NINA MORIC E' SCOMPARSA. ITALIANI IN ANSIA

Nina Moric e il suo fidanzato Luigi Mario Favoloso sarebbero scomparsi. A lanciare l'allarme è stata la madre del fidanzato, Loredana Fiorentino, che ha lanciato un appello su Facebook scrivendo: Se qualcuno ha notizie di Nina e di Luigi mi contatti, sono abbastanza preoccupata - prosegue poi dicendo - Sono due giorni che non rispondono al telefono, se non avrò notizie andrò alle Forze dell'Ordine. Essendo i due sempre molto attivi sui social network tanto silenzio desta sospetto. Contattata da Dagospia, la signora ha affermato di essere in ansia: “Sono preoccupatissima, è da due giorni che cerco di parlare con mio figlio ma inutilmente. Il suo telefono e quello di Nina squillano a vuoto. Non è mai capitato! Luigi mi chiama più volte al giorno da quando vive a Milano e mi comunica anche i più piccoli spostamenti. Se nel giro di qualche ora non dovessi avere notizie denuncero’ la loro scomparsa alle forze dell’ordine. Vi prego aiutatemi”.
L'ultima speranza rimane nel popolo italiano che sta rispondendo unito e compatto(come sua abitudine) per risolvere questa misteriosa questione di gossip.

ECCO LA NUOVA MODA CHE STA IMPAZZANDO NELLE SPIAGGE CALABRESI E SICILIANE

Una volta si portava da casa un materassino e l'ombrellone e la giornata al mare passava via tra un bagno, una partita a carte e la lettura di un buon libro. Ora invece sta impazzando questa nuova moda che sta coinvolgendo migliaia di persone: portarsi da casa una scala a forbici, posizionarla in acqua e fare tuffi su tuffi. Da Tropea a Scilla, da Siderno a Soverato, passando per Bagnara e Taormina, sono decine le persone che stanno adottando questo nuovo modo per rendere più divertenti le giornate, con ottimi risultati per i negozi di ferramenta che hanno visto impennarsi le loro vendite.

MORIA DI PESCI:ECCO LA PROFEZIA DI SAN GIOVANNI DA FIORE

Uccelli morti, moria di pesci, api impazzite: che cosa sta succedendo nello Stretto di Messina? 
E’ antipatico non poter avere spiegazioni plausibili. E’ imbarazzante non riuscire a dare risposte utili. La moria di pesci che sta coinvolgendo lo Stretto di Messina, dalla Cannitello a Canneto di Caronia, da Capo Peloro a Punta Pezzo, passando per il Catona, Mili e Rometta è una domanda senza risposta che risveglia paure antiche, che scomoda profezie come quella di San Giovanni da Fiore o leggende antiche come i pesci vipera Messageri di Poeseidone. Ma quando un sensazione diventa un soffio leggero che ti senti sul collo, quando l’idea della paura ti passa vicino alla pelle e avverti un brivido che ti sfiora la schiena, allora, forse ti viene voglia di fermarti un attimo e provare a capire.
A rileggerli tutti, gli articoli apparsi in questi giorni, su questo curioso fenomeno degli uccelli e dei pesci morti, la sensazione è che manchi qualcosa. Un pezzo, un frammento, un brandello di verità che qualcuno, forse solo per pigrizia, sta tentando di nascondere. A rileggerle tutte, ma con attenzione,  le storie che i giornali provano a raccontare hai come la sensazione che forse bisognerebbe provare a mettere a fuoco ricordi, notizie apparentemente slacciate, lontane, dimenticate e rileggere con attenzione cosa ci hanno presagito i personaggi del passato.

"Ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che popolano l'Aspromonte moriranno, nel mare dello Stretto i pesci galleggeranno avvelenati. Quel giorno, uomini delle due sponde si uniranno come guerrieri dell'arcobaleno per lottare contro la distruzione della Terra, voluta dalla bandiera nera". (Profezia San Giovanni da Fiore).

Vogliamo sapere...


MORIA DI PESCI NELLO STRETTO:TERREMOTO IN ARRIVO?

