SI GETTA IN MARE DURANTE IL TRAGHETTAMENTO AL GRIDO: "SONO UNA SIRENA"

Ha dell’incredibile o del miracoloso quanto successo ieri durante una delle tante traversate giornaliere dello stretto di Messina da parte dei traghetti. Un uomo, imbarcatosi sulla nave con alcuni amici da Villa San Giovanni e diretto verso Messina, in prossimità della metà esatta del canale si getta senza alcun preavviso in mare.

Fortuna per lui che le operazioni di soccorso siano scattate immediatamente e così l’uomo è stato tratto in salvo.
L’uomo, in evidente stato di shock, dichiara poi ai presenti: “Ho sentito il canto delle sirene e mi hanno intimato di gettarmi in mare perchè il mio destino è quello di diventare sirena”.
I medici del Policlinico di Messina, interpellati sull'accaduto, hanno detto che tale confusione psicologica si chiama Sindrome di Ulisse molto diffusa tra gli emigranti e fra chi fa molto uso di droghe leggere. Nell'ultimo anno in Italia ha provocato al morte di 32 persone, che si sono inspiegabilmente gettate in mare da mezzi in navigazione.

 

ITALIA:RAGGIUNTO NUOVO INVIDIABILE RECORD. LA POLITICA IN FESTA!!!

 
 

L'Italia vanta la più alta media di slot-machine rispetto alla popolazione: 1 ogni 143 abitanti. E il record è mondiale, superiore perfino al Nevada e della sua capitale Las Vegas
In Abruzzo, il 5% del reddito procapite regionale - ben 776 € - viene speso nel gioco. Il Molise ha il numero più alto di mini-casinò rispetto ai suoi abitanti (1 ogni 73).

In Calabria sono centri di riciclo di denaro sporco. Ultimamente alcuni supermercati hanno creato lo spazio apposito per le slot machine e migliaia di casalinghe giocano lo stipendio del marito, diventando ludopatiche.
La già preoccupante piaga del gioco d'azzardo sta assumendo contorni e dimensioni preoccupanti (senza contare i danni sociali che comporta); la mia anima liberale difende l'iniziativa commerciale, ma la carenza di controlli, la deregolamentazione su pubblicità, prossimità, e l'atteggiamento deresponsabilizzante di uno stato-mamma verso i suoi cittadini, creano un terreno fertile per le infiltrazioni mafiose e le speculazioni.

ZUNGOLI:DOVE IL MONDO SI E' FERMATO

Percorrendo la via delle Puglie, ci si imbatte in uno dei paesi campani che racchiude in sé tutte le caratteristiche della terra di mezzo, di confine, affacciandosi su tre terre simili tra loro, ma al contempo diverse, divenendone una sintesi unica e singolare.
Zungoli ha poco più di mille anime, si trova in provincia di Avellino, Campania, ma è uno degli ultimi paesi della regione Campania, e si trova proprio sul confine che la separa dalla Puglia e dalla Basilicata.
Anche il territorio circostante denuncia un ruolo di frontiera anche dal punto di vista visivo. Lungo il percorso, infatti, il continuo verde tipico della terra irpina, lascia il posto al giallo oro del grano pugliese, alle colline miste di giallo e verde, sopra le quali proprio Zungoli domina silenzioso.
Appena giunti in paese ci si trova di fronte ad un ponte che dà accesso al centro storico che seppur ristrutturato, ha ancora qualche segno dei disastri legati al terremoto del 1980. Il ponte pedonale collega quasi subito al bel castello di origine normanna dell’undicesimo secolo, ormai diventato privato.
Intorno al castello si sviluppa il dedalo di caratteristici vicoli che ne fanno uno dei borghi più belli d’Italia, dove tante donne del mondo dello spettacolo si recano a fare l'amore con la gente del luogo, che grazie alla particolare alimentazione a base di capsicina, sembra essere particolarmente caliente.

