INIEZIONI LETALI AI MALATICOVID:COSI IL MEDICO LIBERAVA POSTI LETTO

 Farmaci letali a due pazienti in modo da liberare posti per altri malati che ne avevano bisogno. È questa l’accusa che emergerebbe dall’intercettazione di alcuni messaggi WhatsApp tra un infermiere del Pronto soccorso di Montichiari e un collega. «Io non ci sto ad uccidere pazienti solo perché vuole liberare dei letti». È quello che scrive un infermiere che lavora a Montichiari, l’ospedale dove il primario del Pronto soccorso, Carlo Mosca, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario: secondo gli inquirenti avrebbe somministrato farmaci letali a pazienti affetti da Covid. «Io non ci sto, questo è pazzo» risponde il collega parlando della decisione del medico di far preparare i due farmaci che solitamente si utilizzano prima di intubare un paziente. «Anche a voi ha chiesto di somministrare i farmaci senza intubarli? Io non ci sto a uccidere questi solo perché vuole liberare i letti». Sono messaggi agli atti dell’ordinanza con cui il giudice di Brescia ha disposto l’ordinanza di custodia cautelare di Carlo Mosca.Il dottor Mosca è il primario facente funzioni del Pronto soccorso di Montichiari (Brescia) — appena sospeso dal servizio dalla sua Asst — arrestato e posto ai domiciliari dai Carabinieri del Nas: è sospettato di omicidio, l’accusa è che avrebbe intenzionalmente somministrato a pazienti affetti dal Covid-19 farmaci ad effetto anestetico e bloccante neuromuscolare, causando la morte di due di loro — un paziente di 61 anni e uno di 80 — durante la prima ondata pandemica iniziata a fine febbraio 2020.

FESTEGGIAVANO L'UCCISIONE DEL MAIALE: 70 CONTAGIATI DA COVID!!! SPIRLI' :E' ORA DI SMETTERLA

 

Questa la situazione sulla quale sono intervenuti i Carabineri del reparto mobile di Pizzoburgo, sorprendendo in una cascina in contrada Vignali un centinaio di persone del posto che avevano deciso di non curarsi delle regole e di preferire il loro divertimento al rischio di contrarre il coronavirus e diventarne vettore. I militari, transitando presso quella contrada durante un servizio di pattuglia, hanno notato una decina di autovetture parcheggiate davanti ad una villetta e si sono insospettiti, immaginando quello che stava succedendo all’interno.

Una situazione abbastanza chiara, considerata anche le tarantelle che provenivano dall’abitazione. Il conseguente controllo ha confermato i sospetti: all’interno della cascina vi erano circa cento tra adulti e ragazzi del luogo, tutti maggiorenni, che si stavano divertendo fra loro in totale assembramento, senza utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e senza mantenere le distanze minime di sicurezza. In più cucinavano frittole, tagliavano salumi e arrostivano frittole e costolette.

Il Presidente della Regione Spirlì appena saputo dell'accaduto ha detto "Dobbiamo smetterla comunque con questa storia delle feste, a volte noi il contagio ce lo andiamo proprio a cercare! So di gente che ancora si riunisce per festeggiare l’uccisione del maiale, come a Pizzoburgo. Smettiamola con queste feste, ci sarà tempo per festeggiare”.

MILANESE FA IL VACCINO ANTICOVID E HA UN'EREZIONE DI 8 GIORNI


Fa il vaccino contro il Covid e per effetto collaterale ha un'erezione di 8 giorni. Un 35enne milanese di origine svizzera ha sofferto di “priapismo ad alto flusso”. L’erezione era di grado IV, ovvero il livello massimo nella scala che misura l’intensità dell’erezione, come riporta un articolo scientifico pubblicato su ‘Case Reports in Urology of  Europe'.

Dopo il vaccino il paziente ha avuto un'erezione continua per 8 giorni. Si sarebbe trattato di un episodio non doloroso, ma certo molto fastidioso e potenzialmente pericoloso per la salute del paziente. Dopo lil vaccino il 35enne ha riportato un gonfiore in prossimità dei genitali che ha scatenato i sintomi. Probabilmente l'uomo era troppo imbarazzato, così per diversi giorni ha evitato la visita medica, ma dopo 8 giorni è andato in ospedale spiegando quello che gli era successo.

In pronto soccorso è stata individuata una fistola bilaterale, che ha causato "priapismo ad alto flusso". A quel punto i medici hanno inserito un catetere e proceduto a far tornare tutto nella normalità. Fortunatamente il paziente non ha riportato danni permanenti, ma dovrà sottoporsi a regolari visite di controllo.

USA IL CELLULARE DOPO IL VACCINO ANTICOVID E GLI SCOPPIA IL MICROCHIP SOTTOCUTANEO. MORTO MEDICO INGLESE

Joe Bridgenton Burioons medico inglese di 53 anni è morto 24 ore dopo aver ricevuto il vaccino Anticovid. Deceduto il 13 gennaio i familiari, ma anche tutto il Regno unito, hanno atteso l'esito dell'autopsia che è stata a dir poco sconcertante e pone non pochi problemi etici. Secondo i medici legali il noto professionista sarebbe morto a causa della deflagrazione sottocutanea di un microchip impiantato a sua insaputa durante la vaccinazione. L'uomo primario del centro radiologico ospedaliero di Leicester, che non ha accusato sintomi rilevanti dopo la vaccinazione, è morto mentre azionava il macchinario per le radiografie. Secondo una prima ricostruzione il medico, dopo aver risposto al cellulare ed aver contemporaneamente azionato il macchinario per le radiografie, ha innescato involontariamente una reazione che ha fatto deflagrare il microchip sottocutaneo recidendo l'arteria radiale facendolo morire in pochi minuti. Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti.