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UOMO MANGIA 12000 FRITTOLE IN 30 ANNI ED E' ANCORA IN VITA

Rocco Maisano de Zaccuri, un allevaore di 64 anni di Mosorrofa(popoloso quartiere di Reggio Calabria), è salito alla ribalta di tv e giornali di tutto il mondo perchè, escludendo la domenica, da 30 anni esatti mangia frittole almeno una volta al giorno (a volte anche due) per un totale di circa 12000 pezzi di frittola ingurgitati.
La notizia ha avuto grande risonanza per il fatto che, al contrario di quanto ci si aspetterebbe da un uomo con queste pessime abitudini alimentari, Rocco gode di ottima salute: il suo colesterolo si mantiene al di sotto del valore critico, la sua corporatura è magra e le sue performance sessuali sono da sballo(almeno stando alle voci delle sue compaesane).
Un ultima curiosità deriva dal fatto che l’uomo mangia le frittole accompagnate col pane di Pellegrina senza mai cambiare: “Mi piace quello che mangio, per cui prendo la stessa cosa ogni giorno, perchè dovrei cambiare?Ho 400 maiali” ha dichiarato Rocco.
Le frittole si ottengono riscaldando la cotenna del maiale (grossolanamente privata di setole e altre impurità), in un pentolone di rame stagnato, detto caddàra (quadàra o cardara in altri paesi vicino al capoluogo). Durante la laboriosa fase di preparazione la pentola viene letteralmente foderata di cotenna, ponendo attenzione a che il grasso sia rivolto verso l'interno. In tal modo esso si scioglie senza aggiunta di acqua. Quando il grasso è parzialmente sciolto si dispongono, con particolari accorgimenti in relazione alle dimensioni ed al tipo di carne, le costine e le parti meno nobili del maiale (collo, guancia, lingua, muso, orecchie, gamboni, pancia, rognoni e tutte quelle parti che non possono essere consumate in altro modo) e si lasciano bollire a fuoco lentissimo nel grasso per almeno sei ore, aggiungendo solo sale e rimescolando frequentemente. Con questo procedimento la carne si impregna del sapore del grasso e diventa molto tenera, rendendo edibili anche le parti cartilaginee.

IL FEROCE SQUALO DELLO STRETTO DILANIA UN PESCE SPADA.

Continua ad aggirarsi minaccioso nella zona nord dello Stretto di Messina il grosso squalo di circa 5 metri avvistato qualche giorno fa: il pericolosissimo mangiatore di uomini continua a lasciare tracce della propria presenza fra Capo Peloro e la Costaviola, nella zona monitorata appositamente dalla Guardia Costiera dopo le segnalazioni dei pescatori e bagnanti. Nel pomeriggio proprio i pescatori della passerella “Zeus” hanno vissuto momenti di paura tra Ganzirri e Torre Faro: erano le 17:30 e avevano appena pescato un pesce spada, mentre lo issavano a bordo però hanno avvertito degli inquietanti strattoni che spingevano l’esemplare verso i fondali.
Quando sono riusciti a issare il pesce spada sull'imbarcazione, hanno avuto un’incredibile sorpresa: gli strattoni non erano quelli del pesce che voleva liberarsi, ma il suo corpo era stato letteralmente dilaniato da enormi morsi di squalo, come possiamo osservare nelle foto.
Il giorno prima nelle spiagge di Bagnara Calabra è stato ritrovato un delfino morto(la foto) e si pensa che anche lui sia stata vittima dello squalo assassino.
La raccomandazione principale sono i soliti buon vecchi consigli di non allontanarsi troppo dalla riva, non gettarsi in mare con ferite sanguinolente, non bere birra urinando poco dopo in acqua, in quanto l'alcool stimola i recettori gustativi dei cd "mangiatori di uomini" e non usare smartphone sott'acqua, in quanto le onde wifi potrebbero attirarli.



