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BOSS DELLA 'NDRANGHETA METTE INCINTA QUATTRO GUARDIE CARCERARIE: ECCO SVELATA LA SUA BELLA VITA

Dopo l'arresto del noto latin lover Giorgio de Stefano rampollo di una delle famiglie più potenti della 'ndrangheta e attuale compagno della show girl Silvia Provvedi, un altro 'ndranghetista balza agli onori della cronaca per le sue particolari doti sessuali.
Condannato a 20 anni per traffico internazionale di cocaina, ha messo incinte quattro agenti carcerarie in una prigione della Svizzera dove è recluso per scontare la sua pena. Una storia che ha dell’incredibile quella di questo boss quarantenne che per opportune indagini sul caso non possiamo svelarne il nome:  «Questo è il mio carcere, la mia parola è legge» avrebbe affermato il detenuto, considerato un vero e proprio Guru all’interno della prigione.
Nel carcere  ha creato una sorta di harem, esercitando sulle guardie donna una tale influenza psicologica da indurre due di loro non soltanto a concedersi alle sue attenzioni sessuali fino al punto di rimanere gravide, ma addirittura a tatuarsi il suo nome sulla pelle per avere di lui un ricordo indelebile.

DIPENDENTE COMUNALE FA SESSO CON UN CINGHIALE ALL'INTERNO DEL PARCO COMUNALE:DENUNCIATO



Un presunto gravissimo misfatto, su cui sono in corso i dovuti accertamenti, si sarebbe verificato all’interno degli uffici ubicati nell’Autoparco comunale di Pizzoburgo. Alcuni giorni fa un operaio dipendente del Comune sarebbe stato sorpreso da alcuni colleghi, mentre cercava di consumare un innaturale quanto violento rapporto di natura sessuale con un cinghiale.

Una scena che ad immaginarsi potrebbe suscitare in molti un’iniziale ilarità e che riveste una drammaticità inaudita, sotto molteplici aspetti.
Al pari, quello della psicologicamente perversa deviazione sessuale del soggetto protagonista del presunto misfatto - in psicopatologia sessuale “zooerastia” – delle pericolose implicazioni di carattere socio-sanitario anche in considerazione del fatto che l’uomo è sposato, della violenza sugli animali sanzionata in modo severo dalla legge penale, della commissione del presunto reato all’interno d’un ufficio pubblico da parte d’un pubblico dipendente.
Il Vicesindaco Francesco Sauro Pacinozzi , il quale ha la delega di Assessore al Personale, da noi interpellato si dice «sconcertato» dalla presunta notizia di cui riferisce d’essere a conoscenza, e sulla quale riferisce d’avere avviato un’indagine interna di carattere testimoniale finalizzata alla denuncia del fatto e a tutti gli opportuni provvedimenti del caso nei confronti del dipendente che si sarebbe macchiato d’una tale nefandezza. Per quanto riguarda il cinghiale, specie molto docile in quelle zone, tanto che molti di loro sono diventati affezionatissimi animali da compagnia, è stato affidato ad una clinica veterinaria convenzionata con il comune, sta bene e nonostante il dramma che ha subito, sarà rimessa a breve in libertà.

PENE SI ALLUNGA QUANDO SI DICONO LE BUGIE: ECCO LA RICERCA CHIAMATA "EFFETTO SIFFREDI"

Gli scienziati spagnoli dell’Università di Granada hanno recentemente scoperto quello che hanno battezzato “effetto Siffredi”: hanno scoperto che i membri maschili si allungano quando diciamo una bugia
Tonzio Gómez Milán e il suo team hanno sviluppato un test che utilizza la termografia per capire se la gente mentiva e ha scoperto che ogni volta che i partecipanti alla loro ricerca dicevano una bugia, la temperatura della punta del pene(glande) aumentava anche di 2,2 gradi, mentre la temperatura del pube aumentava di 1,5 ° C. Il ricercatore ha anche scoperto che l'aumento della temperatura a livello del pene ne comporta anche un leggero aumento delle dimensioni, sebbene la differenza non sia rilevabile ad occhio nudo. 
Bisogna pensare per mentire, il che aumenta la temperatura del Pene”, ha spiegato il dott. Gómez Milán. “Allo stesso tempo ci sentiamo ansiosi, il che aumenta la temperatura di tutto l'apparato genitale”.Per realizzare studio, i ricercatori hanno chiesto a 60 studenti di svolgere varie attività mentre venivano sottoposti a scansione tramite imaging termico. Uno di questi compiti consisteva nel fare una chiamata da 3 a 4 minuti ai propri genitori, partner o amici e a dire una bugia significativa. I partecipanti hanno dovuto inventare la bugia durante la chiamata e le termocamere hanno rilevato questo “effetto Siffredi” causato dalla variazione della temperatura nel pene.“Chi dice bugie in maniera sistematica, in un periodo dai 4 ai 7 anni può assistere un aumeto della lunghezza del pene anche di 3 centimetri, che non è poca cosa.”, ha affermato Emilio Gómez Milán, il quale ha pensa che negli interrogatori potrebbero un giorno essere combinate con l’imaging termico le tecnologie di rilevamento già comunemente usate, per ottenere i risultati migliori.

