BABY GANG DI IMMIGRATI TERRORIZZA PASSEGGERI DI UN TRENO PER ORE.

Passeggeri del treno in ostaggio di una gang di giovani africani: arrivano i carabinieri

CASTELFRANCO VENETO Una decina di ragazzi, tutti origine nordafricana, hanno creato un vero e proprio clima di terrore sulla linea Venezia-Bassano.  Saliti alla stazione di Castelfranco verso le 21:30 di sabato sul treno pieno di famiglie bassanesi che stavano rientrando da una gita in laguna, hanno iniziato a insultare e minacciare i passeggeri. 
La gang di giovanissimi che, secondo le testimonianze, era in uno stato avanzato di ubriachezza e drogata, una volta entrati nel convoglio anche con le sigarette in mano, si sono messi ad urlare parolacce e a spingersi tra loro, coinvolgendo anche altri presenti. Al richiamo di un passeggero di darsi una calmata è scoppiato il finimondo. "Questo è il nostro treno, italiani bastardi", hanno iniziato ad urlare, in un escalation di insulti anche in dialetto veneto e fino ad arrivare a sputi in faccia e spintoni a chi cercava di mettersi in mezzo per paura dell'incolumità dei propri figli.
Inutile anche l'intervento del capotreno che cercava di riportare la calma. Molte le richieste di aiuto ai carabinieri, che stanno indagando sulla vicenda anche attraverso le immagini delle telecamere e le foto scattate  dai presenti col cellulare. I militari non sono però riusciti a fermare i giovani teppisti. Quando il treno è arrivato alla stazione di Castello di Godego molti passeggeri sono scesi spaventati. La baby-gang se l'è data a gambe prima dell'arrivo dei carabinieri. Il treno è infine arrivato a Bassano con un'ora di ritardo e tanto spavento, soprattutto per i numerosi bambini che hanno assistito alla scena.


CALABRIA:MIGRANTE SI ADDORMENTA SUL CANOTTO E SI RITROVA A LIPARI

Era entrato in acqua a bordo di un canotto. Dopo alcune ore gli amici hanno iniziato a preoccuparsi e hanno lanciato l'allarme. Ma l'uomo, dopo due giorni di angoscia, ha fatto ritorno da solo, a bordo di un peschereccio tunisino. E' successo in questi giorni a Bagnara in provincia di Reggio Calabria. Protagonista un migrante senegalese, ospite di uno dei tanti centri di accoglienza della zona, che nella tarda mattinata di due giorni fa è entrato in acqua con un canotto su una spiaggia libera in località Baetta. Soltanto nel primo pomeriggio gli amici, preoccupati, hanno chiesto aiuto e la notizia è stata diramata, via radio, tra i bagnini della zona che si sono immediatamente attivati per cercarlo. Nessuno, infatti, lo aveva visto risalire in spiaggia. Allarmato anche il Centro Soccorso che ha fatto di tutto per ritrovarlo. Ma dopo 48 ore l'allarme è rientrato: il migrante è tornato a bordo del prschereccio e ha spiegato di essersi addormentato dopo aver bevuto un paio di coktail e, sospinto dalla corrente, di essere arrivato sulle coste orientali dell'isola di Lipari. Qui è stato soccorso dai marinai tunisini, che dopo averlo rinfocillato con del kebab, lo ha riportato a Bagnara.

AVVISTATO UOMO PESCE NELLO STRETTO DI MESSINA. PANICO TRA I BAGNANTI.

Nel corso degli ultimi due mesi, i residenti di alcune zone costiere di Messina e Villa San Giovanni, nello Sretto di Messina, avrebbero segnalato la presenza di una creatura anfibia il cui aspetto viene descritto come somigliante a quello di un essere umano.
A giugno del 2017 il resoconto di alcuni testimoni oculari, membri dell’equipaggio della porta container russa Catarina Baleeva, è stato riportato da alcuni criptozoologi accorsi da ogni parte d'Europa per indagare sul fenomeno:
“Quella creatura nuotava accanto alla nave, seguendone da parecchio tempo la rotta”, dichiara il capitano Gafar Gasanof. “All’inizio pensavamo fosse un grosso pesce, poi abbiamo notato dei capelli sulla testa del mostro, e le pinne parevano davvero strane… la parte anteriore del suo corpo era munita di braccia!”
in realtà, nessuno prese sul serio il comandante del peschereccio. Il suo racconto suonava troppo ridicolo, specie a chi pensava che l’uomo potesse aver alzato un po’ il gomito mentre si trovava a bordo.
Subito dopo la pubblicazione dell’intervista, invece, gli uffici del giornale iraniano si sono ritrovati sommersi dalla posta dei lettori, i quali sostenevano la storia come un’ennesima dimostrazione dell’esistenza del cosiddetto "uomo del mare". Le numerose lettere precisavano che molti pescatori avevano ripetutamente visto la sconosciuta creatura, sia in mare che a riva, dopo che i vulcani erano tornati in attività a febbraio, e a seguito dell’intensificarsi dei movimenti tellurici degli ultimi anni.
Ogni diretto testimone sembrava fornire una simile descrizione del presunto umanoide marino. Fra i 175 e i 188 cm. di altezza, corporatura robusta, stomaco prominente e squamato a pettine. Braccia e gambe che appaiono più tozze e pesanti di quelle d’una persona di media costituzione; le estremità pinnate, con quattro dita nelle mani palmate, munite di artigli. La pelle di un pallore lunare, con dei capelli di colore nero e verdastro. La figura avrebbe poi grandi occhi tondi, spine su una protuberanza a becco che ricorda il muso dei delfini, e una bocca piuttosto larga, sporgente nella parte superiore delle fauci, mentre il labbro inferiore degrada direttamente sul collo, in assenza del mento.
Secondo gli esperti vivrebbe all'interno dei numerosi relitti affondati nello Stretto di Messina e si nutrirebbe di posidonia, pesci luna e pesce azzurro.

