SARDEGNA: SESSO IN ACQUA UNA TRACINA LI PUNGE E RIMANGONO INCASTRATI

PORTO CERVO: Cameriera svolacca lei e rampollo di un petroliere arabo lui, da tempo erano amanti. Ma la loro ultima performance erotica, nelle limpide acque di Porto Cervo, è diventata un incubo e fonte di imbarazzo per entrambi. Qualcosa, infatti, è andato storto, e i due sono rimasti attaccati dopo che lui è stato punto da una tracina prima al piede e poi vicino all'attaccatura dello scroto. Alla fine, disperati, hanno dovuto chiedere aiuto a dei surfisti svizzeri che hanno cercato in tutti i modi di aiutare i due amanti, ma alla fine si sono dovuti rassegnare a chiamare il 118 che è intervenuto con l'Elisoccorso.
Tutto è cominciato quando la focosa cameriera slovacca, poco dopo aver terminato il suo turno di lavoro in un panfilo attraccato in zona, ha raggiunto il suo amante in una spiaggia isolata: il ragazzo ha detto agli uomini della sua scorta che si sarebbe allontanato qualche ora con il suo scooter d'acqua, invece si è recato al luogo dell'appuntamento. Qui la loro passione ha preso il sopravvento, e i due si sono avventurati in un rapporto anale. Ma durante l'amplesso qualcosa è andato decisamente storto: il ragazzo è stato punto da una tracina  nello scroto  e i focosi amanti non sono più riusciti a staccarsi.
Dopo diversi, inutili tentativi, i due hanno dovuto chiedere soccorso ai dei surfisti svizzeri, che hanno allarmato il 118: gli infermieri, non senza parecchio imbarazzo, hanno caricato i due sull'elicottero dopo averli opportunamente nascosti sotto un telo durante il trasporto in barella, e li hanno trasportati all’ospedale di Arzachena per l’operazione distacco. La ragazza dopo che i medici hanno applicato 7 punti di sutura all'ano, si è licenziata ed è partita "carica di vergogna" col primo volo per Bratislava, la sua città di origine. Il ragazzo, oltre ad essersi beccato una sonora ramanzina dalle ragazze del suo harem, molto probabilmente rimarrà sterile.

 

L'INDICENTE DI VIDAL NON E' STATO CAUSATO DA UN RAPPORTO ORALE!!!!

La polizia cilena ha trattenuto il giocatore della Juventus Arturo Vidal dopo un incidente avvenuto  mentre era alla guida della sua Ferrari. Gli agenti comunicato che Vidal guidava sotto l’effetto di alcool ed è stato portato in caserma dopo essersi scontrato con un’altra automobile. Il centrocampista bianconero non ha riportato gravi lesioni ed è stato portato in ospedale per effettuare altri accertamenti, secondo quanto riporta il quotidiano cileno “La Tercera”.
Insieme a Vidal, vi era anche la moglie che non ha comunque subito gravi conseguenze dopo l’incidente. Il giocatore stava tornando dal Monticello Grand Casino, un grande resort di intrattenimento adatto alle famiglie al complesso sportivo dove si allena la nazionale cilena. All’1 di notte, Vidal non aveva ancora fatto rientro al ritiro della sua squadra e l’allerta per l’incidente è stata lanciata dalla radio di emergenza della polizia locale.
La polizia comunica che Vidal guidava sotto l'effetto di alcool, mentre si sottolinea che non si stava consumando nessun tipo di rapporto sessuale prima dello schianto, come invece hanno ipotizzato alcuni giornali  di Bellingshausen.
 
 

MILANO: IMMIGRATI PESTANO CON MACHETE CAPOTRENO CHE PERDE UN BRACCIO

Non volevano mostrare il biglietto sul treno del passante ferroviario alla fermata di Villapizzone, alla periferia di Milano, lungo il tragitto che porta i passeggeri a Expo. E così un gruppo di tre immigrati sudamericani ha estratto da uno zaino un machete, ferendo il capotreno – che è stato ricoverato all’ospedale Niguarda in codice rosso – a cui è stato amputato il braccio. Anche un ferroviere fuori servizio, che era intervenuto per aiutarlo, è stato invece portato con trauma cranico al Fatebenefratelli. L’episodio è avvenuto l’11 giugno intorno alle 21.50. Due degli aggressori, tra i 20 e i 30 anni sono stati fermati dagli agenti e interrogati nella notte. Su di loro sono state ritrovate tracce di sangue, ma probabilmente verranno portati ai domiciliari e tra qualche giorno liberati.
All’aggressione avrebbe assistito una donna che è scappata subito dopo per lo spavento. Secondo quanto ricostruito finora dalla Polfer, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso il gruppetto di sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati di mostrare il titolo di viaggio e uno di loro ha estratto un machete da una borsa colpendo al braccio il controllore. Il ferroviere che in quel momento non stava lavorando, che ha 31 anni, è intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa (non è ancora chiaro se con la lama o altro) riportando un trauma cranico.