REGGIO CALABRIA:NASCE UN BAMBINO, SI PRESENTANO SEI PAPA'

La madre del piccolo
Una culla e sei aspiranti papà. E' accaduto a Reggio Calabria. I sei presunti genitori, stamane, informati della nascita del piccolo, si sono presentati nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Villa Mater.
La giovane mamma, una ragazza di 32 anni, loro coetanea, era stata appena dimessa e attendeva il compagno per essere accompagnata a casa. Davanti al reparto, dopo un primo momento di imbarazzo, è così volata qualche parola di troppo e ben presto i sei sono venuti alle mani. Di fronte alla rissa, il caposala del reparto ha chiamato i carabinieri che però non hanno denunciato nessuno perché non hanno constatato reati.
Dopo l'animata discussione la mamma si è allontanata con il neonato e uno dei sei aspiranti padri. "E' lui, Sadiq, il vero genitore" ha dichiarato la ragazza ai carabinieri. Il "fortunato padre" è un clandestino disoccupato di 22 anni di origini nigeriane, che appena arrivato a Reggio Calabria, ha conosciuto la ragazza con cui ha speso a droga, sesso e alcool tutti i soldi che i suoi familiari gli avevano dato per portarglieli ai suoi fratelli residenti nel canavese. Gli altri giovani, con cui evidentemente la trentaduenne aveva avuto altre storie sentimentali, si sono guardati in faccia e poi sono andati via.

CALABRIA:INCREDIBILE STORIA DI SESSO

Scopa la mamma, scopa la figlia, scopa tutta la famiglia. Filastrocca diventata realtà in Calabria.
Ha 23 anni  Alfio Fragomeni anni e questa la sua storia: “Ho fatto sesso con la mamma, la zia e la nonna della mia ragazza. Ora loro tre sono incinta e anche la mia ragazza lo è“. La sua ormai ex fidanzata ha 19 anni e l’ha conosciuta otto mesi fa durante un combattimento clandestino di cani nella Piana di Gioia Tauro. I due si sono subito piaciuti e hanno iniziato a frequentarsi però poi lei è rimasta incinta e stava così male che non riuscivamo più a fare sesso” ha dichiarato il ragazzo. Un giorno però, recatosi a casa della fidanzata ha trovato la madre(Rita), ed è subito scattata una passione improvvisa, imprevista e anche folle! Tanto folle che ha messo la madre incinta. Disperato, è andato a confessare l'accaduto alla 55enne nonna(Concetta) della sua ragazza e presi da un raptus di incosciente passione, fanno del sesso sfrenato. Tanto sfrenato da ingravidare la nonna. Distrutto dai rimorsi e braccato dai uomini della famiglia della ragazza si è incautamente rifugiato in un casolare nei Piani dell'Aspromonte. Qui viene trovato dalla trentasettenne zia della sua ragazza(sorella della madre, Paola) di ritorno da una battuta di caccia al cinghiale. Se ne prende cura l'affettuosa zia, ma anche qui scatta improvvisa la scintilla della passione. Anche la zia rimane incinta. Adesso che anche la madre, la nonna e la zia sono in dolce attesa così il giovane Alfio si ritroverà presto padre di quattro bambini in pochissimo tempo. Si sente un po’ scosso il ragazzo, ma forse in questo caso dovrebbe essere preso in considerazione solamente lo stato d’animo della giovane ex fidanzata, che non solo si è vista tradita dal suo compagno, ma cosa ancor più grave è stata tradita da tutta la famiglia. Quale madre farebbe così male alla propria figlia? Quale padre non castrerebbe Alfio?
 

REGGIO CALABRIA:STUDENTE STRESSATO FA SESSO CON UNA PECORA..DENUNCIATO!!!


Secondo il referto della polizia, uno studente universitario di Podargoni(RC) ha avuto diversi rapporti sessuali con una pecora. Lo studente si è giustificato dicendo che era stressato a causa di un esame imminente di diritto privato. Un suo compagno di studi stava passeggiando per il corridoio dell'appartamento che condivideva col ragazzo, al centro di Reggio Calabria, quando ha udito dei rumori strani provenienti dallo sgabuzzino, andando a controllare ha sorpreso lo studente durante il rapporto intimo con l’animale. Oltre ad essere stressato, l’universitario aveva anche bevuto per cercare di non pensare all’esame, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato fino a questo punto.
Secondo i giornali locali, il ragazzo è stato denunciato con l’accusa di violenza sessuale su un animale. L'amministratore del condominio del palazzo dove alloggiava lo studente ha detto: “Ciò che è successo è disgustoso, rivoltante e personalmente mi fa arrabbiare. Voglio dire, perché l’ha fatto? È malato ed è contro la natura e gli animali fare una cosa del genere! Loro non possono difendersi. Il mio condominio si costituirà parte civile al processo”. La pecora, uno dei tanti animali allevati dalla famiglia dello studente, adesso è in cura dai veterinari, i quali controlleranno le sue condizioni. Purtroppo questa non è la prima volta che accade uno storia di sesso con animali presso l'Università di Reggio: per esempio qualche tempo fa una ragazza trovava nel telefono del suo professore, con cui aveva una storia, il video in cui lui aveva un rapporto sessuale con il cane.
FONTE ANSA

