La popolazione dell'Aspromonte, stanca di essere abbandonata prima dalle Istituzioni e dallo Stato ed ora anche dalle grandi aziende costruttrici e distributrici di videogiochi, ha lanciato una petizione online al grido "Vogliamo più Pokestop in Aspromonte". L'ideatrice di questa coinvolgente e seria iniziativa è la studentessa di giurisprudenza di Podargoni Luana Peralta che alle testate giornalistiche che l'hanno intervistata ha detto: "Riteniamo importantissima la partecipazione della popolazione a questa petizione, poiché in Aspromonte ci sono pochissimi Pokestop e quelli presenti sono difficilmente raggiungibili. Ci sono paesi che non hanno neppure una palestra e tantissime persone sono tagliate fuori da Pokemon Go. Questo non è giusto, noi non siamo cittadini di serie B". L' intento è, inoltre, quello di far capire a tutti gli italiani che gli aspromontani sono stanchi di ricevere promesse che non vengono mantenute e di essere abbandonati nella stessa situazione da anni.
“In Aspromonte ci stanno togliendo tutto: presidi medici, uffici postali, strade malridotte. ed ora anche i Pokestop!!!Questo mai. Sarà una lotta dura e senza esclusione di colpi"
Questo il link per firmare la petizione e condividerla https://www.change.org/p/the-pokémon-company-piu-pokestop-in-aspromonte