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FESTEGGIAVANO L'UCCISIONE DEL MAIALE: 70 CONTAGIATI DA COVID!!! SPIRLI' :E' ORA DI SMETTERLA

 

Questa la situazione sulla quale sono intervenuti i Carabineri del reparto mobile di Pizzoburgo, sorprendendo in una cascina in contrada Vignali un centinaio di persone del posto che avevano deciso di non curarsi delle regole e di preferire il loro divertimento al rischio di contrarre il coronavirus e diventarne vettore. I militari, transitando presso quella contrada durante un servizio di pattuglia, hanno notato una decina di autovetture parcheggiate davanti ad una villetta e si sono insospettiti, immaginando quello che stava succedendo all’interno.

Una situazione abbastanza chiara, considerata anche le tarantelle che provenivano dall’abitazione. Il conseguente controllo ha confermato i sospetti: all’interno della cascina vi erano circa cento tra adulti e ragazzi del luogo, tutti maggiorenni, che si stavano divertendo fra loro in totale assembramento, senza utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e senza mantenere le distanze minime di sicurezza. In più cucinavano frittole, tagliavano salumi e arrostivano frittole e costolette.

Il Presidente della Regione Spirlì appena saputo dell'accaduto ha detto "Dobbiamo smetterla comunque con questa storia delle feste, a volte noi il contagio ce lo andiamo proprio a cercare! So di gente che ancora si riunisce per festeggiare l’uccisione del maiale, come a Pizzoburgo. Smettiamola con queste feste, ci sarà tempo per festeggiare”.

ASPROMONTE:INVESTE CINGHIALE, IMMIGRATO SE LO PORTA VIA E LO MACELLA. DENUNCIATO

L’investimento di un chinghiale sulle strade provinciali dell'Aspromonte non è cosa rara. Qualche giorno fa sulla strada provinciale 13 bis che collega Delianuova a Gambarie d'Aspromonte, una signora alla guida di una Jeep se ne è trovato all’improvviso di fronte uno; l'impatto è stato inevitabile e lo ha travolto. Pur se scossa dall’accaduto chiama immediatamente il pronto intervento per denunciare l’incidente e richiedere l’intervento del personale veterinario per soccorrere l’animale che giaceva ferito sul ciglio della strada. Tutto nella norma, insomma. Non fosse che nell’attesa dei soccorsi, un immigrato nigeriano che stava transitando da lì a bordo della propria auto si ferma, va dall’animale, lo prende e se lo porta via caricandolo nel bagagliaio, tra lo sguardo attonito della signora e di altri automobilisti che si erano fermati per aiutarla.
La risorsa è stata rintracciata a pochi chilometri dall'incidente, mentre lo macellava in compagni di altri 20 connazionali, in una casa diroccata. E' stato denunciato e subito dopo rilasciato.


SI ADDORMENTA SUL MATERASSINO A SCILLA, LO RITROVANO A MESSINA

Ritrovato sano e salvo vicino Messina anche se scosso e impaurito. Per un giovane di 28 anni sono stati momenti di apprensione quando ieri pomeriggio, nei pressi di Marina Grande a Scilla, dopo essere entrato in acqua per un bagno con un materassino, è letteralmente scomparso. I genitori, i parenti e gli amici hanno lanciato l’allarme e si è immediatamente attivata la macchina dei soccorsi che ha iniziato la ricerca del 28enne in mare e a terra, utilizzando anche gli elicotteri. Nel tardo pomeriggio sono entrati in azione sono anche i sommozzatori che hanno setacciato le acque antistanti Scilla. Poi, attorno all’1.30 di questa notte la buona, e per certi versi anche incredibile, notizia: il giovane è stato ritrovato vivo e in buone condizioni nei pressi di Messina dopo aver attraversato lo stretto, con le forti correnti che caratterizzano quel tratto di mare, a bordo del suo materassino.