EREZIONE DI QUATTRO ORE PER UN UOMO MORSO DAL RAGNO DELLE BANANE.

Germana Esposito 24enne di Aversa, in Campania, ha comprato alcune banane ed ha notato uno strano bozzolo sulla buccia. Era di un Phoneutria nigriventer, conosciuto come il terribile ragno delle banane. ATTENZIONE!!!
 
Nei mesi passati l'allarme per le notizie dei ragni comprati nel supermercato o il ritrovamento di un gigantesco ragno Golia nel giardino di un allevatore, hanno fatto più volte capolino sui tabloid italiani ed europei.
Il motivo sostanziale di questa "invasione" di specie esotiche nei nostri habitat sono da addebitarsi ai frequenti scambi commerciali, al contrabbando ed al cambiamento climatico.
Stavolta uno stranissimo, quanto allarmate episodio è successo in Campania ed a farne le spese è stata una giovane coppia del luogo.
Germana Esposito Rastelli, 24enne di Aversa, ha comprato alcune banane in un chiosco gestito abusivamente dai dei clandestini africani. Tornata a casa ha notato uno strano bozzolo buccia della banana ed ha chiamato il marito Giacomo Insignato, muratore pregiudicato 22enne.
L'uomo, incautamente, ha cercato di togliere la ragnatela con le nude mani rimanendo punto da un minuscolo ragno che si nascondeva all'interno. Lo sfortunato lavoratore, ha dovuto subire, una lunga, ma dolorosissima erezione della durata di circa 4 ore dove i preda ad istinti animaleschi, ha violentato più volte la giovane moglie ,prima di svenire ed essere ricoverato d'urgenza nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale cittadino. L'uomo, più volte sedato con corposi quantitativi di bromuro e fuori pericolo, ma subirà permanenti danni al suo apparato circolatorio. La moglie è sotto shock.
In una ricerca recentemente pubblicata sul “Journal of Urology”, hanno analizzato il veleno dell’animale in cui sono presenti due tossine, la PnTx2-6 e la PnPP-19, che si sono dimostrate capaci di aumentare la produzione di ossido nitrico, un vasodilatatore fondamentale per l’erezione e la sua durata. Ecco dunque spiegato l’effetto sui soggetti maschi che gli scienziati contano di approfondire per isolare quelli che sono gli elementi utili alla creazione di nuove cure per le disfunzioni sessuali, eliminando i fattori di pericolosità del liquido prodotto dal ragno.
È stato dimostrato che una dose infinitesimale del suo veleno per uccidere un topo di 20 grammi di massa corporea. Nel caso di puntura sugli esseri umani i primi sintomi sull’organismo saranno tachicardia, vomito, diarrea, parestesia. La morte sopraggiunge anche a causa di un eventuale shock anafilattico. Esiste un antidoto al micidiale veleno dell’aracnide ed ecco perchè da circa vent’anni non si sono più registrati casi di decesso legati al suo morso fatale.

FATE ATTENZIONE AL BUGCHASING:SESSO PER PRENDERE L'AIDS

Il cosiddetto bugchasing è una pratica che consiste nell’avere, volontariamente, rapporti sessuali non protetti con persone sieropositive che si rendono disponibili a trasmettere il virus dell’hiv. Con l’obiettivo di poter poi fare sesso tranquillamente, senza bisogno di pensare al preservativo dal momento che ormai si è già stati contagiati dal virus. Dopo la scoperta dell’hiv nel 1981, negli Stati Uniti il fenomeno del bugchasing ha cominciato a diffondersi negli anni Novanta, e pian piano la “moda choc” ha raggiunto anche il nostro paese.
Nei giorni scorsi un servizio televisivo mandato in onda dalla trasmissione Le iene ha non solo raccontato il fenomeno (di cui in realtà la maggior parte degli italiani non era a conoscenza), ma soprattutto ha portato all’apertura di un’inchiesta. Il video della giornalista Nadia Toffa, mandato in onda il 26 novembre scorso, ha mostrato l’esistenza di un sito che mette in contatto le persone ancora sane (sieronegative), ma che desiderano farsi infettare, con i cosiddetti gift giving, ossia i donatori.
In particolare, l’indagine è partita da una segnalazione della polizia postale dell’Emilia Romagna basata sulla registrazione delle immagini trasmesse da Le iene e su alcuni accertamenti e verifiche preliminari in rete. La segnalazione è stata poi raccolta dalla procura di Bologna, che ha ipotizzato il reato di tentate lesioni gravissime a carico di chi gestisce la piattaforma online, con un concorso di colpa insieme a tutti coloro che offrono la propria disponibilità a trasmettere e diffondere il virus. Al momento non sono ancora noti i nomi degli indagati, tanto che il fascicolo è stato aperto contro ignoti.
Attenzione, la vità è bella.
 