SCOPERTA UNA STONEHENGE IN ASPROMONTE. LE FOTO


Individuati 27 monoliti vicino alla Pietra Cappa, che apparterrebbero al più grande sito del periodo neolitico della Calabria. La scoperta, fatta dagli archeologi piemontesi, riguarda grandi pietre, alcune delle quali alte oltre quattro metri, che si trovano un antico sentiero che dall’Aposcipo porta a Roghudi Antica

Dopo cinque anni di ricerche e studi è possibile la misurazione e la creazione al computer di una mappa dettagliata di questo sito definito di importanza "straordinaria" dagli studiosi. Il sito era usato per scopi rituali e per la misurazione del tempo. "La presenza di quelle che appaiono come pietre, che circondano il sito di uno dei maggiori insediamenti neolitici d'Europa, aggiunge un nuovo capitolo alla storia della Calabria"

 
Il concetto del tempo non venne scoperto in Mesopotamia 5 mila anni fa, come si pensava sino ad oggi, ma nel remoto Aberdeenshire, in Scozia. Lo rilevano scavi archeologici condotti da una equipe britannica dell’università di Birmingham in un insediamento risalente a 10 mila anni fa dove è stato scoperto un calendario annuale. La struttura, formata da buche sulle quali erano piazzate grosse pietre, sarebbe stata in grado di misurare il passaggio delle stagioni e le fasi lunari.
 

REGGIO CALABRIA: SCOPERTO MOSAICO GRECO IN PIAZZA GARIBALDI. LE FOTO

Il poeta Ibico con Oceanus a fissarlo
Archeologi che visionano la scoperta
Ogni giorno una nuova sorpresa, sempre più bella e affascinante. Negli scavi di piazza Garibaldi lavora un team di archeologi coordinato dalla Soprintendenza con il compito di ritrovare, con estrema attenzione ai particolari, tutto ciò che ci sia di interessante intorno alla struttura emersa per i primi saggi relativi al progetto per riqualificare la piazza. Un progetto che prevedeva la realizzazione di un maxi parcheggio sotterraneo che con ogni probabilità verrà accantonato per lasciare spazio a quella che potrebbe diventare la più importante area archeologica della città, proprio lì dove bande di extracomunitari bivaccano la notte, nessuno si aspettava che potessero esistere testimonianze di una civiltà così antica perchè secondo tutte le testimonianze storiche, piazza Garibaldi si trovava ben al di fuori delle “mura” dell’antica polis greca o Rhegium romana, essendo addirittura a Sud del fiume Apsìas, l’attuale torrente Calopinace.
Il mosaico
In queste ore gli archeologi hanno rinvenuto un mosaico greco immacolato che ha lasciato senza parole la popolazione accorsa a curiosare.
Secondo gli esperti, i mosaici colorati erano parte integrante dei nobili dell'antica Reghion, e per le particolari iscrizioni si pensa che quella appena scoperta, dovrebbe essere la dimora di Ibico, il grande poeta greco nato a Reggio.
 
 

DOBERMAN SVENTA UNA RAPINA E MUTILA LADRO CHE CHIEDE RISARCIMENTO MILIONARIO

Milano: La signora Maria Hubbert Sforza, rampolla di una nota famiglia milanese, tornata nel suo attico, dopo una festa, ha trovato il suo dobermann, Nobert, steso sull'ingresso boccheggiante e semisoffocato. Dopo aver lasciato cadere la sua borsa a terra, e aver cercato inutilmente di farlo di nuovo respirare, la donna ha caricato in fretta e furia il cane sulla macchina e lo ha portato dal veterinario. Il medico ha dato un'occhiata al cane e ha detto che probabilmente avrebbe dovuto operarlo per eliminare quello che bloccava le sue vie respiratorio, consigliando alla signora di tornarsene a casa. Appena arrivata a casa, la signora riceve la telefonata del medico veterinario: "Ora mi ascolti bene - con tono deciso - riagganci il telefono, e corra fuori da casa sua. Vada dai vicini e aspetti lì la polizia". La donna, spaventata, seguì le parole del medico. Il veterinario aveva trovato due dita ficcate nella gola del cane e aveva immaginato che qualcuno avesse cercato di penetrare nella casa della donna durante la sua assenza, quando il dobermann lo aveva attaccato. Forse il ladro era ancora lì.
E infatti lo era, in stato di shock, rannicchiato e sanguinante in un ripostiglio della camera da letto. La polizia lo ha identificato e portato al pronto soccorso. Il ragazzo rom, tale Edin Budmir Mikalovich, ha denunciato la donna per lesioni gravissime e chiede un risarcimento danni di due milioni di euro.
 