LO STRETTO DI MESSINA TRASFORMATO I DISCARICA: IL VIDEO

Dalle cucine alle bambole, dalle scarpe all'albero di Natale. Le fiumare da Sicilia e Calabria trasportano tonnellate di rifiuti in fondo al mare. Per la prima volta i geologi di Sapienza e Cnr documentano il fenomeno con una telecamera subacquea..


AVVISTATI SQUALI NELLA COSTA REGGINA. IL VIDEO

Nuovo avvistamento di uno squalo a Reggio Calabria nel weekend e precisamente nella giornata di domenica, quando tra Scilla e Bagnara, precisamente nei pressi di Favazzina un gruppo di bagnanti a bordo di un gommone ha ammirato l’esemplare a distanza ultra ravvicinata.
La presenza degli squali nello Stretto di Messina e nelle acque calabresi non è una novità, ma arriva l’ennesima conferma rispetto alla diffusione di questi esemplari già avvistati più volte negli ultimi due mesi tra Messina, Reggio Calabria, e tutta la Costa Viola.

STRANA CREATURA RIPRESA NEI PRESSI DI PENTEDATTILO.VIDEO SHOCK

Quattro testimoni in un pomeriggio di luglio 2018 mentre si cimentavano a fare trekking nei pressi i Pentedattilo in Calabria,  si accorgono della presenza di una fonte luminosa, appena all’interno del bosco di fronte a loro, secondo il loro racconto la luce sembrava fluttuare  e ad un certo punto si è dileguata. Rimasti sconcertati si sono addentrati all’interno del bosco ed hanno ripreso una strana figura umanoide, visibilmente spaventata che correndo si è nascosta nella sterpaglia.Il luogo dell’incontro è situato a 45km dalla base USAF di Nardello in Aspromonte(considerata l’Area 51 italiana), famoso in Italia per i numerosi fenomeni e avvistamenti insoliti.


PENTEDATTILO: FOTOGRAFATO FANTASMA SULLA RUPE.

Michael Paddeku e Wendy Nucera, una coppia inglese in vacanza a Condofuri Marina, sono convinti di aver immortalato una figura spettrale, in una serie di foto scattate nei ruderi di Pentedattilo, durante una gita. Questa misteriosa “entità” è comparsa in 3 scatti effettuati da diverse angolazioni in pieno giorno a centinaia di metri di distanza. I due stavano visitando l'antico borgo abbandonato, ma solamente quando sono rientrati a Condofuri si sono resi conto di questa presenza. Esaminando le immagini effettivamente si può vedere una sagoma bianca su una piattaforma e questa figura era presente in 3 scatti.  Le tre fotografie sono state scattate da angolazioni diverse e riprendevano il la parte nord-est di quella famosa rupe che che ricorda quella di una ciclopica mano con cinque dita. La coppia riguardando le immagini si è letteralmente spaventata, non avendo notato nulla al momento degli scatti. Di cosa si tratta? Di un fantasma, una entità multidimensionale, oppure un riflesso di luce?

Esperti hanno visionato l’immagine e hanno escluso che si possa trattare di un effetto dovuto ad un riflesso di luce. Si distingue troppo bene la sagoma di una figura dall’aspetto umanoide che emana una luce alquanto strana. Esperti del luogo sono convinti che sia la figura di Don Petrillo Cortez che aspetta dal lato della rupe la sua amata Antonietta Alberti, protagonista suo malgrado della strage degli Alberti. 