PROVANO SCENE DI "50 SFUMATURE DI GRIGIO". MORTA GIOVANE COPPIA SICILIANA

Il film “50 sfumature di grigio” continua a fare scalpore, infatti una coppia del Sud è morta il giorno della Festa del Papà, la loro unica colpa? Di aver provato a simulare le scene sessuali mostrate nel film. Queste scene controverse di violenza domestica e pratiche sessuali spesso considerate “Tabù”, sono state imitate con non poca maestria, da una coppia siciliana originaria di Messina. 
Il primo ad essere identificato è un ragazzo ventisettenne di Patti, soffocato dalla maschera che la compagna le aveva messo sul viso, mentre la stessa lo ammanettava praticando un rapporto orale. La donna dopo che ha appurato che il compagno è morto si è gettata dal sesto piano della palazzina dove abitavano, morendo sul colpo. Prima di morire ha lasciato una lettera ad un monachello, suo vicino di casa, dove ha raccontato dettagliatamente le posizioni sessuali provate fino a quel tragico momento e i motivi del gesto suicida.
Le autorità hanno scelto di mantenere i dettagli delle altre due morti nascosti, così come i loro nomi, a causa della natura insolita delle morti. Inoltre sostengono che  se non si ferma il fenomeno dei “Filmetti da due soldi erotici”,potremmo aspettarci morti ancora più tragiche anche entro la prossima estate
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AMORE A 14 ANNI: LE ADOLESCENTI CALABRESI RACCONTANO: "SE NON TI FAI SVERGINARE FUORI DAL GRUPPO"