REGGIO CALABRIA AVVISTATO FANTASMA. NOTTE DI PANICO TRA I RAGAZZI

Da decenni si parla che nel palazzo nobiliare dei Gullì si aggirasse il fantasma di un giovane, poi ieri è accaduto l’impossibile.
“Ero lì con il mio ragazzo tedesco appartato” dice Domenico P., autore della foto “Poi, a un certo punto, ho visto quella forma muoversi dinanzi a me, così ho scattato quella foto. Ho anche urlato. Guarda, Guarda al mio Hubert. In lui è scattato il panico ed è scappato. Io mi son fatto forza e ho seguito, con la cintura slacciata e senza la camicia, lo spettro fin dentro la casa, dove, solo e impaurito, non sono riuscito a vedere più nulla. Probabilmente, se non avessi scattato le foto col mio iphone, oggi sarei preso per pazzo”.
Questa l'agghiacciante testimonianza del giovane omossessuale reggino.
Come sempre le storie più terrificanti legate al paranormale provengono da Reggio Calabria. La villa a detta della popolazione sembra carica di energie di ogni tipo. Si narra  che tutta la zona recintata della villa sia infestata di spiriti che appaiono solo durante le notte, per poi svanire alle prime luci dell’alba.
Il palazzo Gullì costruito sulle fondamenta di un’antica villa gentilizia. Abbandonato nel 1943, l’edificio è stato ribattezzato “Casa dei fantasmi” a causa dei fenomeni che vi si verificano: apparizioni di un uomo vestito di nero, suoni provenienti da un pianoforte, voci di bambini che chiamano la mamma,grida, scalpitio di cavalli al galoppo e gemiti . La casa apparteneva a Tommaso Gullì, eroe di guerra trucidato a Spalato nel 1920. Alla sua morte rimangono la moglie Maria e i figli: Vincenzo, Agata e Anna. Forse i Gullì intrattengono rapporti con i nazisti, che intanto hanno invaso la città. Le ragazze adorano i tedeschi, al contrario di Vincenzo che si mostra ostile. Ha un rapporto conflittuale con la madre, non accetta la sua autorità. Un giorno, raccolti in una stanza gli oggetti del padre, si cosparge di olio di bergamotto e si da fuoco. Lascia un biglietto alla madre: “Ai carnefici di mio padre le mie ceneri”. Da allora la famiglia ha abbandonato la casa, lasciando un alone misterioso sugli avvenimenti di quel giorno. Sembra infatti che Vincenzo sia stato ucciso, forse dai nazisti.
Le voci e le dicerie sono sempre tante, anche troppe. È difficile capire se e cosa sia veramente accaduto. Ma un detto sembra funzionare alla perfezione: quando cominci a credere inizia la paura. E di conseguenza i fatti inspiegabili diventano reali. Almeno così si dice.


I SEGRETI OCCULTI DI BAGNARA CALABRA. QUELLO CHE NESSUNO VI DIRA' MAI!!!

Monumento ai caduti
Nella città di Bagnara nulla è stato lasciato al caso... l'orientamento dei suoi palazzi, delle sue chiese, e dei suoi monumenti, la pianta delle sue piazze seguono precise direttive sconosciute agli occhi di qualunque osservatore.

Gli architetti appartenenti alle Confraternite si tramandavano il segreto dei simboli esoterici necessari per arrivare ad una conoscenza purificatrice.
Edifici all'apparenza normali come il Castello Ducale dei Ruffo, la Fontana a Garibaldi, il Ponte di Caravilla, nascondono significati esoterici per i simboli che nascondono.
Ponte di Caravilla visto dall'alto: si nota l'impronta massonica

Osservare Bagnara attraverso questa nuova lente significa rivalutarne il suo contenuto culturale e artistico, riportare l'attenzione ai suoi edifici, ai suoi monumenti, alla sua storia, ma soprattutto alle leggende e ai miti che, come nebbia, l'avvolgono.
La tradizione esoterica più antica vuole Bagnara essere il vertice contemporaneamente del triangolo di magia bianca (con Scilla e Sinopoli) e di magia nera (con Locri e Melito Porto Salvo).
La magia di Bagnara dipende dalla sua particolare posizione: la città sorgerebbe su un punto di intersezione tra correnti energetiche terrestri e marine, situata perfettamente sul 38° parallelo, segnalato dall'obelisco del Monumento ai Caduti, che si trova in Piazza Vincenzo Morello, all’incrocio tra il Corso Giuseppe Garibaldi e la Via Giuseppe Denaro.
Il monumento è costituito da una base quadrata, che rappresenta l'ordine e l'insieme dei diritti e doveri sui quali le confraternite catto-massoniche si devono basare per poter rimanere in vita, pena la sua estinzione in tempi rapidi; e una colonna centrale dominata da un angelo, che  per alcuni, rappresenta Lucifero, l’angelo più bello secondo la tradizione biblica cristiana.