CALABRIA:RITROVATA UNA STATUA DI POSEIDONE

Il mar Tirreno al largo della Costaviola riserva ancora sorprese archeologiche e, a 40 anni dal ritrovamento della Testa del filosofo di Porticello, torna a regalare alla storia contemporanea un vero e proprio tesoro dell'antichità. A Torre Cavallo, tra Scilla e Villa San Giovanni, un gruppo di sommozzatori ha ritrovato una statua di bronzo raffigurante Poseidone risalente a circa 2500 anni fa. A ritrovare la splendida statua in bronzo è stato un appassionato di immersioni, Toledo Iannì, mentre a distanza di circa trecento metri, altri due pescatori di frodo rumeni hanno individuato l'antica nave che probabilmente la trasportava. I tre sub hanno raccontato che nell'area del ritrovamento della Statua il fondale è tappezzato da pezzi di vasi di ceramica multicolore ed a poca distanza si intravede un'altra statua bloccata dagli scogli. La prima ipotesi è che i reperti ritrovati appartenessero al carico della nave affondata proprio davanti alle coste calabresi, nel famigerato e leggendario tratto di mare soprannominato il "Triangolo della Morte". Il luogo ed il periodo di quest'ultimo rinvenimento,  fa sperare che ci si trovi di fronte ad una nuova ed eccezionale scoperta. Proprio a pochissima distanza dai luoghi in cui è stata ritrovata la "Testa del filosofo di Porticello", che rappresenta una dei tesori archeologici più importanti dell'archeologia subacquea italiana È entusiasta Toledo Iannì mentre racconta i momenti in cui si è tuffato in acqua ed ha visto "una statua - racconta - che si trova incagliata tra gli scogli. Poco lontano sono riuscito poi a scorgere una pezzo di nave. Le forti correnti però coprono tutto e rendono difficili le immersioni. Ora il mio prossimo obiettivo è ritrovare il terzo Bronzo di Riace".La statua è alta circa due metri e pesa 150 chilogrammi. 

AUTISTA DENUNCIATO:SUONAVA LA ZAMPOGNA MENTRE GUIDAVA

Quando si è al volante, è importante essere concentrati sulla strada e non avere intralci che potrebbero impedire le manovre di emergenza in caso di necessità. E’ ben nota la pericolosità di usare il cellulare, ma un automobilista è arrivato addirittura a suonare una zampogna (nota anche come Ciarameddha) mentre era alla guida di una panda 4x4 del 1987. La polizia di Reggio Calabria ha arrestato un uomo di Cardeto, Toledo Fortugno, perché stava guidando mentre suonava la zampogna. "L’autista non aveva le mani sul volante in quel momento, e stava chiaramente suonando lo strumento mentre guidava la macchina”, ha affermato l'agente Ibico Quattrone.Tuttavia, l’autista ha negato le accuse e ha detto che stava solo suonando facendo finta, e non aveva nulla in mano, oltre un paio di pecore da lana sistemate nel cofano. L'agente Quattrone  ha però confermato di essere sicuro di aver visto “uno strumento musicale, che sembrava una zampogna”. La quantità di cose strane che la gente tenta di fare mentre è alla guida non sembra comunque avere limiti: qualche anno fa, un camionista di Gioia _Tauro si è ustionato mentre tentava di cucinarsi il pranzo con un fornelletto da campo mentre guidava.

CALABRIA:MIGRANTE SI ADDORMENTA SUL CANOTTO E SI RITROVA A LIPARI

Era entrato in acqua a bordo di un canotto. Dopo alcune ore gli amici hanno iniziato a preoccuparsi e hanno lanciato l'allarme. Ma l'uomo, dopo due giorni di angoscia, ha fatto ritorno da solo, a bordo di un peschereccio tunisino. E' successo in questi giorni a Bagnara in provincia di Reggio Calabria. Protagonista un migrante senegalese, ospite di uno dei tanti centri di accoglienza della zona, che nella tarda mattinata di due giorni fa è entrato in acqua con un canotto su una spiaggia libera in località Baetta. Soltanto nel primo pomeriggio gli amici, preoccupati, hanno chiesto aiuto e la notizia è stata diramata, via radio, tra i bagnini della zona che si sono immediatamente attivati per cercarlo. Nessuno, infatti, lo aveva visto risalire in spiaggia. Allarmato anche il Centro Soccorso che ha fatto di tutto per ritrovarlo. Ma dopo 48 ore l'allarme è rientrato: il migrante è tornato a bordo del prschereccio e ha spiegato di essersi addormentato dopo aver bevuto un paio di coktail e, sospinto dalla corrente, di essere arrivato sulle coste orientali dell'isola di Lipari. Qui è stato soccorso dai marinai tunisini, che dopo averlo rinfocillato con del kebab, lo ha riportato a Bagnara.