L'ora di ginnastica è appena cominciata e dentro la palestra ci sono un mucchio di adolescenti che si lanciano sguardi libidinosi accompagnati da una lingua che ruota a 360 gradi. C’è anche la professoressa di educazione fisica, che annota con una Montblanc blu le assenze sul registro. A interrompere tutti è una ragazza di seconda superiore, che invade il campo: “Finalmente mi hanno sverginata!”, urla, correndo con le braccia alzate. “Sì, sì: mi hanno trombata ieri sera”. È dicembre 2014. E Cecilia (nome di fantasia) celebra così, davanti a compagni di scuola, la perdita della sua verginità. A raccontare l’episodio è Concetta, che studia nello stessa scuola superiore reggina e che quella mattina aveva preso una nota dal preside per schiamazzi nei corridoi. Reazioni? “Non molte. La prof l’ha guardata male, la maggioranza di noi l’ha ignorata e qualcuno dei maschi le ha fatto i complimenti toccandole il seno”. In fondo, Concetta ci ha messo un mese intero per riuscire nella missione. Cecilia spiega come funziona: “Al primo anno di scuola superiore si fa la conta. Di solito, solo tre o quattro ragazze arrivano al liceo già sverginate. La regola è che bisogna liberarsene entro l’anno successivo. Per questo, a fine estate, ci sono un sacco di noi che vanno col primo che passa e di qualunque età, giusto per non sforare i tempi. Perché a dicembre si fa il bilancio”. Concetta, capelli biondi alle spalle, occhi verdi col mascara nero sulle ciglia, tatuaggio di un drago sul braccio, è una delle pochissime ragazze della sua classe a essere ancora vergine. “Se sei una persona sensibile, vivi molto male il fatto di non averla ancora data al primo che passa. È vero: se non sei carina, se non segui la moda, vieni un po’ emarginata. Ma è il sesso l’unico argomento che tiene banco, l’unica carta d’accesso per restare nel gruppo, insieme alla droga e i vestiti. O sai quello di cui parli, o ti escludono per davvero. Ti trattano come una bambina, ti lasciano fuori dal gruppo come fossi una sfigata”.
PRELIMINARI
Ai preliminari, spiega Concetta, non si dà alcun peso: “Se esci con un ragazzo per un paio di settimane, è normale fargli almeno una sega al giorno. Sì, lo racconti in classe, ma non è una gran notizia: nessuno si stupisce.”. Non si diventa popolari nemmeno per il sesso orale: “Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, delle scuole o dei treni. Poi ci ridono su: ‘L'ho fatto spalmando la nutella", dicono. Anche perché, quando si esce e a qualunque ora, si parte subito con i campari-gin o gli shot di rum e pera, quindi non ci vuole molto per perdere il controllo.
"L’altra scusa è che si erano fumate tre o quattro canne, che erano ‘fatte’. Ma nessuna si pente, e pochissime si ricordano anche solo il nome del ragazzo(solitamente di colore) a cui hanno fatto un pompino”. Se si incontrano il weekend dopo, spiega, i due nemmeno si salutano.  “Una di prima superiore ha avuto un rapporto orale a sette prima di perdere la verginità, per prepararsi, e il racconto non ha creato grande scalpore”.
IL SESSO
Scopare è come bere un succo di frutta”. In che senso? “È una cosa che fai sempre come bere un succo, nulla di più. Si fa perché lo fanno in tv. All’inizio c’è la spinta delle amiche: “Per chi te la stai tenendo? Guarda che se non la molli ti molla lui… E poi a qualcuno la dovrai pur dare, o no?”. Concetta è molto carina, ha ai piedi un paio di Hogan neri, e addosso maglione di Prada sopra una gonna ascellare. Potrebbe avere 14 anni come 18. Parla di sesso come se, appunto, l’avesse studiato meticolosamente a scuola, pur non avendolo ancora mai provato. E descrive un mondo capovolto: “I ragazzi non ci pressano mai per andare a letto. Anzi, sono terrorizzati dal fare figuracce, perché non sanno bene cosa devono fare. Anche perché noi siamo cattive, se uno se la cava male poi rischia che lo roviniamo. Sono le femmine – spiega Concetta – a sentirsi in dovere di sverginarsi in fretta. E poi gli uomini non hanno bisogno di insistere, perché le ragazze sono continuamente arrapate”.
Quando decidi di farlo, lo annunci alle amiche: “Questo weekend ho deciso che scopo”. Poi c’è l’immancabile resoconto del lunedì: “Di solito dicono ‘mi hanno sfondata in tre davanti e di dietro’, oppure ‘mi hanno aperta in due’”. Da quel momento in poi perdi l’inibizione: “Una volta che l’hai data, la tua vita sessuale diventa super attiva. Se sei a casa di un’amica e c’è un tipo carino, fate un ménage à trois. Gliela dai senza fare troppe storie. Il ragazzo neanche se l’aspetta, così lo stupisci. E poi se la tua amica che ha diciotto anni si mette al cellulare con un ragazzo appena conosciuto in chat, vai a trovare suo padre nella camera da letto e gli fai una pompa. Una volta - continua Concetta - una mia compagna di classe pluriripetente diventata da qualche giorno maggiorenne, che ha dormito a casa di una sua amica, ha avuto un rapporto anale con il nonno dell'amica. 
L’ORGASMO
Il sesso e il piacere non hanno proprio nulla a che spartire, nelle storie che raccontano Chiara e le sue amiche. L’obiettivo non è quello, e i ragazzi sono troppo inesperti. “A nessuna è mai piaciuto scopare. La prima volta fa male, e anche le volte dopo, comunque, tutto è tranne che piacevole. Ripeto: non lo fai per venire, ma per liberarti di un peso. È una questione d’immagine, di status. Anche perché i ragazzi durano pochissimo”. Per quelle che decidono di affidarsi al primo fidanzato, il momento prescelto è quello di una gita fuori città: “Stai con uno da un paio di settimane e ti invita a passare il weekend a Gambarie? Gliela dai. Matematico”.
PANICO DEL LUNEDI’
Le precauzioni più usate, racconta Chiara, sono il preservativo e la pillola anticoncezionale. Chi prende quest’ultima, di solito, ha già condiviso la propria vita sessuale con i genitori. E le altre? “Non sai quanti lunedì mattina vedo le mie amiche completamente in paranoia. Il sabato erano strafatte e non riescono a ricordarsi se hanno usato il preservativo o no. In più, non sanno con quanti ragazzi hanno scopato e si vergognano a chiamarli per chiedere. Quindi le più furbe vanno in consultorio e prendono la pillola del giorno dopoe le altre aspettano e pregano che il ciclo arrivi”.
 

COSENZA:IMMAGINI SHOCK-PROFESSORESSA BECCATA CON UNO STUDENTE

Sesso furtivo, rapporti fugaci, appuntamenti piccanti presi in chat. Il terrazzo del polo di medicina dell'Università per Stranieri di Cosenza, che per primo accoglie gli studenti che giungono nella città calabrese, è costantemente controllato e sorvegliato per evitare che diventi palcoscenico di degrado e scene piccanti durante l'anno accademico, soprattutto al calar della notte. Eppure, malgrado i controlli ferrei agli ingressi e ai piani, con tanto di telecamere e badget elettronici, succede di tutto. A raccontarlo, a più voci, sono gli stessi studenti e docenti dell'Università. «Sì - racconta uno di loro - è capitato più volte di assistere a delle scene di sesso in automobile, ma anche a baci e palpeggi appassionati di coppie gay che cercano un po’ di intimità al riparo da sguardi indiscreti». La situazione preferita è quella della terrazza del polo di medicina dove le telecamere nascoste hanno immortalato uno studente di Trebisacce in atteggiamenti intimi con una professoressa di ematologia, che dopo la pubblicazione delle foto nel forum del sito internet dell'Università è stata costretta, su pressione del Senato accademico, a dare le dimissioni.
FONTE