REGGIO CAL:ANZIANO SI FERMA AL DISTRIBUTORE PER GONFIARE UNA BAMBOLA GONFIABILE.

E' una bella giornata di fine inverno a Catona, periferia nord di Reggio Calabria. Le telecamere di sorveglianza di un distributore di carburante sono puntate in direzione per evidenti questioni di sicurezza e per evitare ladri del pieno. Mai si era vista una cosa del genere...

PERU': CATTURATA ENORME ANACONDA TERRORE DEL RIO DELLE AMAZZONI

Il 20 agosto 2014 una straordinaria notizia giunse dalla foresta amazzonica Peruviana: centinaia d'abitanti di Nueva Tacna, sul Rio delle Amazzoni, erano rimasti sconvolti dal passaggio di un serpente lungo circa 27 metri e largo 4 che, attraversando l'abitato, aveva travolto tutto al suo passaggio e, tuffandosi nel fiume, aveva affondato diverse imbarcazioni. Qualsiasi forma di scetticismo, verso quello che sembrava il frutto di accese fantasie, fu spazzata via dal rifiuto assoluto degli abitanti di Nueva Tacna di tornare nelle loro case senza precise garanzie da parte delle autorità. Così, il 22 settembre motovedette militari iniziavano il pattugliamento di quel tratto del Rio delle Amazzoni, mentre il vice ammiraglio Luis Vargas Cooban, comandante della Regione Navale Amazzonica, il governatore della regione e alcuni giornalisti sorvolavano la zona in idrovolante. Qualunque cosa fosse passata di lì aveva lasciato una spaventosa traccia attraverso il centro abitato, mentre i relitti delle imbarcazioni affondate ne testimoniavano la via di fuga.
Fortunatamente il 5 marzo scorso, un gruppo di volontari capeggiati dal ex combattente Tonzio Martinez è riuscito a catturare questo gigantesco esemplare(foto) facendo tornare un pò di tranquillità nelle comunità locali.
Dal momento della sua prima apparizione, alla sua cattura, sono scomparse nella zona oltre 360 persone.
 
 

SCARAFAGGI INVADONO LE SPIAGGE ARGENTINE:DECINE DI MORTI

L'invasione di scarafaggi che sta colpendo le spiagge argentine di Mar de Ajo, a 50 chilometri da Buenos Aires, sta assumendo dimensioni bibliche, tanto da far dire a una parte della popolazione che questo è un segno che anticipa la fine del mondo. Scene da film dell'orrore, che lasciano residenti e turisti senza fiato: chilometri di costa ricoperti da un tappeto nero di insetti in movimento che attaccano e divorano ogni cosa che si muova, dai gabbiani, alle foche, fino agli esseri umani. Due scienziati dell'Università di Cordoba, inviati dal Ministero dell'Ambiente per studiare il fenomeno sono stati  letteralmente mangiati dagli insetti e le autorità hanno recuperato solo le ossa. Anche numerosi pescatori di mitili risultano al momento dispersi e la Protecion Civil pensa che siano stai vittime degli scarafaggi. Sui social media, oltre a coloro che parlano di "sinistro avvertimento di imminente castigo divino" e sostengono che "la fine dei tempi è vicina... e gli scarabei possono sentirla", c'è chi tenta di trovare una spiegazione scientifica. Come fa un commentatore, che si identifica come "khnagar", secondo il quale si tratterebbe di esemplari della specie Heteronychus Arator, che, presenti su una portacontainer cinese, sarebbero venuti a contatto con agenti nucleari e una volta contaminati si sarebbero accoppiati a dismisura.
Il fatto che al momento si contano già 2 morti ed una quarantina di dispersi.


