IL MISTERO DEL TRENO SCOMPARSO CHE HA VIAGGIATO NEL TEMPO


 Il 14 luglio del 1911 la società ferroviaria La Zanetti inaugurò un nuovo treno turistico sulla linea Roma-Milano e, per il viaggio inaugurale furono invitati 106 viaggiatori, scelti tra i borghesi ed in più qualche familiare del personale de La Zanetti.

In quella bella giornata estiva il treno partì da Roma, viaggiando a velocità ridotta, per permettere agli ospiti di godersi lo splendido paesaggio rurale, mentre il personale di bordo serviva champagne e alcuni violinisti intrattenevano i viaggiatori, passando di carrozza in carrozza.

Il viaggio proseguì regolarmente fino a quando, durante l’attraversamento di una zona collinare tra Emilia e Lombardia, il treno non giunse in prossimità dell’imboccatura di uno dei primi tunnel scavati nella montagna, che in quel periodo storico rappresentava il massimo dell’ingegneria civile, era infatti la galleria più lunga mai costruita.

Il treno entrò nel lungo tunnel, che era già usato da altre società ferroviarie ed in quel momento avvenne qualcosa di inspiegabile: il tunnel fu improvvisamente circondato da una fitta nebbia bianca, che inghiottiva mano a mano tutte le carrozze.

Quando il treno entrò all’interno del tunnel svanì nel nulla insieme a tutti i 106 passeggeri el personale di macchina, ai camerieri ed ai violinisti.

Solo due viaggiatori si salvarono, perché spinti da un senso di opprimente ed inspiegabile pericolo, saltarono giù dal treno, prima che questi entrasse nella galleria.

Si sa molto poco dei due, uno tempo dopo fornì un resoconto abbastanza confuso dell’evento ad un giornale dell’epoca, l’uomo disse di aver percepito uno strano ronzio poco prima dell’entrata nel tunnel e di essersi buttato fuori dallo stesso, insieme ad un altro passeggero. Questo, oltre la fitta nebbia, era quanto ricordava dell’accaduto.

Non esistono altre informazioni su questo episodio, un po' perché si dice che La Zanetti avrebbe messo a tacere l’accaduto perché un disastro del genere avrebbe probabilmente causato il fallimento della società ed anche perché le ricerche nel tunnel compiute dagli operai de La Zanetti, insieme alla polizia, si rivelarono infruttuose.

Le autorità, data la sua fama sinistra, fecero chiudere il tunnel e nel 1915, durante la Prima Guerra Mondiale, una bomba lo distrusse, seppellendo definitamente ogni possibile ulteriore esplorazione volta ad accertare i fatti.

A causa delle poche testimonianze – in pratica solo il viaggiatore che si è buttato prima di entrare nel tunnel - e della mancanza di prove questa pare essere una leggenda, ma da questo momento il treno inizia a comparire sulle rotaie di mezzo mondo: ce ne sono tracce dalle parti di Mosca, oppure a Chernobyl – poco tempo prima dell’incidente alla centrale nucleare – a Sebastopoli, in Norvegia, fino ai Balcani.

Ma il treno non pare muoversi solo nello spazio: nei registri medioevali di un monastero di Modena, è citata una macchina che emetteva sbuffi di fumo di tre carrozze con della gente rasata e vestita di nero a bordo.

Nel 1840 uno psichiatra di Città del Messico sostiene nei suoi diari di aver visitato nel suo ospedale un gruppo di 104 italiani vestiti strani, che sostenevano di star viaggiando su un treno. Lo psichiatra liquidò l’evento come un caso di isteria di massa ed il caso si chiuse li, della presenza di quei pazienti non ce ne è altra traccia.

Il 29 ottobre del 1955 una notte un vecchio treno che, secondo i testimoni era stato costruito prima della Guerra apparve in Ucraina a Zavalichi, un ferroviere sostiene che il treno si muovesse senza emettere alcun suono, come se fluttuasse.