AVVISTATO UOMO PESCE NELLO STRETTO DI MESSINA. PANICO TRA I BAGNANTI.

Nel corso degli ultimi due mesi, i residenti di alcune zone costiere di Messina e Villa San Giovanni, nello Sretto di Messina, avrebbero segnalato la presenza di una creatura anfibia il cui aspetto viene descritto come somigliante a quello di un essere umano.
A giugno del 2017 il resoconto di alcuni testimoni oculari, membri dell’equipaggio della porta container russa Catarina Baleeva, è stato riportato da alcuni criptozoologi accorsi da ogni parte d'Europa per indagare sul fenomeno:
“Quella creatura nuotava accanto alla nave, seguendone da parecchio tempo la rotta”, dichiara il capitano Gafar Gasanof. “All’inizio pensavamo fosse un grosso pesce, poi abbiamo notato dei capelli sulla testa del mostro, e le pinne parevano davvero strane… la parte anteriore del suo corpo era munita di braccia!”
in realtà, nessuno prese sul serio il comandante del peschereccio. Il suo racconto suonava troppo ridicolo, specie a chi pensava che l’uomo potesse aver alzato un po’ il gomito mentre si trovava a bordo.
Subito dopo la pubblicazione dell’intervista, invece, gli uffici del giornale iraniano si sono ritrovati sommersi dalla posta dei lettori, i quali sostenevano la storia come un’ennesima dimostrazione dell’esistenza del cosiddetto "uomo del mare". Le numerose lettere precisavano che molti pescatori avevano ripetutamente visto la sconosciuta creatura, sia in mare che a riva, dopo che i vulcani erano tornati in attività a febbraio, e a seguito dell’intensificarsi dei movimenti tellurici degli ultimi anni.
Ogni diretto testimone sembrava fornire una simile descrizione del presunto umanoide marino. Fra i 175 e i 188 cm. di altezza, corporatura robusta, stomaco prominente e squamato a pettine. Braccia e gambe che appaiono più tozze e pesanti di quelle d’una persona di media costituzione; le estremità pinnate, con quattro dita nelle mani palmate, munite di artigli. La pelle di un pallore lunare, con dei capelli di colore nero e verdastro. La figura avrebbe poi grandi occhi tondi, spine su una protuberanza a becco che ricorda il muso dei delfini, e una bocca piuttosto larga, sporgente nella parte superiore delle fauci, mentre il labbro inferiore degrada direttamente sul collo, in assenza del mento.
Secondo gli esperti vivrebbe all'interno dei numerosi relitti affondati nello Stretto di Messina e si nutrirebbe di posidonia, pesci luna e pesce azzurro.

LAMEZIA:TROVATA MOSTRUOSA CREATURA NELLA FOCE DEL FIUME AMATO

Pensando a tutto ciò che di orribile può popolare i nostri incubi, sembra davvero difficile battere la foto di quella che sembra essere il temibilissimo chupacabra che da un paio di anni sta terrorizzando i boschi e gli allevamenti di Piano della Gorna.
Questa creatura è stata ritrovata nelle foci del fiume Amato, nei pressi di Lamezia Terme. Forse la cosa più spaventosa sono i denti (come si può vedere nella foto) che hanno uno scopo molto chiaro: i Chupacabra agganciano la preda, per bere il loro sangue, e infliggere loro particolari mutilazioni.
Alcuni criptozoologi di fama mondiale, pensano che si tratti di un chupacabra appartenente ad un branco proveniente da Chernobyl, che si sono insediati nelle montagne calabresi per il clima favorevole e all'abbondanza di selvaggina.
A Chernobyl, infatti, ci sono state diverse segnalazioni di attacchi nelle fattorie da parte di strane creature, che ricordano nell'aspetto il famoso chupacabra( segnalato in alcune zone delle Americhe e in Europa). Sono stati rinvenuti animali con strani morsi e completamente privi di sangue
Con molta probabilità in Ucraina non pensano che questa misteriosa creatura sia un tipo di animale sconosciuto alla scienza, oppure una creatura di origini aliene, ritengono più plausibile che questa creatura sia il risultato di mutazioni dovute al disastro di Chernobyl.