 

L'INCREDIBILE LEGGENDA DI GIORDANO CALARUZZO, IL CANNIBALE CALABRESE

Giordano Calaruzzo e i suoi figli in azione
Giordano Calaruzzo nacque nel 1763, nel ducato di Sinopoli, a una quarantina di chilometri da Reggio di Calabria.
In quella immensa distesa di castagneti e uliveti secolari, i signori Calaruzzo lavoravano tutto il giorno nei campi e, come loro, il giovane Giordano si dedicò per qualche anno alla coltivazione nella terra del padre.
Il malumore crebbe in quel ragazzo di giorno in giorno, a causa della sua avversione allo starsene per ore a lavorare la terra, oltre che per il poco interesse a svolgere quel compito faticoso e per la passione per la caccia e il gioco d'azzardo.
Così, ancora minorenne, Giordano Calaruzzo lasciò l'abitazione dei genitori senza nessuna destinazione prefissata, cominciando a vivere come un mendicante nei villaggi della zona.
Un giorno conobbe una ragazza di nome Agnese Ruffiani, che come lui si arrangiava per sopravvivere. Tra i due ci fu subito un'intesa basata sul fatto che la indole di entrambi era orientata alle più perverse inclinazioni sadiche e violente, così andarono a vivere insieme vicino al Promontorio di Sant'Elia.
La compagna di Calaruzzo  praticava la stregoneria illudendo parecchie persone del paese con riti che a quell'epoca erano all'ordine del giorno, quando però, qualche mese più tardi, si venne a conoscenza della professione della donna, lei ed il suo compagno furono obbligati a scappare prima di una probabile esecuzione al rogo. La loro nuova "casa" fu  una caverna che era situata sulla costa dell'odierna Costa Viola, l'oggi conosciuta Cala di Janculla.
Questo posto umido e freddo, era pieno di strettoie e passaggi quasi inaccessibili. Oltretutto l'alta marea, che puntualmente arrivava tutti i giorni, impediva a qualsiasi curioso di addentrarsi in quel luogo buio e maleodorante. In qualche modo Calaruzzo e la sua amante si organizzarono alla meglio dentro quel rifugio che per molti anni permise loro di compiere indisturbati delitti atroci a discapito di centinaia di vite umane.

