TERRORE.NAVE FANTASMA PIENA DI PIPISTRELLI CANNIBALI SI AVVICINA ALLE COSTE ITALIANE

Panico tra le autorità portuali europee per la concreta possibilità che la nave fantasma siriana smarrita nel Mediterraneo nel 2012 infestata da migliaia di pipistrelli, si starebbe avvicinando alle coste delle isole greche e italiane.
La Assad  al-Sūriyya era andata alla deriva a gennaio 2012 al largo di Cipro mentre veniva trainata verso un deposito di rottami. Secondo la guardia costiera greca oggi le correnti l'avrebbero portata verso le coste di Creta e prossimamente in Sicilia. I tabloid Daily Mail e Sun affermano che la nave con tutta probabilità trasporta migliaia di pipistrelli giganti, i quali dopo un anno in alto mare sono diventati degli insaziabili cannibali.
Secondo il biologo Karl Asshole, che da mesi segue la rotta di questa temibile nave, i pipistrelli si sarebbero nutriti di uccelli migratori che solitamente sostano sulle banchine delle navi per riposare dopo lunghi giorni di volo e presumibilmente hanno attaccato barconi di clandestini.
Secondo le ultime testimonianze di profughi sbarcati a Malta, affermano di essere stati attaccati da uccelli infernali che hanno divorato le persone che sostavano all'aria aperta.
Il biologo ha fatto presente che se la nave approdasse in una qualsiasi isola si ripeterebbe la catastrofe che avvenne nel 1946 nell'isola Gough.
Qui, infatti, un incrociatore giapponese abbandonato alla deriva, pieno di topi geneticamente modificati a causa delle radiazioni di Hiroshima, spiaggiò nella barriera corallina dell'Isola.
In poco tempo sbarcarono dalla nave migliaia di roditori che nel giro di 2 notti mangiarono ogni essere vivente presente nell'isola. Furono divorate 397 persone, per lo più indigeni.
Speriamo che questo non accada.

CALABRIA: SESSO SUL TERRAZZO DELL'UNIVERSITA'. LICENZIATA PROF!!!

Sesso furtivo, rapporti fugaci, appuntamenti piccanti presi in chat. Il terrazzo del polo di medicina dell'Università per Stranieri di Cosenza, che per primo accoglie gli studenti che giungono nella città calabrese, è costantemente controllato e sorvegliato per evitare che diventi palcoscenico di degrado e scene piccanti durante l'anno accademico, soprattutto al calar della notte. Eppure, malgrado i controlli ferrei agli ingressi e ai piani, con tanto di telecamere e badget elettronici, succede di tutto. A raccontarlo, a più voci, sono gli stessi studenti e docenti dell'Università. «Sì - racconta uno di loro - è capitato più volte di assistere a delle scene di sesso in automobile, ma anche a baci e palpeggi appassionati di coppie gay che cercano un po’ di intimità al riparo da sguardi indiscreti». La situazione preferita è quella della terrazza del polo di medicina dove le telecamere nascoste hanno immortalato uno studente di Gioia Tauro(RC) in atteggiamenti intimi con una professoressa di ematologia, che dopo la pubblicazione delle foto nel forum del sito internet dell'Università è stata costretta, su pressione del Senato accademico, a dare le dimissioni.






REGGIO CALABRIA:FANNO SESSO NEL CIMITERO. ARRESTATI

In cerca di trasgressione, per dare sfogo alla loro passione hanno cercato un posto silenzioso, fresco e decisamente poco frequentato durante la notte: il cimitero di Reggio Calabria. I due, 25 anni lui e 54 lei, hanno scavalcato la recinzione e si sono lanciati in un amplesso sulla lapide di una tomba nella zona monumentale del complesso. Ma non hanno fatto i conti con l'occhio lungo del fioraio che li ha visti e ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati, hanno trovato i due, entrambi di origine romena, ancora avvinghiati e li hanno denunciati per vilipendio di tombe. Ai sovraintendenti hanno raccontato di essersi persi dentro il camposanto, ed invece di "consumare" all'interno di una cappella monumentale hanno deciso, per il forte caldo di scirocco, di sdraiarsi sul marmo di una lapide.
Alla fine, oltre alla denuncia, i due amanti romeni si sono visti sequestrare anche l'auto piena di fiori, probabilmente sottratti all'interno del cimitero, che avevano parcheggiato all'esterno che dai controlli è risultata rubata.