Voci narrano che nel sottosuolo della città, ci siano nascoste gallerie e grotte dove ai tempi della famigerata scomunica si svolgevano misteriosi rituali: sotto Il Castello Ducale dei Ruffo esisterebbero, infatti, delle Grotte alchemiche, frequentate dagli alchimisti di casa Ruffo a caccia della Pietra Filosofale (capace di trasformare il metallo in oro); secondo gli appassionati di esoterismo, queste grotte esisterebbero ancora oggi ed i più antichi palazzi di Bagnara (Villa de Leo che sarebbe collegata all'Abbazia della Chiesa del SS. Rosario).
Alcuni studiosi sostengono che in queste grotte sia stato nascosto il Santo Graal. Infatti, documenti storici andati perduti durante il terrificante terremoto del 1908, riportavano che San Gerlando tornando da Gerusalemme con la sacra reliquia, la diede a Drogone, priore del monastero, che la custodì gelosamente e dove rimase per oltre 300 anni.

Altro edificio storico di occulta bellezza è il Ponte di Caravilla.
Il ponte è formato da tre grandi arcate dell’altezza di metri tredici e da una corsia pedonale e carreggiabile di metri trentatre di lunghezza e metri sette di larghezza, è un’opera architettonica di inestimabile valore, anche per le sue particolari strutture in mattoni pieni.
Il primo numero che troviamo è il TRE che richiama alla Fratellanza: . É accordo profondo, spirituale, tra persone non necessariamente legate da vincoli di parentela.
Il secondo numero che troviamo è il TREDICI:  è un numero importante per gli illuminati, visto che le sue gerarchie comprendono 13 gradi divisi in varie categorie e stando a quanto riportato dal Ponte dopo la 13esima fila di mattoni c’è la strada che dovrebbe rappresentare il punto di partenza di una nuova era…
Il terzo numero è il TRENTATRE' è il più alto grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Massoneria.
IL quarto numero è il SETTE  è il numero della piramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4). Quindi il Sette è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino.   
Infine, osservandolo dall'alto si nota chiaramente che è stato costruito ad immagine del simbolo massonico per eccellenza: la squadra e il compasso.




IN AUMENTO GLI AVVISTAMENTI DI SQUALI IN CALABRIA E SICILIA.ECCO LA CAUSA

Probabilmente a causa dei numerosi corpi di clandestini deceduti nel Mediterraneo negli ultimi mesi, fonte proteica di cibo per gli squali, sono sempre più frequenti gli avvistamenti di questi feroci esseri in acque siciliane e calabresi. L’ultimo avvistamento risale a pochi giorni fa, quando un gruppo di persone a bordo di un’ imbarcazione al largo di Grotte (nel cuore dello Stretto di Messina, a ridosso del villaggio Pace, periferia nord di Messina, di fronte Villa San Giovanni) ha fatto questo incontro poco rassicurante a soli 200 metri dalla costa. Inoltre intorno alla metà di giugno un enorme squalo bianco è stato avvistato nel messinese e qualche giorno dopo a Isola delle Femmine. Secondo voci non confermate, una ventina di giorni fa a Cefalù sembra che sia stato pescato uno squalo di grosse dimensioni, e sempre secondo voci non ufficiali la pinna dorsale del bestione doveva misurare all’incirca un metro.
Ed infine, nella splendida scogliera di Pizzoburgo, un gruppo di clandestini bengalesi, ha trovato i resti di una grossa verdesca sicuramente addentata da uno squalo bianco. Per non diffondere facili timori chiariamo che sono molto  rare le occasioni in cui gli squali attaccano gli esseri umani, tuttavia questa possibilità anche se remota esiste. La raccomandazione principale sono i soliti buon vecchi consigli di non allontanarsi troppo dalla riva, non gettarsi in mare con ferite sanguinolente e non bere birra e urinare poco dopo in acqua, in quanto l'alcool stimola i recettori gustativi dei cd "mangiatori di uomini".