SCILLA:SESSO IN ACQUA. LE MEDUSE LI PUNGONO E RESTANO INCASTRATI

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foto di repertorio
SCILLA: Studentessa serba lei e professore universitario lui, da tempo erano amanti. Ma la loro ultima performance erotica, nelle limpide acque di Scilla(RC), è diventata un incubo e fonte di imbarazzo per entrambi. Qualcosa, infatti, è andato storto, e i due sono rimasti attaccati dopo che lui è stato punto dalle meduse all'attaccatura dello scroto. Alla fine, disperati, hanno dovuto chiedere aiuto ai bagnini che hanno cercato in tutti i modi di aiutare i due amanti, ma alla fine si sono dovuti rassegnare a chiamare il 118.
Tutto è cominciato quando la focosa studentessa serba, poco dopo aver preso un 30 e lode, ha raggiunto il suo amante a Scilla: il professore ha detto ai colleghi che si sarebbe allontanato qualche ora per un convegno, invece si è recato al mare Qui la loro passione ha preso il sopravvento, e i due si sono avventurati in un rapporto anale. Ma durante l'amplesso qualcosa è andato decisamente storto: il professore è stato punto dalle meduse nello scroto  e i focosi amanti non sono più riusciti a staccarsi.
Dopo diversi, inutili tentativi, i due hanno dovuto chiedere soccorso ai bagnini, che hanno allarmato il 118: gli infermieri, non senza parecchio imbarazzo, hanno caricato i due sull’ambulanza dopo averli opportunamente nascosti sotto un telo durante il trasporto in barella, e li hanno trasportati all’ospedale per l’operazione di distacco. La ragazza dopo che i medici hanno applicato 7 punti di sutura all'ano, ha interrotto 'Erasmus ed è partita "carica di vergogna" col primo volo per Novi Sad, la sua città di origine. Il professore, oltre ad essersi beccato un provvedimento disciplinare, molto probabilmente rimarrà sterile.

CARDINALI GAY ADESCANO GUARDIE SVIZZERE IN VATICANO

Un altro scandalo in Vaticano. Un`ex guardia svizzera ha raccontato di aver ricevuto almeno una ventina di richieste sessuali da parte di seminaristi, preti, cardinali, vescovi e dipendenti dello IOR mentre era in servizio in Vaticano. L’intervista choc è stata rilasciata al domenicale di Basilea, “Schweiz am Sonntag”, ed è stata ripresa da tutti i media della Confederazione Elvetica, compreso Ticinonline. L`ex guardia ha raccontato al domenicale di una telefonata in piena notte di un cardinale che lo invitava ad andare nella sua stanza e di un biglietto d`invito a cena di un vescovo accompagnato da una bottiglia di prelibato whisky scozzese. Ha anche raccontato di una notte quando un cardinale lo abbia palpeggiato e gli abbia regalato una giarrettiera mentre lo accompagnava nella stanza del Conclave per eleggere di Ratzinger. L`uomo ha avvertito i superiori che però non avrebbero dato seguito alle sue denunce. Intervistato dal giornale, il portavoce della Guardia Pontificia, Urs Moser non ha voluto commentare i fatti denunciati. “I pettegolezzi di una lobby gay in Vaticano non ci riguardano -ha detto- le uniche preoccupazioni delle guardie sono di natura religiosa e militare”.

UOMO STUPRATO DA TRE DONNE IN CALABRIA


C’è un luogo nel quale di notte brillano miliardi di stelle. C’è un posto dove al mattino può capitarti di trovare una palazzina abusiva nel tuo giardino, o di incontrare un superlatitante che passeggia indisturbato nelle strade cittadine. Dove il sorriso della gente ha la stessa luce del sole e dove l’Uomo stupra continuamente la Natura. C’ è un posto che si chiama Calabria, una terra che vibra di luci, colori e suoni e dove riscopri il valore del rapporto umano. Benvenuti nel Paradiso!
Eppure molti turisti italiani preferiscono il mare alla mucillagine della Riviera Romagnola e non quello limpido e cristallino della Calabria. Ma una recente notizia di cronaca potrebbe cambiare le cose.

