSPO ASSASSINO

Era stato avvistato a fine maggio nei dintorni di Acerra da alcuni immigrati clandestini del Gabon, che dicevano che un rospo gigante avesse mangiato un neonato che fuggiva con sua madre diretti in Francia. Fatte le dovute indagini e allarmati i vigili del fuoco non erano riusciti ne ad avvistarlo ne a catturarlo. Quello che sembrava un pitone e che aveva fatto perdere le tracce, era invece un rospo gigante imperiale (Bofo Alvarius) del peso di 67 Kg e alto oltre un metro e mezzo. L’enorme rospo è stato catturato oggi pomeriggio vicino a dei canali usati per l'irrigazione agricola.  Ad avvistarlo tra alcune sterpaglie nella frazione di Pezzalonga, sono stati alcuni criptozoologi, che da mesi danno la caccia alle strane creature mutanti che si aggirano nella Terra dei Fuochi. La mutazione, sostiene il dottor Golconti(nella foto), sarebbe avvenuta dopo che l'anfibio si è nutrito di cibo inquinato "Dal momento che i rospi hanno subito queste mutazioni, è facile immaginare che altre specie possano aver subito altri effetti. Qualcosa è andato storto nell’intero ecosistema". In realtà, secondo lo stesso Golconti, ogni organismo risponde all'inquinamento alimentare in modo diverso, per questo è ancora presto per trarre conclusioni su quali siano le conseguenze per gli esseri umani.