Una delle grotte dove si nascondeva il clan
Senza un lavoro e con una donna da mantenere, Calaruzzo andava girando alla ricerca di qualche mendicante come lui o viaggiatore di passaggio e depredava oggetti di valore e qualche soldo. Alcune volte gli andava bene, perché la vittima era talmente ubriaca da non poterlo identificare, ma in altre circostanze rischiò di essere catturato. Concluse quindi che l'unica soluzione per non essere accusato di furto era quella di uccidere i malcapitati, solamente eliminando qualsiasi possibile testimonianza poteva avere la certezza di farla franca. L'idea fu comunicata alla sua compagna.
In genere Calaruzzo si accertava che la vittima fosse sola, poi la seguiva ad una certa distanza, infine da dietro la colpiva in testa con un grosso bastone, la derubava, e ne nascondeva il corpo sotto la sabbia. Poi, con i soldi del furto, andava nel più vicino villaggio a comprare vino e qualcosa da mangiare.
Per qualche anno la coppia tirò avanti così, ma, con l'arrivo dei primi figli, l'esigenze della famiglia cambiarono radicalmente: la refurtiva non bastava più per sfamare tutti, perciò, di comune accordo, Calaruzzo e consorte decisero che la carne se la sarebbero procurata direttamente dai cadaveri dei viandanti e dei mendicanti.
Nel febbraio del 1783, subito dopo il devastante terremoto che colpì la provincia di Reggio Calabria Calaruzzo  inizio la sua opera di sciacallaggio. Si aggirava di notte tra le macerie dei paesi distrutti e uccideva i superstiti cucinandoli sul posto insieme alla compagna e alla numerosa prole. I cadaveri furono poi portati nella caverna, dove i Beane con una grossa lama, rubata ad un pescatore di Bagnara, aprirono loro il torace, estraendone le viscere. Infine i corpi furono fatti a pezzi: alcune parti vennero conservate in salamoia con l'acqua di mare, altre trattate e appese con dei ganci alle pareti, pronte per essere consumate. Le ossa le accatastarono in fondo alla caverna, facendone dei grandi mucchi, mentre quello che rimaneva veniva gettato in mare in pasto ai granchi e murene.
Col passare del tempo la famiglia si allargò a dismisura, attraverso una serie di incesti, arrivò a comprendere otto figli maschi, sei figlie, diciotto nipoti maschi e quattordici nipoti femmine. Tutti i discendenti di Calaruzzo furono addestrati ad uccidere e abituati a mangiare carne umana.
Un giorno un gruppo di otto frati in pellegrinaggio per il Santuario di San Rocco d'Acquaro, fu accerchiato e attaccato dai membri del clan Calaruzzo e per quelle persone non ci fu scampo. Portati velocemente nella caverna, gli uomini del clan ebbero il compito di smembrarli, mentre le donne si dedicarono alla conservazione, quello che non servì fu come sempre gettato in mare.
Ad un certo punto le provviste di carne umana erano così abbondanti che molte di queste andarono in putrefazione, (possiamo immaginare l'odore insopportabile che ci doveva essere in quella caverna, con tutti quei pezzi appesi ai muri che andavano a male).
Nel frattempo nella zona si registrava ogni anno un'elevata percentuale di persone scomparse,  molte famiglie denunciarono il mancato rientro dei loro cari e le autorità locali cominciarono le ricerche, ma inizialmente le persone interrogate non furono di nessun aiuto alle ricerche dell'abominevole personaggio in grado di far sparire così tante persone.
Il fatto che nessuno sopravvivesse alle aggressioni bestiali della famiglia Calaruzzo fece sì che la stessa riuscì ad operare indisturbata per un lungo periodo di tempo.
Le autorità in ogni caso non si fermarono e continuarono a cercare il responsabile di quello che stava diventando ormai un mistero inquietante; i genitori proibirono ai figli di uscire da soli e si armarono dei più disparati oggetti per difendersi dal possibile attacco di uno sconosciuto, non potendo lontanamente immaginare che dietro a questa terribile vicenda c'era un intero clan assetato di sangue e non solo.
Intanto, pur di dare un nome ad ogni costo all'artefice di questi misfatti, le autorità arrestarono  individui che non avevano nulla a che fare con quegli avvenimenti oscuri, ma che erano stati semplicemente gli ultimi a vedere gli scomparsi. A molti di loro furono estorte dai magistrati delle confessioni fasulle, in seguito alle quali furono messi al rogo o gettati dalla Rupe di Sant'Elia.