REGGIO CALABRIA:NASCE UN BAMBINO, SI PRESENTANO SEI PAPA'

La madre del piccolo
Una culla e sei aspiranti papà. E' accaduto a Reggio Calabria. I sei presunti genitori, stamane, informati della nascita del piccolo, si sono presentati nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Villa Mater.
La giovane mamma, una ragazza di 32 anni, loro coetanea, era stata appena dimessa e attendeva il compagno per essere accompagnata a casa. Davanti al reparto, dopo un primo momento di imbarazzo, è così volata qualche parola di troppo e ben presto i sei sono venuti alle mani. Di fronte alla rissa, il caposala del reparto ha chiamato i carabinieri che però non hanno denunciato nessuno perché non hanno constatato reati.
Dopo l'animata discussione la mamma si è allontanata con il neonato e uno dei sei aspiranti padri. "E' lui, Sadiq, il vero genitore" ha dichiarato la ragazza ai carabinieri. Il "fortunato padre" è un clandestino disoccupato di 22 anni di origini nigeriane, che appena arrivato a Reggio Calabria, ha conosciuto la ragazza con cui ha speso a droga, sesso e alcool tutti i soldi che i suoi familiari gli avevano dato per portarglieli ai suoi fratelli residenti nel canavese. Gli altri giovani, con cui evidentemente la trentaduenne aveva avuto altre storie sentimentali, si sono guardati in faccia e poi sono andati via.

TRAGEDIA IN CALABRIA:CARABINIERE ACCOLTELLATO, UCCIDE UN MIGRANTE

Tragedia  in Calabria, nella tendopoli di San Ferdinando a circa 6 km da Rosarno, che nel periodo invernale ospita migliaia di migranti impegnati nella raccolta delle arance nella piana di Gioia Tauro. Un carabiniere ha sparato un colpo di pistola, uccidendo un migrante che lo aveva aggredito con un coltello. Il militare era intervenuto insieme a un collega per sedare una lite tra due profughi. Uno dei due a quel punto avrebbe estratto un coltello, ferendo il carabiniere che quindi ha reagito sparando con la pistola d’ordinanza. Ferito anche un altro militare che nella collutazione con il migrante avrebbe riportato la frattura della mandibola. 
Secondo una prima ricostruzione, sembra che i due extracomunitari stessero litigando perché uno aveva cercato di derubare l'altro. Sono stati avvertiti i carabinieri, che hanno quindi inviato sul posto una pattuglia. Quando i militari sono intervenuti per cercare di riportare la calma, uno dei due extracomunitari ha dato in escandescenze tirando fuori un coltello e aggredendo il militare, rimasto ferito. Il carabiniere ha reagito estraendo la pistola e sparando un colpo che ha ucciso l'uomo. 
La Presidente della Camera Boldrini, scossa per il tragico avvenimento, sembra abbia espresso profondo cordoglio per la morte del migrante.
 

TERRORE IN ASPROMONTE:FOTOGRAFATO FANTASMA

Un gruppo di turisti piemontesi afferma di aver fotografato quella che sembrerebbe essere la sagoma di un fantasma presso il Cippo di Garibaldi, a Gambarie in pieno Aspromonte. C’è sempre una netta divisione in questi casi tra scettici e credenti, ma c’è da dire che, in una foto del genere è lecito porsi domande e far sorgere dubbi. La foto è stata scattata il 31 maggio durante un tour di bird wachting notturno, nei pressi del maestoso albero caratterizzato da un ampio incavo in cui i compagni di Giuseppe Garibaldi lo fecero riposare quando fu ferito alla gamba.
I quattro turisti erano vicino al Mausoleo quando hanno sentito dei lamenti ed il gruppo ha scattato moltissime foto, tra le quali è venuta fuori quella con il presunto spirito. Roy Dorigo, ha dichiarato “Sembrava venire verso di noi, aveva le gambe e le braccia. Non pretendiamo di affermare con sicurezza che si tratti di uno spirito umano, diciamo soltanto che è abbiamo preso un grosso spavento. La cosa sicura è che solo noi quattro eravamo lì.”
Gli storici locali, non sono sicuri di cosa sia stato immortalato nella foto, ma dicono di provare una certa avversione per quella particolare zona del Cippo. A quanto pare, ci sono stati anche altri avvistamenti di “ombre” e figure anomale negli ultimi cento anni. Da alcune ricerche effettuate, è risultato che un feroce garibaldino, tal Karl Prumer di origini prussiane, mercenario al servizio del nizzardo, sia stato sepolto vicino l’albero dove è stata scattata la misteriosa anomalia e molti giurano di aver visto la sua figura fino alla vicina strada provinciale.
Questo garibaldino si dice abbia massacrato intere famiglie di contadini e sia stato ucciso per ritorsione.
I quattro turisti, hanno riscontrato molte stranezze sul posto, tipo strani lamenti e le batterie degli strumenti che si sono scaricate rapidamente, oltre ad essere stati anche loro soggetti a stati febbrili temporanei e perdita di coscienza.