PAURA IN CALABRIA:AVVISTATO STRANO ESSERE A GAMBARIE DURANTE NEVICATA

Misteriosa creatura avvistata qualche ora fa a Gambarie durante la nevicata che sta imperversando in tutto l'Aspromonte. Si tratterebbe di Mothman, la figura mitologica americana.
Il testimone P.F. originario di Pettogallico che ha immortalato col suo smartphone lo strano essere non ha dubbi: "Ero sul balcone della mia Villa a Gambarie insieme ad altre persone ad ammirare la nevicata mentre arrostivamo patate. È pomeriggio tardi, il cielo è cupo, non ci sono alberi che ostacolino la vista ed in quel momento vedo qualcosa muoversi. A una distanza di qualche centinaio di metri vi è una creatura marrone scuro, più larga di qualunque uccello che abbia mai visto, più di due metri, dall’aspetto umano ma con una cresta in testa. Le ali erano simili a quelle di un pipistrello e le sbatteva lentamente e regolarmente. Ho avuto una paura immane”.
La leggenda dell’Uomo Falena nasce in America alla metà degli anni Sessanta, quando un gruppo di cinque uomini avvistò una figura dalle dimensioni di un uomo, con ali e grandi occhi rossi luminosi.
A partire da quel momento gli avvistamenti di questa creatura non meglio identificata si susseguirono a una velocità allarmante, in vari punti del Paese, soprattutto in Virginia, fino a culminare nel disastro del Silver Bridge nel West Virginia, il ponte sul fiume Ohio.
Il 15 dicembre 1967 il ponte crollò provocando la morte di quarantasei persone. Si dice che il Mothman, l’Uomo Falena, fosse lì al momento del disastro, e da allora la sua presenza è sempre stata foriera di disgrazie e sciagure, come se fosse un angelo annunciatore di morte.
Una delle ultime presunte apparizioni dell’Uomo Falena, infatti, risale proprio il giorno della tragedia delle Torri Gemelle, l’11 settembre 2001. Alcune foto ritrarrebbero questa figura alata che si libra tra una torre e l’altra.
Il fatto quindi che ci siano stati alcuni avvistamenti in Italia inizia quindi a preoccupare chi crede che l’Uomo Falena sia un annuncio di disgrazie. Alcuni criptozoologi calabresi affermano che stia preannunciando il catastrofico terremoto che colpirà lo Stretto nel 2023.
fonte Ansa-Press

CALABRIA: SESSO SUL TERRAZZO DELL'UNIVERSITA'. LICENZIATA PROF!!!

Sesso furtivo, rapporti fugaci, appuntamenti piccanti presi in chat. Il terrazzo del polo di medicina dell'Università per Stranieri di Cosenza, che per primo accoglie gli studenti che giungono nella città calabrese, è costantemente controllato e sorvegliato per evitare che diventi palcoscenico di degrado e scene piccanti durante l'anno accademico, soprattutto al calar della notte. Eppure, malgrado i controlli ferrei agli ingressi e ai piani, con tanto di telecamere e badget elettronici, succede di tutto. A raccontarlo, a più voci, sono gli stessi studenti e docenti dell'Università. «Sì - racconta uno di loro - è capitato più volte di assistere a delle scene di sesso in automobile, ma anche a baci e palpeggi appassionati di coppie gay che cercano un po’ di intimità al riparo da sguardi indiscreti». La situazione preferita è quella della terrazza del polo di medicina dove le telecamere nascoste hanno immortalato uno studente di Gioia Tauro(RC) in atteggiamenti intimi con una professoressa di ematologia, che dopo la pubblicazione delle foto nel forum del sito internet dell'Università è stata costretta, su pressione del Senato accademico, a dare le dimissioni.






