
Nei giorni scorsi un servizio televisivo mandato in onda dalla trasmissione Le iene ha non solo raccontato il fenomeno (di cui in realtà la maggior parte degli italiani non era a conoscenza), ma soprattutto ha portato all’apertura di un’inchiesta. Il video della giornalista Nadia Toffa, mandato in onda il 26 novembre scorso, ha mostrato l’esistenza di un sito che mette in contatto le persone ancora sane (sieronegative), ma che desiderano farsi infettare, con i cosiddetti gift giving, ossia i donatori.
In particolare, l’indagine è partita da una segnalazione della polizia postale dell’Emilia Romagna basata sulla registrazione delle immagini trasmesse da Le iene e su alcuni accertamenti e verifiche preliminari in rete. La segnalazione è stata poi raccolta dalla procura di Bologna, che ha ipotizzato il reato di tentate lesioni gravissime a carico di chi gestisce la piattaforma online, con un concorso di colpa insieme a tutti coloro che offrono la propria disponibilità a trasmettere e diffondere il virus. Al momento non sono ancora noti i nomi degli indagati, tanto che il fascicolo è stato aperto contro ignoti.
Attenzione, la vità è bella.