Il Cardinale Ruffo che festeggia la cattura
Un giorno, dei pescatori notarono tra le correnti dello Stretto di Messina delle strane cose che galleggiavano in mare, si avvicinarono e quello che videro provocò loro grande orrore e spavento: altro non erano che arti umani in putrefazione che le correnti  avevano spinto per una ventina di chilometri da dove erano stati gettati.
La notizia si divulgò in tutti i paesi adiacenti in pochissime ore. Quello che si spiaggiò sulle rive di Scilla e Cannitello  era indescrivibile, ormai gli abitanti non si sentivano più al sicuro, perché adesso c'era la prova che le persone scomparse sulla loro strada avevano incontrato un vero e proprio demonio, soltanto un mostro poteva osare così tanto.
La zona fu setacciata scrupolosamente da volontari e forze dell'ordine, tutti impegnati per trovare quella bestia che dal tragico terremoto del 1783  terrorizzava la comunità. Ci fu un momento in cui si andò molto vicino a scoprire il nascondiglio dei cannibali, ma l'alta marea ostruiva temporaneamente l'entrata della caverna, inoltre nessuno poteva immaginare che quel luogo cupo e tetro fosse abitato da essere umani.
La fortuna della famiglia Calaruzzo si stava comunque esaurendo e qualche giorno dopo un episodio traumatico mise fine a quell'orrore.
Nel 1799, una coppia di sposi stava ritornando a casa, dopo aver passato la giornata alla festa della Madonna di Bagnara, quando improvvisamente furono attaccati da Calaruzzo e da altri componenti del clan.
L'uomo si difese con tutte le sue forze, grazie ad una spada, ma la moglie cadde da cavallo e fu immediatamente raggiunta dai cannibali, che le tagliarono la gola e le succhiarono il sangue, per poi squartarle il ventre per estrarne gli intestini e altri organi, mentre il marito osservava impotente.
In quel momento arrivarono altri viaggiatori in soccorso alla coppia e la famiglia Calaruzzo, per la prima volta, fu costretta a fuggire, lasciando finalmente un sopravvissuto in grado di raccontare  quello che succedeva nella Costa Viola.
La situazione era talmente importante che anche il Cardinale Fabrizio Ruffo  fu informato dell'accaduto.
Quattro giorni dopo, un esercito di 900 uomini capeggiati dallo stesso Cardinale, accompagnati da cani da caccia inglesi, si avviarono verso il luogo della tragedia. Con loro c'era anche l'uomo che aveva perduto la moglie.
Perlustrarono l'intera zona senza trovare nulla di significativo, ma quando i soldati si avvicinarono alla caverna, i cani cominciarono ad abbaiare in direzione dell'entrata: fu chiaro che qualcosa si doveva nascondere lì dentro.
I soldati entrarono in quel luogo buio e umido e, accese le torce, si materializzò davanti a loro uno spettacolo terribile: appesi con dei ganci molti piedi, gambe, braccia e teste mozzate che penzolavano. Altri pezzi di uomini, donne e bambini conservati in salamoia stipati in un angolo, da un'altra parte un numero infinito di oggetti di valore e indumenti appartenenti alle vittime.
La famiglia Beane fu trovata nella parte posteriore della caverna, ci fu un tentativo da parte dei cannibali di difesa, ma le spade e il numero dei soldati placò subito qualsiasi tipo di resistenza.
Il clan, che con Sawney era formato da 48 membri, vennero portati a Reggio Calabria e successivamente, rinchiusi nella prigione di San Raneri a Messina.
Il giorno successivo, senza un processo, davanti ad una folla impazzita ed avida di vendetta, furono giustiziati in questo modo: agli uomini furono tagliate mani e gambe e i corpi mutilati lasciati  dissanguare in un fosso riempito di granchi scavato nella spiaggia di Catona   davanti agli occhi delle loro donne, mentre le stesse furono bruciate vive in tre roghi separati(Fossa San Giovanni, Scilla e Bagnara).
Prima di essere giustiziati, nessuno della famiglia Calaruzzo  mostrò segni di pentimento, anzi continuarono ad imprecare contro tutta la popolazione ed i loro giustizieri.
Con il passare dei secoli, questa storia incredibile è stata tenuta segreta, uno dei simboli di un epoca, quella medievale, dove, tra cacce alle streghe e torture d'ogni tipo inflitte ad innocenti, poteva accadere qualsiasi cosa, anche di vedere una famiglia come quella di Calaruzzo che per un quarto di secolo massacrò e divorò un imprecisato numero di persone, qualcuno sostiene addirittura cinquecento.

PRESTITO SPECIALCASH POSTEPAY, IDEATO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'

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BENVENUTO MEDIOEVO:ADDIO LAVORO, RISPARMI E CASA DI PROPRIETA'