Giolitti, a quel tempo Primo Ministro del Regno d'Italia, fece impiegare più di diecimila uomini delle Regio Esercito per le ricerche, più precisamente nei tratti appenninici tosco emiliani. Furono ritrovati lungo i binari degli abiti medievali apparentemente nuovi e non usurati dal tempo, che gli studiosi dell'epoca attribuiscono che appartenessero a dei nobili modenesi che si presume siano saliti sul treno nel 1300.



NOVAX FA OVERDOSE DI VITAMINA D PER PREVENIRE IL COVID:FINISCE IN TERAPIA INTENSIVA


No vax dalla prima ora, mai pentito, si è imbottito di vitamina D per prevenire eventuali effetti negativi del Coronavirus.
 Ha abusato talmente tanto della vitamina da andare in «overdose» e finire in terapia intensiva all’ospedale Sant’Antonio di Padova. Protagonista della vicenda un cinquantenne padovano, tutt’ora ricoverato, a cui i sanitari dell’équipe del professor Lorenzo Calò, direttore della Nefrologia 2, hanno salvato la vita: l’uomo ha contratto il Covid-19 nelle scorse settimane tanto da dover essere curato agli Infettivi in Azienda Ospedaliera. Proprio durante la prima degenza gli esami clinici hanno fatto emergere un dato inconfutabile: un’intossicazione da calcio dovuta all’assunzione eccessiva di vitamina D. 

Per capirci, normalmente a un paziente che necessita di quella sostanza viene prescritto di assumerne circa 100mila unità ogni 14 giorni. Il no vax è arrivato ad auto somministrarsene circa 200mila unità ogni giorno, all’incirca due flaconi ogni 24 ore. Dopo il ricovero gli esami hanno fatto emergere la presenza di vitamina D mille volte oltre la norma: il suo quadro clinico è precipitato venerdì. Dopo le cure farmacologiche in reparto, il paziente ha avuto la necessità di essere trasferito in terapia intensiva dove è stato sottoposto a dialisi, durata circa 24 ore, per ripulire il sangue e abbassare i livelli di calcio. La cura ha funzionato e l’uomo è uscito dalla rianimazione, tuttavia le sue condizioni di salute preoccupano non poco i medici. Il problema è che al momento non è possibile sapere quanta vitamina D rilascerà ancora l’organismo e le conseguenze per il paziente. «Siamo medici e trattiamo chiunque — spiega il professor Lorenzo Calò — che sia pro o contro i vaccini, per noi tutti i pazienti quando hanno bisogno vengono seguiti. L’unica cosa che ci sentiamo di raccomandare a chiunque, anche ai no vax, è che va consultato sempre il proprio medico di famiglia prima di somministrarsi qualsiasi farmaco, chiedendo spiegazioni piuttosto che agire in maniera autonoma, correndo dei rischi notevoli come è stato in questo caso».


L'ABF ARBITRO BANCARIO FINANZIARIO.COS'E' E COME FUNZIONA



L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari; rappresenta un’opportunitа di tutela più semplice, rapida ed economica rispetto a quella offerta dal giudice ordinario. L'ABF è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d'Italia.

Il ricorso è deciso esclusivamente sulla base della documentazione prodotta dalle parti (ricorrente e intermediario); non è necessaria l'assistenza di un avvocato.

Le decisioni dell'ABF non sono vincolanti come quelle del giudice ma, se l'intermediario non le rispetta, la notizia del loro inadempimento è resa pubblica. Dopo una decisione dell'ABF, la parte interessata può comunque ricorrere al giudice ordinario.”

Nel dettaglio possiamo dire che un punto di forza dell’Organismo di cui sopra è certamente quello della velocità di risoluzione delle controversie a fronte, però, della non vincolatività delle sue decisioni.