REGGIO CALABRIA:FANNO SESSO NEL CIMITERO. ARRESTATI

In cerca di trasgressione, per dare sfogo alla loro passione hanno cercato un posto silenzioso, fresco e decisamente poco frequentato durante la notte: il cimitero di Reggio Calabria. I due, 25 anni lui e 54 lei, hanno scavalcato la recinzione e si sono lanciati in un amplesso sulla lapide di una tomba nella zona monumentale del complesso. Ma non hanno fatto i conti con l'occhio lungo del fioraio che li ha visti e ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati, hanno trovato i due, entrambi di origine romena, ancora avvinghiati e li hanno denunciati per vilipendio di tombe. Ai sovraintendenti hanno raccontato di essersi persi dentro il camposanto, ed invece di "consumare" all'interno di una cappella monumentale hanno deciso, per il forte caldo di scirocco, di sdraiarsi sul marmo di una lapide.
Alla fine, oltre alla denuncia, i due amanti romeni si sono visti sequestrare anche l'auto piena di fiori, probabilmente sottratti all'interno del cimitero, che avevano parcheggiato all'esterno che dai controlli è risultata rubata.

UNO DEI PIU' GRANDI MISTERI DI REGGIO CALABRIA


In questo video viene documentato uno dei più grandi e irrisolti misteri di Reggio Calabria: "la casa dei fantasmi della Famiglia Gullì." Testimonianze storiche e racconti di chi ha vissuto in prima persona questi accadimenti agghiaccianti, hanno reso possibile la realizzazione di questo documento

MORIA DI PESCI:ECCO LA PROFEZIA DI SAN GIOVANNI DA FIORE

Uccelli morti, moria di pesci, api impazzite: che cosa sta succedendo nello Stretto di Messina? 
E’ antipatico non poter avere spiegazioni plausibili. E’ imbarazzante non riuscire a dare risposte utili. La moria di pesci che sta coinvolgendo lo Stretto di Messina, dalla Cannitello a Canneto di Caronia, da Capo Peloro a Punta Pezzo, passando per il Catona, Mili e Rometta è una domanda senza risposta che risveglia paure antiche, che scomoda profezie come quella di San Giovanni da Fiore o leggende antiche come i pesci vipera Messageri di Poeseidone. Ma quando un sensazione diventa un soffio leggero che ti senti sul collo, quando l’idea della paura ti passa vicino alla pelle e avverti un brivido che ti sfiora la schiena, allora, forse ti viene voglia di fermarti un attimo e provare a capire.
A rileggerli tutti, gli articoli apparsi in questi giorni, su questo curioso fenomeno degli uccelli e dei pesci morti, la sensazione è che manchi qualcosa. Un pezzo, un frammento, un brandello di verità che qualcuno, forse solo per pigrizia, sta tentando di nascondere. A rileggerle tutte, ma con attenzione,  le storie che i giornali provano a raccontare hai come la sensazione che forse bisognerebbe provare a mettere a fuoco ricordi, notizie apparentemente slacciate, lontane, dimenticate e rileggere con attenzione cosa ci hanno presagito i personaggi del passato.

"Ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che popolano l'Aspromonte moriranno, nel mare dello Stretto i pesci galleggeranno avvelenati. Quel giorno, uomini delle due sponde si uniranno come guerrieri dell'arcobaleno per lottare contro la distruzione della Terra, voluta dalla bandiera nera". (Profezia San Giovanni da Fiore).