Ci hanno abituato a pensare che il lavoro stabile sia anacronistico, una dimensione nostalgica e inadatta alle dinamiche del Terzo Millennio (il Jobs act legalizza il precariato permanente e il licenziamento arbitrario). Fatevene una ragione ci hanno detto. E ce la siamo fatta.
Ci stanno abituando a pensare che il bail-in sia una cosa buona e giusta (tradotto: le banche perdono giocando d’azzardo, i clienti pagano il conto, tutto a norma di legge). E ce ne stiamo facendo una ragione.
E ora vogliono abituarci a vivere tutti in affitto. Anzi: a considerare una fortuna riuscire a pagare un affitto, così come ormai si considera un privilegiato chi riesce a raccattare qualche voucher. E, a quanto pare, ce ne faremo una ragione.
Eppure lavoro, risparmio privato e casa di proprietà sono stati i pilastri portanti della classe media per decenni. Di più, sono stati i pilastri di quel poco di democrazia che abbiamo avuto: senza diritti sociali, la democrazia diventa un vuoto simulacro che fa da paravento aun’oligarchia di fatto. Oggi stiamo assistendo passivamente allo smantellamento di questi tre pilastri, una devastazione lenta, sistematica e tenace, che noi accettiamo come lobomotizzati.
Il governo Renzi sta agevolando l’esproprio delle case da parte delle banche (vedi l’atto n.256: bastano sette mesi non pagati, anche non consecutivi, per far finire la casa all’asta) e, con le condizioni stabilite per il prestito ipotecario vitalizio,  alla morte del beneficiario over 60 gli eredi potrebbero ritrovarsi sul groppone costi insostenibili (con tanto di reintrodotti anatocismo epignoramento della prima casa), perdendo il possesso della casa.
 
Il nuovo mondo si preannuncia così: niente diritti sul lavoro, niente risparmi, niente pensioni, niente casa di proprietà.
 
Al posto dei diritti, avremo qualche elemosina di Stato (probabilmente le chiameranno “misure umanitarie”) elargita ai più poveri fra i poveri, almeno sulla carta, per garantire quel minimo indispensabile di tenuta sociale.
 
La nuova classe media sarà un esercito di braccianti  che vivono alla giornata.
 
In tre parole, saremo tutti SERVI DELLA GLEBA.
 
In una parola, Medioevo.
 

TELELAVORO: GUADAGNARE 40 EURO AL GIORNO ONLINE

GUIDA PER GUADAGNARE SU NEOBUX

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Il cashout è di 2$.
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Ma andiamo con ordine…
ISCRIZIONE PAYPAL:
Prima di iscriversi, è necessario aprirsi un conto paypal. Paypal è uno dei siti più famosi e importanti nel mondo, che permette di ricevere e inviare pagamenti tramite internet in totale sicurezza. Un vero e proprio conto bancario, infatti da poco è possibile anche richiedere la carta di credito paypal, nella quale è contenuto l’IBAN, in maniera da poter ricevere anche bonifici bancari.
L’account paypal dovrete collegarlo ad una vostra carta di credito, anche prepagate come per esempio la carta “Postepay”, e seguire la procedura di verifica del conto (importantissima perché Neobux accetta pagamenti solo da account paypal verificati!!). Il sito per fare tutto è: www.paypal.it
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INIZIARE:
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REFERRALS:
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I referrals hanno una durata di 30 giorni, cioè dopo 30 giorni scadono, ma li si possono rinnovare per altri 30 (con uno sconto del 5%), per 60 giorni (sconto del 10%), 90, 150 e 240 giorni con sconti molto alti!