 

CALABRIA: FANNO SESSO IN UNA CABINA TELEFONICA: MUOIONO FOLGORATI

Quello che è accaduto a due persone, un uomo e una donna, ha davvero dell’incredibile. Infatti i due, che si trovavano all’interno del locale di un trasformatore elettrico, stavano facendo sesso quando, dopo un grosso corto circuito causato da una tempesta elettromagnetica, sono rimasti fulminati. E’ successo esattamente a Pizzoburgo, seconda città’ della provincia di Lamezia Terme. Probabilmente, secondo quello che dice la polizia che ha indagato sul fatto, la donna avrebbe dovuto essere una prostituta rumena, e l’uomo un facoltoso cliente occasionale. Da quello che è stato raccontato dal protettore della donna,  che si trovava a pochi metri dalla cabina in questione, dal nulla c’è stata una fortissima esplosione, seguita da urla e grida che chiedevano aiuto. Quando l'affermato protettore arrivò sul posto e aprì la porta della cabina, trovò i due con ustioni gravissime in tutto il corpo, infatti morirono pochissimo tempo dopo.
Visto l’alto grado di pericolosità i tecnici della Compagnia Elettrica Nazionale, sono accorsi in brevissimo tempo sul posto per verificare i danni sulle cause dell’accaduto.
Un incidente analogo era già avvenuto a pochi chilometri di distanza circa tre anni fa: un vigile era morto folgorato durante un rapporto sessuale in una cabina elettrica con una prostituta nigeriana a San Teatino Cralese.
 

 

SILA: GENITORI PUNISCONO FIGLIO LASCIANDOLO NEL BOSCO:MINORE SMARRITO

Educare i figli in modo eccessivamente rigoroso può costare caro. Lo sa bene una coppia di genitori rumeni. I due, la scorsa settimana, hanno voluto punire il figlio di 7 anni lasciandolo solo in un sentiero di montagna, nella Sila Grande, ma ora il minore è disperso, nessuno riesce a trovarlo. In un primo momento, i genitori sciagurati avevano detto alle forze dell’ordine che il figlio si era smarrito; poi, hanno confessato di averlo voluto punire perché aveva disubbidito. Il piccolo Mircea, dunque, non si è smarrito mentre raccoglieva funghi allucinogeni ma sono stati i genitori a lasciarlo solo in un bosco vicino al comune di Stizzato. Il motivo? Il minore lanciava sassi dal cavalcavia alle auto che passavano di sotto nonostante vi fosse un divieto. I genitori avevano più volte esortato il piccolo a non tirare i sassi finché non si sono spazientiti e sono saliti in auto, lasciandolo solo. Quando sono tornati, non c’era più traccia di Mircea. Che fine ha fatto?
L’episodio è avvenuto nei pressi del monte Femminamorta, tra Stizzato e Mesoraca. L’area è piena di boschi, quindi le ricerche non sono così semplici. In azione un’ottantina di volontari, ma ancora niente. Mircea indossava una divisa della Juventus e pantaloncini della Lazio al momento della scomparsa. Speriamo che venga ritrovato al più presto. Una punizione esemplare potrebbe costare cara alla coppia di genitori rumeni.
 

REGGIO CALABRIA:SCOPERTO TUNNEL CHE COLLEGA PIAZZA GARIBALDI CON LA BASE DI NARDELLO

Eccezionale scoperta effettuata da speleologi e operai. Piazza Garibaldi nasconde un tunnel enorme che giunge fino in Aspromonte, precisamente nella ex-base Usaf di Nardello.
Lo conferma il capo degli operai agli scavi: Abbiamo trovato, mentre eravamo intenti a scavare, questo enorme e lunghissimo tunnel. Una scoperta assurda. Ancora non ci credo”. Ma è difficile stabilire a quanto risale una tale struttura. Secondo le prime stime si tratta di un tunnel risalente almeno a circa 1000 anni fa, ipoteticamente costruito durante il periodo bizantino.
L’ipotesi che più stuzzica la fantasia degli esperti, è che i Bizantini decisero di fare una costruzione sotterranea che potesse, al contempo, accogliere molti rifugiati proteggendoli, sia costituire un passaggio verso l'Aspromonte per scappare alle scorribande dei Saraceni. Ricordiamo che il tunnel giunge fino all'ex base Usaf di Nardello ritenuta dagli ufologi l'area 51 del Mediterraneo. Si tratta di qualcosa di strabiliante. Ora vediamo come andranno le cose. Chissà se saranno ritrovati manufatti appartenenti all’epoca di storica di riferimento, o indizi capaci di portarci a qualcosa di nuovo.
Dalla Sovraintendenza intanto comunicano che il tunnel sarà perlustrato con alcuni dei migliori scienziati del mondo e che, per ora, la zona è off-limits, solo gli studiosi e gli ingegneri potranno accedervi per effetture le dovute ricerche. Ancora non si sa bene quello che si troverà nel tunnel, e come potrà essere sfruttato in futuro questo sotterraneo passaggio. Qualcuno azzarda che verrà costruita una metropolitana sotterranea che collegherà Reggio Calabria a Gambarie. Un’ipotesi folle, ma chissà che un giorno non possa concretamente realizzarsi. Nei prossimi giorni pubblicheremo ulteriori aggiornamenti sulla questione.