Vogliamo sapere...


MORIA DI PESCI NELLO STRETTO:TERREMOTO IN ARRIVO?

Una distesa di pesci morti galleggia nelle acque dello Stretto di Messina e tra questi decine di pesci vipera. Non si conosce la causa della moria di pesci che, in questi giorni, si sta verificando nelle acque del cd Triangolo della Morte.
A causa della sua rarità, ad ogni apparizione si torna a parlare dell’arrivo di un terremoto.
Si tratta di un antico mito della tradizione mediterranea che vedrebbe questo tipo di pesci come dei “messaggeri di Poseidone”(leggi qui) che si mostrerebbero agli uomini soltanto per annunciare un evento sismico.
Anche nel 1908 e nel 1783, migliaia di pesci furono ritrovati morti, in parte in mare ed in parte spiaggiati, esattamente tra Torre Cavallo e Punta Peloro. In quei casi il ritrovamento coincise, di li a qualche giorno, ai due terribili terremoti.

SCILLA:SI ADDORMENTA SUL MATERASSINO E SI RITROVA A STROMBOLI..

Era entrato in acqua a bordo di un galleggiante. Dopo alcune ore la moglie ha iniziato a preoccuparsi e ha lanciato l'allarme. Ma l'uomo, dopo due giorni di angoscia, ha fatto ritorno da solo, a bordo di un motoscafo di turisti milanesi. E' successo in questi giorni a Scilla in provincia di Reggio Calabria. Protagonista un turista tedesco di 48 anni che nella tarda mattinata di due giorni fa è entrato in acqua con un materassino su una spiaggia libera in località Oliveto. Soltanto nel primo pomeriggio la moglie, preoccupata, ha chiesto aiuto e la notizia è stata diramata, via radio, tra i bagnini della zona che si sono immediatamente attivati per cercarlo. Nessuno, infatti, lo aveva visto risalire in spiaggia. Allarmato anche il Centro Soccorso che ha fatto di tutto per ritrovarlo. Ma dopo 48 ore l'allarme è rientrato: il turista è tornato a bordo di un gommone e ha spiegato di essersi addormentato dopo aver bevuto 4 birre e, sospinto dalla corrente, di essere arrivato alle pendici dello Stromboli. Qui è stato soccorso da una famiglia milanese, che dopo averlo rinfocillato, lo ha riportato a Scilla.

CALABRIA, GLI ABITANTI LANCIANO UNA PETIZIONE:"VOGLIAMO PIU' POKESTOP IN ASPROMONTE"

La popolazione dell'Aspromonte, stanca di essere abbandonata prima dalle Istituzioni e dallo Stato ed ora anche dalle grandi aziende costruttrici e distributrici di videogiochi, ha lanciato una petizione online al grido "Vogliamo più Pokestop in Aspromonte". L'ideatrice di questa coinvolgente e seria iniziativa è la studentessa di giurisprudenza di Podargoni Luana Peralta che alle testate giornalistiche che l'hanno intervistata ha detto: "Riteniamo importantissima la partecipazione della popolazione a questa petizione, poiché in Aspromonte ci sono pochissimi Pokestop e quelli presenti sono difficilmente raggiungibili. Ci sono paesi che non hanno neppure una palestra e tantissime persone sono tagliate fuori da Pokemon Go. Questo non è giusto, noi non siamo cittadini di serie B".  L' intento è, inoltre, quello di far capire a tutti gli italiani che gli aspromontani sono stanchi di ricevere promesse che non vengono mantenute e di essere abbandonati nella stessa situazione da anni.
In Aspromonte ci stanno togliendo tutto: presidi medici, uffici postali, strade malridotte. ed ora anche i Pokestop!!!Questo mai. Sarà una lotta dura e senza esclusione di colpi"
Questo il link per firmare la petizione e condividerla https://www.change.org/p/the-pokémon-company-piu-pokestop-in-aspromonte