INVESTIMENTO:
Una volta che la procedura di verifica di paypal sarà completata, dobbiamo fare un piccolo investimento di almeno 5$ (a questo mondo nessuno ti regala nulla, quindi un minimo di investimento ci deve essere). Allora ci sono due bilanci: il “main balance” nel quale saranno accreditati i nostri guadagni; e il “rental balance” nel quale ci saranno i soldi che trasferiremo per comprare i referrals. Per investire i 5$ clicchiamo sul simbolo “+” accanto al rental, e seguiamo le istruzioni cliccando su Paypal quando chiede il metodo di pagamento.
COMINCIAMO A GUADAGNARE:
Adesso che disponiamo di 5$, compriamo i nostri primi referrals. Prendiamo il pacchetto da 15 referrals pagando 3.3$. Non spendiamo tuttii soldi perché i referrals vanno gestiti bene.
Adesso dobbiamo attivare l’autopay. L’autopay sarebbe il rinnovo automatico del referrals, così da non dover ogni 30 giorni rinnovare i referrals (come ho già detto dopo 30 giorni scadono). In questo modo ogni volta che un tuo referrals clicca, l’autopay ti scala 0.0062$ dal tuo rental, e rinnova il tuo referrals per un giorno, quindi in questo modo non scadranno mai, ma ricordati di non lasciare mai il rental balance vuoto !!
Adesso contiamo i nostri guadagni giornalieri: Mettiamo che su 15 referrals in un giorno mi cliccano solo la metà, diciamo 7 referrals. Il calcolo viene fatto facendo 0.02$ per ogni referral che clicca, quindi: 0.02$ x 7= 0.14$ al giorno, togliendo però 7x0.0062=0.04$ di autopay. Quindi avremo un guadagno netto di 0.10$ al giorno!...
Se poi un referrals è inattivo, non clicca, lo potremo cambiare pagando 0.07$, che ci verrà sostituito con uno nuovo, che si spera sia attivo. Consiglio di riciclare i referrals se per 5 giorni non cliccano.
Dopo una settimana potremo compare altri referrals:
del nostro primo investimento erano rimasti 1.7$ meno diciamo 0.20$ per ricicli… in tutto abbiamo 1.50$ (primo investimento) + 0.70$ (guadagno in una settimana dei nostri referrals). Abbiamo 2.20$ da investire e ci compriamo il pacchetto da 5 referrals (1.1$).
Adesso disponiamo di 20 referrals, e seguendo gli stessi calcoli, ipotizzando che solo la metà clicchino, abbiamo:
10x0.02$=0.20$ 10x0.0062=0.06$autopay… guadagneremo al giorno 0.14$....
Eseguiremo lo stesso procedimento tutte le settimane fino ad avere 300 referrals…
Ricordo che il sito offre ottimi strumenti per controllare lo stato dei referrals !!!

UPGRADE:
Quando ci iscriviamo noi siamo membri “standard”, e possiamo avere al massimo 300 referrals. Una volta raggiunti i 300 referrals da standard, aspettiamo di guadagnare attraverso i nostri referrals 90$, così potremo diventare membri GOLD. I membri gold hanno 9 pubblicità fisse al giorno del valore di 0.01$, perché NON DIMENTICHIAMO CHE PER GUADAGNARE CON I PROPRI REFERRALS BISOGNA CLICCARE OGNI GIORNO LE PROPRIE 4 PUBBLICITà!!!
Da membri gold inoltre il limite di referrals è 2000 ed inoltre si hanno tantissimi sconti sull’acquisto di referrals sull’autopay e sui ricicli inoltre guadagneremo 0.04$ da ogni singolo referrals che clicca !!!
Con la stessa strategia spiegata sopra riusciremo ad arrivare anche noi a 2000 referrals e facendo due conti, guadagneremo…
1000x0.04= 40$ 1000x0.006=6$autopay… Avremo un guadagno netto al giorno di 34$ al giorno, che in un mese sarebbero 1020$ !!!! e pensate se invece che la metà dei vostri referrals cliccassero tutti quanti. La cifra raddoppierebbe !!
Se si vuole guadagnare sempre di più si può passare ad essere membri Ultimate, pagando circa 800$, ma si può ad arrivare anche ad avere 10000 referrals (e vi assicuro che c’è gente che guadagna tantissimo anche più di 4000$ al mese !! ).
Ci pensate, guadagnare tutti questi soldi, semplicemente cliccando quelle 4 pubblicità tutti i giorni che in tutto tolgono 1 minuto di tempo !!
Ovviamente per arrivare a quelle cifre ci vorrà tempo, ma io ho scritto una guida in cui si investe solo 5$ (meno di 5€)… più si investe più in fretta si arriva a quelle cifre !!
Poi il sito è serissimo, ed il forum, con apposita sezione in italiano, toglie qualsiasi dubbio abbiate, con moderatori precisi e puntuali nelle risposte.
Cosa molto importante al sito si può accedere da un solo computer e da un solo indirizzo IP, quindi non è possibile imbrogliare o avere più account in neobux !!
NON MI RESTA CHE AUGURARVI BUONI GUDAGNI E MI RACCOMANDO CLICCATE !!
ecco il link dove potete tranquillamente inscriverVi www.neobux.com