" Uomo drogato e stuprato da tre donne ad Africo in Calabria! "

Secondo un portavoce della polizia tributaria, un uomo 26enne, ha accettato un passaggio da tre provocanti malintenzionate mentre faceva l’autostop nella città meridionale di Africo Nuovo. Una volta salito sul loro mezzo, le tre, appena uscite da una funzione religiosa, lo avrebbero narcotizzato con un tampone soporifero. Poi, sempre secondo la polizia: "Al risveglio si è trovato nudo e le signore avrebbero fatto a turno per stuprarlo e ad abusare di lui".
Il Governo Regionale sta facendo l’impossibile per impedire ai mass media di diffondere la notizia. Si teme uno spostamento in massa dei maschietti Italici verso le splendide spiagge della costa jonica calabrese, che potrebbe destabilizzare il fragile equilibrio sociale di queste zone.
Martin Prince

GIOVANE 20ENNE METTE INCINTA TUTTA LA FAMIGLIA.

Scopa la mamma, scopa la figlia, scopa tutta la famiglia. Filastrocca diventata realtà in Calabria.
Ha 23 anni  Alfio Fragomeni anni e ha raccontanto alla nostra testata: “Ho fatto sesso con la mamma, la zia e la nonna della mia ragazza. Ora loro tre sono incinta e anche la mia ragazza lo è“. La sua ormai ex fidanzata ha 19 anni e l’ha conosciuta otto mesi fa durante un combattimento clandestino di cani nella Piana di Gioia Tauro. I due si sono subito piaciuti e hanno iniziato a frequentarsi però “poi lei è rimasta incinta e stava così male che non riuscivamo più a fare sesso” ha dichiarato il ragazzo. Un giorno però, recatosi a casa della fidanzata ha trovato la madre, ed è subito scattata una passione improvvisa, imprevista e anche folle! Tanto folle che ha messo la madre incinta. Disperato, è andato a confessare l'accaduto alla 55enne nonna della sua ragazza e presi da un raptus di incosciente passione, fanno del sesso sfrenato.Tanto sfrenato da ingravidare la nonna. Distrutto dai rimorsi e braccato dai uomini della famiglia della ragazza si è incautamente rifugiato in un casolare nei Piani dell'Aspromonte. Qui viene trovato dalla zia della sua ragazza(sorella della madre) di ritorno da una battuta di caccia al cinghiale. Se ne prende cura l'affettuosa zia, ma anche qui scatta improvvisa la scintilla della passione. Anche la zia rimane incinta. Adesso che anche la madre, la nonna e la zia sono in dolce attesa così il giovane Alfio si ritroverà presto padre di quattro bambini in pochissimo tempo. Si sente un po’ scosso il ragazzo, ma forse in questo caso dovrebbe essere preso in considerazione solamente lo stato d’animo della giovane ex fidanzata, che non solo si è vista tradita dal suo compagno, ma cosa ancor più grave è stata tradita da tutta la famiglia. Quale madre farebbe così male alla propria figlia? Quale padre non castrerebbe Alfio.
Tod Flanders

SESSO TRA I FORNELLI:COPPIA FINISCE IN OSPEDALE

La voglia di trasgressione spinge a volte a cercare di fare sesso in posti piuttosto improbabili e strani(bagni di ospedali, ascensori di manicomi, bidoni della spazzatura, ambulanze, camere iperbarichee ecc..) e qualche volta l’esito è disastroso. La cucina, ad esempio, è per molti un luogo erotico, ma è anche ricco di insidie e minacce. Specie se i fornelli sono accesi.
Ne sa qualcosa una coppia di Pizzoburgo, che qualche giorno fa ha cercato di mescolare la cucina con il sesso orale: lui cucinava una peperonata alla 'nduja, lei invece in ginocchio dedita ad altre attività che non serve che descriviamo in dettaglio.
Distratto dall’attività della compagna, l’uomo ha sbagliato la mira nel girare la peperonata bollente, che è così finita dritta sulla schiena della donna, che è rimasta ustionata (in ospedale le sono state riscontrate ustioni di primo e secondo grado).
Come se non bastasse, la bruciatura ha causato una reazione involontaria della donna, che ha serrato i denti, morsicando violentemente il pene del partner, che ha dovuto ricorrere anch’egli al Pronto Soccorso per farsi medicare la ferita con 14 punti di sutura.
I soccorsi sono stati chiamati dal figlio di sei anni che stava facendo i compiti sul tavolo della cucina.

MADRE DI FAMIGLIA SI COSTRUISCE STANZA SADOMASO IN UN OVILE ABBANDONATO

ASPROMONTE: Quando due cercatori di funghi di Reggio Calabria si sono imbattuti in una stanza totalmente rinnovata in un ovile abbandonato dal dopoguerra, avevano pensato che si trattasse della scena di un crimine o di un bunker di un latitante di 'ndrangheta. I due spaventati per la loro sorte, hanno avvertito la polizia.
Ma dopo approfondite indagini gli agenti, coadiuvati dai Ris di Messina,  sono risaliti ad una donna che ha spiegato che si trattava di un equivoco: era stata lei a preparare la stanza, dotata di letto con lenzuola in seta, falli, vibratori, corde, set  per tortura cinese e un’ampia varietà di oggetti in pelle.
La donna, Persea Poligrano professoressa di religione quarantenne madre di quattro figli, ha spiegato di avere allestito la stanza assieme ad un  folletto dei boschi, con cui si vedeva da qualche tempo, per “mettere alla prova i suoi limiti”.
Persea ha anche raccontato che dopo che la notizia è diventata pubblica i suoi amici e conoscenti sono rimasti scioccati, e commenta “La Calabria Aspromontana non è veramente un luogo così libero dal punto di vista sessuale”. La donna è stata denuciata dagli inquirenti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, mentre marito gli ha imposto il burqa e cintura di castità. Il folletto è stato invece assunto da Maria deFilippi come tronista di Uomini & Donne.
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DONNA RIMANE INCASTRATA NELLA RINGHIERA MENTRE FA SESSO