REGGIO C: UOMO FA SESSO CON UNA BUCA STRADALE. DENUNCIATO

Non si può cadere cosi in basso. Più in basso dell’uomo, se così si può definire,  che è stato ripreso in un video amatoriale mentre, sdraiato per terra a pancia in giù per strada, fa  sesso con una buca in strada. Si avete letto bene. L’uomo provava piacere strofinando le sue parti intime per terra.  Gli studenti che hanno assistito alla scena raccapricciante dalle finestre delle loro aule di studio sono rimasti scandalizzati.  L’uomo era accovacciato “a quattro zampe” e accanto a un furgone.  In pratica, si sono affacciati alla finestra e, sdraiato per terra tra il muro dell’abitazione e un furgone parcheggiato, c’era un uomo disteso a pancia in giù. Questa persona si era calata pantaloni e mutande, e stava eseguendo dei movimenti che è difficile equivocare, anche se sarebbero stati normali se sotto di lui ci fosse stata una donna. Non una buca stradale. L'uomo è stato denunciato, mentre la buca è stata ricoperta con del bitume.


LAMEZIA:TROVATA MOSTRUOSA CREATURA NELLA FOCE DEL FIUME AMATO

Pensando a tutto ciò che di orribile può popolare i nostri incubi, sembra davvero difficile battere la foto di quella che sembra essere il temibilissimo chupacabra che da un paio di anni sta terrorizzando i boschi e gli allevamenti di Piano della Gorna.
Questa creatura è stata ritrovata nelle foci del fiume Amato, nei pressi di Lamezia Terme. Forse la cosa più spaventosa sono i denti (come si può vedere nella foto) che hanno uno scopo molto chiaro: i Chupacabra agganciano la preda, per bere il loro sangue, e infliggere loro particolari mutilazioni.
Alcuni criptozoologi di fama mondiale, pensano che si tratti di un chupacabra appartenente ad un branco proveniente da Chernobyl, che si sono insediati nelle montagne calabresi per il clima favorevole e all'abbondanza di selvaggina.
A Chernobyl, infatti, ci sono state diverse segnalazioni di attacchi nelle fattorie da parte di strane creature, che ricordano nell'aspetto il famoso chupacabra( segnalato in alcune zone delle Americhe e in Europa). Sono stati rinvenuti animali con strani morsi e completamente privi di sangue
Con molta probabilità in Ucraina non pensano che questa misteriosa creatura sia un tipo di animale sconosciuto alla scienza, oppure una creatura di origini aliene, ritengono più plausibile che questa creatura sia il risultato di mutazioni dovute al disastro di Chernobyl.

MAR JONIO:RITROVATO IN MARE RELITTO GRECO CON UNA STATUA DI BRONZO

Taranto, scoperto relitto di una nave risalente all'epoca greca con a bordo una statua. Grazie alla segnalazione di un sub amatoriale, sono stati scoperti a Taranto i resti di una nave probabilmente di epoca ellenistica. A bordo del relitto, secondo quanto segnalato dal sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, è stata individuata anche una statua. Del ritrovamento è stata informata la Soprintendenza archeologica. Secondo alcuni storici potrebbe trattarsi della nave che stava trasportando il terzo bronzo di Riace, da Taranto all'antica Reghion.
Una leggenda racconta della nascita della città di Taranto risalendo a circa 2000 anni prima di Cristo, ad opera di Taras, uno dei figli di Poseidone. Taras sarebbe giunto in questa regione con una flotta, approdando presso un corso d’acqua che poi da lui stesso avrebbe preso il nome: il fiume Tara. Sempre secondo questa leggenda, Taras avrebbe edificato una città che egli dedicò a sua madre Satyria o a sua moglie Satureia e che chiamò quindi Saturo. Un giorno Taras sarebbe scomparso nelle acque del fiume e dal padre sarebbe stato assunto fra gli eroi.

FREDDO SHOCK: REGISTRATI AD ASIAGO -31,8 GRADI

Il record è sull'Altopiano di Asiago, con -31,8 gradi registrati nella stazione meteo posta nella località isolata di Dolina Campoluzzo a 1.768 metri d'altitudine, dove abitualmente vengono rilevate le temperature "estreme", ma l'ondata di gelo è tornata a interessare il Veneto con minime al di sotto dei 9 gradi a fondovalle e -7 gradi in quota. In altre zone non abitate, come Passo Cimabanche la minima si è fermata a -24,6 gradi, a Pian Cansiglio e Piana di Marcesina -23. Fra i paesi più freddi Santo Stefano di Cadore con -18.2, Asiago -17.7, Pescul (-17.3, Sappada -16.2 e Santa Giustina Bellunese -16. A Cortina -12,4 gradi, con uno scarto sulla media di -7,5 gradi.
In Alto Adige la scorsa notte è stata la più fredda degli ultimi sette anni, informa il meteorologo provinciale Dieter Peterlin su Twitter. A Monguelfo, in val Pusteria, la minima è stata infatti di -21,2 gradi, a Dobbiaco di -19,1, a Brunico di -19,0 e a Sesto di -18,8 gradi. L'ultima notte con valori sotto i -20 gradi risale al dicembre del 2009, ricorda Peterlin. Nei prossimi giorni non sono attesi nuovi record, ma resterà comunque molto freddo.