 

SCOPERTA UNA STONEHENGE IN ASPROMONTE. LE FOTO


Individuati 27 monoliti vicino alla Pietra Cappa, che apparterrebbero al più grande sito del periodo neolitico della Calabria. La scoperta, fatta dagli archeologi piemontesi, riguarda grandi pietre, alcune delle quali alte oltre quattro metri, che si trovano un antico sentiero che dall’Aposcipo porta a Roghudi Antica

Dopo cinque anni di ricerche e studi è possibile la misurazione e la creazione al computer di una mappa dettagliata di questo sito definito di importanza "straordinaria" dagli studiosi. Il sito era usato per scopi rituali e per la misurazione del tempo. "La presenza di quelle che appaiono come pietre, che circondano il sito di uno dei maggiori insediamenti neolitici d'Europa, aggiunge un nuovo capitolo alla storia della Calabria"

 
Il concetto del tempo non venne scoperto in Mesopotamia 5 mila anni fa, come si pensava sino ad oggi, ma nel remoto Aberdeenshire, in Scozia. Lo rilevano scavi archeologici condotti da una equipe britannica dell’università di Birmingham in un insediamento risalente a 10 mila anni fa dove è stato scoperto un calendario annuale. La struttura, formata da buche sulle quali erano piazzate grosse pietre, sarebbe stata in grado di misurare il passaggio delle stagioni e le fasi lunari.
 

REGGIO CALABRIA: SCOPERTO MOSAICO GRECO IN PIAZZA GARIBALDI. LE FOTO

Il poeta Ibico con Oceanus a fissarlo
Archeologi che visionano la scoperta
Ogni giorno una nuova sorpresa, sempre più bella e affascinante. Negli scavi di piazza Garibaldi lavora un team di archeologi coordinato dalla Soprintendenza con il compito di ritrovare, con estrema attenzione ai particolari, tutto ciò che ci sia di interessante intorno alla struttura emersa per i primi saggi relativi al progetto per riqualificare la piazza. Un progetto che prevedeva la realizzazione di un maxi parcheggio sotterraneo che con ogni probabilità verrà accantonato per lasciare spazio a quella che potrebbe diventare la più importante area archeologica della città, proprio lì dove bande di extracomunitari bivaccano la notte, nessuno si aspettava che potessero esistere testimonianze di una civiltà così antica perchè secondo tutte le testimonianze storiche, piazza Garibaldi si trovava ben al di fuori delle “mura” dell’antica polis greca o Rhegium romana, essendo addirittura a Sud del fiume Apsìas, l’attuale torrente Calopinace.
Il mosaico
In queste ore gli archeologi hanno rinvenuto un mosaico greco immacolato che ha lasciato senza parole la popolazione accorsa a curiosare.
Secondo gli esperti, i mosaici colorati erano parte integrante dei nobili dell'antica Reghion, e per le particolari iscrizioni si pensa che quella appena scoperta, dovrebbe essere la dimora di Ibico, il grande poeta greco nato a Reggio.
 
 

REGGIO CAL:DISTRIBUTORE AUTOMATICO VENDE GASOLIO A 0,199 CENT, CODA DI 12 KM PER RIFORNIRSI

REGGIO CALABRIA– Yacine Moussafi, immigrato algerino dipendente in nero di un distributore di carburante gestito da pachistani,  ha aperto la stazione di servizio come ogni mattina. L'uomo tornava da una nottata all'insegna di alcool e prostituzione passata nella centralissima Piazza Garibaldi e, a causa dell’alto tasso alcolemico, ha erroneamente cambiato il prezzo del distributore di benzina sito fra l'incrocio di via Ortì e Via Roma portandolo da 1,199 a 0,199 centesimi invece di aumentarlo come gli viene ordinato ogni mattina.
In poche ore la voce si è sparsa per la città ed essendo un distributore automatico si è formata una coda fino all'uscita di Cardinale Portanova bloccando anche l’uscita dell’autostrada. Si sono verificate numerose risse in prossimità del distributore di gente che saltava la fila per rifornirsi(sembra di etnia Rom) e sono intervenuti i carabinieri mettendolo sotto sequestro.
Il dipendente algerino è stato rintracciato nella vicina moschea a pregare in direzione di La Mecca.
Scattata la denuncia all'Inps per i titolari.
 