Una distesa di pesci morti galleggia nelle acque dello Stretto di Messina e tra questi decine di pesci vipera. Non si conosce la causa della moria di pesci che, in questi giorni, si sta verificando nelle acque del cd Triangolo della Morte.
A causa della sua rarità, ad ogni apparizione si torna a parlare dell’arrivo di un terremoto.
Si tratta di un antico mito della tradizione mediterranea che vedrebbe questo tipo di pesci come dei “messaggeri di Poseidone”(leggi qui) che si mostrerebbero agli uomini soltanto per annunciare un evento sismico.
Anche nel 1908 e nel 1783, migliaia di pesci furono ritrovati morti, in parte in mare ed in parte spiaggiati, esattamente tra Torre Cavallo e Punta Peloro. In quei casi il ritrovamento coincise, di li a qualche giorno, ai due terribili terremoti.

TERRORE NEL PO:AVVISTATI RAGNI DI 40 KG. DISPERSI DUE GIOVANI. IL VIDEO

Avvistati a più riprese una colonia di quattro ragni Malmignatta dal peso di circa 40 Kg. Terrore e spavento con vittime due giovani ragazzi(vedi foto)che da ieri risultano dispersi.
Questa è l'ultima incredibile testimonianza di due giovani pescatori di frodo, Murad Bernabei e Cataldo Hassan, che avventuratasi nelle acque del fiume Po hanno fatto queste incredibili riprese.
I due intraprendenti ragazzi, presi dallo spavento hanno fatto una manovra azzardata e la loro imbarcazione si è capovolta. Da allora non si hanno più notizie.
Di questi enormi ragni avvistati si pensava fossero estinti da tempo, ma nell’ultimo mese ci sono almeno tre avvistamenti documentati nelle rive del Po. Si tratta della Malmignatta Latrodectus tredecimguttatus), un ragno meglio noto come la “vedova nera della Padania”. L’aracnide appartiene alla famiglia Theridiidae.

VIDEO SHOCK:AVVISTATI RAGNI GIGANTI NEL FIUME PO

Questa è l'ultima incredibile testimonianza di due giovani pescatori di frodo, Murad Bernabei e Cataldo Hassan, che avventuratasi nelle acque del fiume Po hanno fatto queste incredibili riprese.
I due intraprendenti ragazzi, presi dallo spavento hanno fatto una manovra azzardata e la loro imbarcazione si è capovolta. Da allora non si hanno più notizie.
Di questi enormi ragni avvistati si pensava fossero estinti da tempo, ma nell’ultimo mese ci sono almeno tre avvistamenti documentati nelle rive del Po. Si tratta della Malmignatta Latrodectus tredecimguttatus), un ragno meglio noto come la “vedova nera della Padania”. L’aracnide appartiene alla famiglia Theridiidae.


PANICO IN SPIAGGIA A FIUMICINO.SI PENSA ALL'ISIS, MA SONO AUTO IN FIAMME

Fiamme alte e una densa colonna di fumo nero a ridosso delle spiagge libere dell'Isola Sacra, a Fiumicino. Dall'arenile la gente è scappata temendo si trattasse di un attentato terroristico. Un incendio ha distrutto cinque autovetture parcheggiate in un piazzale di viale delle Meduse, a ridosso del Lungomare della Salute. Il rogo, esploso intorno alle ore 17,10,  ha anche leggermente danneggiato la veranda di un ristorante-pizzeria attiguo. 
Le fiamme e il denso fumo nero visibile a diversi chilometri di distanza hanno richiamato l'attenzione di centinaia di bagnanti che erano sulla spiaggia a poche decine di metri. Sul posto, per presidiare la situazione, anche i vigili urbani, la polizia e personale della Capitaneria di Porto di Roma. L'intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero ad ulteriori altre vetture parcheggiate sul piazzale e che intaccassero il resto della struttura della pizzeria.
Secondo le prime testimonianze sembra che al momento della messa in moto una vettura, forse una Nissan Micra, si sia incendiata, coinvolgendo anche altre vetture parcheggiate e lo stesso ristorante. Fortunatamente il proprietario del veicolo è riuscito a salvarsi.​ Paura sulla spiaggia dove in seguito alle esplosioni dei serbatoio delle auto si è diffuso un allarme incontrollato riguardo ad un ipotetico attentato terroristico.