Una donna, Priscilla Grandinetti operaia edile di 33 anni di Cinquesfrondi, è stata trovata nuda, con la testa incastrata in una ringhiera del Belvedere panoramico del Monte Sant'Elia. Gli agenti che si sono trovati di fronte l’insolita scena erano stati chiamati da un gruppo di turisti giapponesi, che avevano notato la donna in quella strana posizione.
La donna ha spiegato che era rimasta incastrata facendo sesso con il fidanzato Omar Lenin Pascalotto,affermato venditore di panini con salsiccia nelle feste del PD, e che avevano scelto l’insolito posto per “rendere le cose più piccanti”. Dopo che è rimasta incastrata, però, il fidanzato apparentemente non si è minimamente preoccupato di cercare di liberarla o di chiamare soccorso, e a dir la verità neppure di cercarle qualche vestito da mettersi addosso.
Gli agenti hanno liberato la donna con un certo sforzo, tra la folla di turisti nipponici che fotografavano l'avvenimento. Il fidanzato, rintracciato dai nostri inviati in una macelleria di Sinopoli, ha spiegato l'incauto gesto dicendo che "Sono scappato perchè hanno rapito Matteo Renzi.....Vogliono 10 milioni di euro altrimenti gli danno fuoco!!Partecipa anche tu alla colletta ,abbiamo già raccolto 32 litri di benzina!!
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IL 96% DEI CALABRESI NON FA SESSO SE NON MANGIA PRIMA LA 'NDUJA

Secondo una ricerca condotta in Calabria, la 'nduja  è un prerequisito fondamentale per il sesso, anche nelle coppie consolidate.
Il 96% degli intervistati (uomini e donne) hanno dichiarato di non essere mai “dell’umore giusto” quando non mangiano piccante. Il 91% ha dichiarato che  il peperoncino, e la 'nduja in particolare, dà loro maggiore sicurezza tra le lenzuola e il 40% sostiene che influisce positivamente sulle prestazioni.
Il 99% degli uomini sopra i settantanni non acquista ne Viagra ne Cialis da quando usa la 'nduja prima di andare a donne, ritenendolo il miglior afrodisiaco naturale esistente in circolazione.
L’11% deve andare ad oltre sei mesi fa, per ritrovare l’ultima volta che ha fatto l'amore senza essersi ingozzato del prelibato insaccato. Una portavoce dell'Istituto Pippolo, noto istituto di ricerche di mercato famoso per non aver mai azzeccato un exit poll, che ha svolto la ricerca ha commentato: “Si sa che ai calabresi piace il piccante ma è stato scioccante vedere che nove coppie su dieci non ha fa sesso se non ha appeso una corda di 'nduja sul muro della camera da letto. Mi sa che per avere figli devo darmi anch'io alla 'nduja”.
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ARRIVANO I PROFILATTICI AL GUSTO 'NDUJA.SCORTE ESAURITE

Diciamo la verità: data la passione calabresi per la 'nduja, era solo questione di tempo. Un’azienda di insaccati di Pizzoburgo immetterà sul mercato dei preservativi al gusto 'nduja. Non solo: i profilattici sarebbero anche colorati in modo da ricordare la 'nduja, e utilizzerebbero quello che i produttori definiscono un 'nduja-lubrificante, che rende il rapporto sessuale davvero piccante.
Intervistato dalla nostra redazione l'ideatore del curioso prodotto Frank Caratozzolo ha affermato deciso: "Un vero amante della 'nduja deve assaggiarla in tutte le versioni, soprattutto in quella erotica, ricordando che questa prelibatezza è l'essenza afrodisiaca per eccellenza. Altro che viagra!!!!" Il dottor Caratozzolo titolare della società che produce l’insolito prodotto, che per motto ha “Tutto dovrebbe sapere di 'nduja”, ha ribadito che non esiste nessun tipo di effetto collaterale per le parti intime della coppia. solo un lievissimo bruciore al glande e alle grandi labbra femminili, che può superare i 120° gradi centigradi. Il centro ricerca dell'Università di Bacon(California) sconsiglia l'uso di questo portentoso preservativo a chi soffre di emorroidi e chi di afta alla cavità orale.