CALABRIA: OPERAI SDRADICANO ALBERO E TROVANO RESTI DI UN GARIBALDINO

Un albero di faggio vecchio 215 anni è stato sradicato da degli operai in Aspromonte, nei pressi dell'ex Base Usaf di Nardello, nota per i tanto chiacchierati fenomeni Ufo.
Stupefacente quello che è stato trovato al di sotto: uno scheletro umano diviso a metà: la parte superiore del corpo era aggrovigliata tra le radici, mentre gli arti inferiori erano rimasti nella bara.
Secondo la fondazione archeologica Antico Aspromonte, si tratta della tomba di un giovane garibaldino dai 17 ai 20 anni morto il 29 agosto 1862 di morte violenta: lo dimostrerebbero ferite alle costole e a una mano, probabilmente inflitte da una baionetta e i resti di una camicia rossa tipica dei garibaldini.

 

CALABRIA:INCREDIBILE STORIA DI SESSO

Scopa la mamma, scopa la figlia, scopa tutta la famiglia. Filastrocca diventata realtà in Calabria.
Ha 23 anni  Alfio Fragomeni anni e questa la sua storia: “Ho fatto sesso con la mamma, la zia e la nonna della mia ragazza. Ora loro tre sono incinta e anche la mia ragazza lo è“. La sua ormai ex fidanzata ha 19 anni e l’ha conosciuta otto mesi fa durante un combattimento clandestino di cani nella Piana di Gioia Tauro. I due si sono subito piaciuti e hanno iniziato a frequentarsi però poi lei è rimasta incinta e stava così male che non riuscivamo più a fare sesso” ha dichiarato il ragazzo. Un giorno però, recatosi a casa della fidanzata ha trovato la madre(Rita), ed è subito scattata una passione improvvisa, imprevista e anche folle! Tanto folle che ha messo la madre incinta. Disperato, è andato a confessare l'accaduto alla 55enne nonna(Concetta) della sua ragazza e presi da un raptus di incosciente passione, fanno del sesso sfrenato. Tanto sfrenato da ingravidare la nonna. Distrutto dai rimorsi e braccato dai uomini della famiglia della ragazza si è incautamente rifugiato in un casolare nei Piani dell'Aspromonte. Qui viene trovato dalla trentasettenne zia della sua ragazza(sorella della madre, Paola) di ritorno da una battuta di caccia al cinghiale. Se ne prende cura l'affettuosa zia, ma anche qui scatta improvvisa la scintilla della passione. Anche la zia rimane incinta. Adesso che anche la madre, la nonna e la zia sono in dolce attesa così il giovane Alfio si ritroverà presto padre di quattro bambini in pochissimo tempo. Si sente un po’ scosso il ragazzo, ma forse in questo caso dovrebbe essere preso in considerazione solamente lo stato d’animo della giovane ex fidanzata, che non solo si è vista tradita dal suo compagno, ma cosa ancor più grave è stata tradita da tutta la famiglia. Quale madre farebbe così male alla propria figlia? Quale padre non castrerebbe Alfio?
 

COMUNE CALABRESE VIETA BURQA E NIQAB.MULTE FINO A 10MILA EURO

Bellissime donne arabe in posa presso Piazza Mandela
Da 100 a 10.000 euro per chi indossa il burqa o il niqab: il divieto e le conseguenti multe valgono anche per i non residenti. 
Il Consiglio Comunale di Pizzoburgo, rinomato centro turistico calabrese,  ha approvato una delibera sulla scia di una raccolta firme sottoscritta dai due terzi dei cittadini. I consiglieri hanno approvato anche l’installazione di maggiori misure di sicurezza (metal detector) agli ingressi degli edifici pubblici. Nella discussione il governo cittadino si era detto favorevole a una legge che impediva non solo burqa e niqab, ma anche di ogni sistema di mascheramento del viso tipo sciarpe o balaclava (i passamontagna) usati da manifestanti e ultrà del calcio, ma il Consiglio ha votato le legge che si applica solo ai veli musulmani per evitare di metterli sullo stesso piano degli hooligans e di altri manifestanti. I clandestini, rifugiati e residenti islamici censiti dalla Caritas entro i confini del comune sono circa 2.300, su una popolazione di circa 9.000 anime. Le forze dell'ordine temono che questa scelta politica possa provocare disordini come successo tempo nel dicembre 2013 quando dopo poche ore la sconfitta in Champions della Juventus col Galatassaray, pseudo tifosi juventini distrussero il club "Fathi Terim" frequentato dai turchi residenti in zona(leggi l'articolo).
FONTE ANSA

REGGIO CALABRIA:STUDENTE STRESSATO FA SESSO CON UNA PECORA..DENUNCIATO!!!


Secondo il referto della polizia, uno studente universitario di Podargoni(RC) ha avuto diversi rapporti sessuali con una pecora. Lo studente si è giustificato dicendo che era stressato a causa di un esame imminente di diritto privato. Un suo compagno di studi stava passeggiando per il corridoio dell'appartamento che condivideva col ragazzo, al centro di Reggio Calabria, quando ha udito dei rumori strani provenienti dallo sgabuzzino, andando a controllare ha sorpreso lo studente durante il rapporto intimo con l’animale. Oltre ad essere stressato, l’universitario aveva anche bevuto per cercare di non pensare all’esame, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato fino a questo punto.
Secondo i giornali locali, il ragazzo è stato denunciato con l’accusa di violenza sessuale su un animale. L'amministratore del condominio del palazzo dove alloggiava lo studente ha detto: “Ciò che è successo è disgustoso, rivoltante e personalmente mi fa arrabbiare. Voglio dire, perché l’ha fatto? È malato ed è contro la natura e gli animali fare una cosa del genere! Loro non possono difendersi. Il mio condominio si costituirà parte civile al processo”. La pecora, uno dei tanti animali allevati dalla famiglia dello studente, adesso è in cura dai veterinari, i quali controlleranno le sue condizioni. Purtroppo questa non è la prima volta che accade uno storia di sesso con animali presso l'Università di Reggio: per esempio qualche tempo fa una ragazza trovava nel telefono del suo professore, con cui aveva una storia, il video in cui lui aveva un rapporto sessuale con il cane.
FONTE ANSA

PESCATI A SCILLA RARI ESEMPLARI DI ARGONAUTA.VENDUTI AD UN RISTORANTE 500 EURO AL KG

Il mondo animale non è fatto solo di cagnolini e gattini, ma di una varietà immensa di raccapriccianti meraviglie, e delle loro particolari abitudini riproduttive.
Questa abbondanza prende il nome scientifico di biodiversità, conta 1,75 milioni circa di specie conosciute e sfiora i 111 milioni di specie stimate, ognuna delle quali, in qualche modo, si riproduce.
Sotto la superficie del Mediterraneo vive una particolare, rarissima e costosissima specie di ottopode (quelli che chiamiamo volgarmente polpi), chiamato Argonauta argo, che è tra i campioni assoluti di dimorfismo sessuale.
Stamane, nelle reti di un cianciolo a Scilla, ne sono stai pescati tre del peso complessivo di circa 3 Kg. I fortunati pescatori dopo averli liberati dalle reti gli hanno venduti ad un noto ristoratore che gli ha pagati in tutto 1500, 00 euro.
In questo link una ricetta per preparare l'Argonauta con le patate(clicca qui).
 

STUPORE TRA LA POPOLAZIONE:FOTOGRAFATA BALENA BIANCA NELLO STRETTO DI MESSINA

E’ passata per le meravigliose acque dello Stretto di Messina un bellissimo esemplare di balena bianca. Per la gioia e l'incredulità degli appassionati di whale watching il rarissimo cetaceo è stato battezzato col nome di Morgana, in onore del complesso ed insolito miraggio che caratterizza lo Stretto. Si tratta una femmina di megattera lunga circa 14 metri, che sicuramente sta effettuando la  migrazione annuale di 12 mila km della sua specie, dalle acque mediterranee ai mari tropicali, dove le femmine partoriranno. Gli scienziati cercheranno ora di ottenere campioni di Dna per capire se si tratta di un esemplare albino o di una nuova specie sconosciuta ai biologi marini. Speriamo che non venga ammazzata da una baleniera turca.