La procedura all’ABF è semplice e poco onerosa per il cliente che deve, infatti, versare unicamente la somma di € 20,00 per potere instaurare il procedimento; tra l’altro lo stesso non necessita di difesa tecnica e può pertanto essere instaurato anche senza l’assistenza di un legale; sul punto, peraltro non possiamo fare a meno di sottolineare come la difesa tecnica, in una materia così complessa come il diritto bancario e finanziario, è altamente consigliata.

Un’altro elemento che è di sicuro vantaggio per il cliente è quello relativo alla disciplina della soccombenza delle spese: infatti, nel caso di rigetto del ricorso il Cliente non viene condannato al rimborso delle spese legali sostenute dall’intermediario, mentre nel caso di accoglimento di norma gli vengono liquidate le spese e gli oneri legali già sostenuti.

tempi, come detto, sono certamente un punto di forza.

In un contesto, quale quello italiano in cui le sentenze non arrivano quasi mai prima di 3-5 anni (a seconda del foro), la durata media dei procedimenti è attualmente di poco superiore ai sei mesi (il Sole 24 ore ha di recente stimato 216 giorni di durata media).

 

Come è composto e dove ha sede l’ABF?

Ogni Collegio dell’ABF è composto da 4 membri più il Presidente. 

Il Presidente e due membri sono individuati e nominati dalla Banca d’Italia, mentre gli altri due membri sono designati uno dalle associazioni rappresentative dei clienti e l’altro dalle associazioni degli intermediari. 

A tutti i componenti vengono richiesti requisiti requisiti di professionalità, di onorabilità imparzialità.

Ci sono sei sedi in tutta Italia: Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Bari e Palermo.

Il collegio di Milano è competente per Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Il collegio di Torino è competente per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Il collegio di Bologna è competente per Emilia-Romagna e Toscana.

Il collegio di Roma è competente per  Lazio, Abruzzo, Marche ed Umbria. 

Il collegio di Napoli è competente per Campania e Molise.

Il collegio di Bari è competente per Puglia, Basilicata e Calabria

Il collegio di Palermo è competente per Sicilia e Sardegna. 

 

Quali soggetti possono adire l’ABF?

Il Ricorso può essere presentato unicamente da soggetti titolari di un rapporto contrattuale (anche già estinto) o che comunque siano entrati in relazione con un intermediario per la prestazione di servizi bancari / finanziari o di pagamento. 

 

Quali sono i imiti di competenza dell’ABF?

L’Arbitro Bancario Finanziario ha una competenza limitata alle controversie relative a operazioni e servizi bancari e finanziari intercorsi tra cliente e intermediario con espressa esclusione delle controversi relativa ai servizi ed attività di investimento.

Esiste un limite di valore: quando la richiesta del ricorrente ha ad oggetto la corresponsione di una somma di denaro, a qualunque titolo, la controversia può essere trattata solo se l’importo richiesto non sia superiore ad € 100.000,00.

Sono escluse dalla competenza dell’ABF:

1) le controversie relative ad operazioni avvenute prima del 01.01.2009;

2) le questioni relative a beni materiali o a servizi che non siano bancari e finanziari;

3) le questioni concernenti altri contratti che siano nel caso funzionalmente collegati al contratto bancario o finanziario (un esempio per tutti: vizi di un bene concesso in leasing o acquistato con un finanziamento al consumo);

4) le richieste di risarcimento dei danni ulteriori (come il danno morale);

5) le controversie per le quali è già pendente una causa o è stata espletata una procedura di mediazione o arbitrale (salvo che la stessa non sia fallita) oppure nei casi di pendenza di un procedimento di esecuzione forzata o di ingiunzione.

A livello di competenza territoriale, inoltre, è rilevante il luogo dove il ricorrente ha eletto il proprio domicilio nel ricorso e a tal proposito (dopo la riforma del dicembre 2016) si distinguono i collegi ABF di Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Bari e Palermo.

 

I requisiti di ammissibilità del Reclamo all’ABF

Prima di adire l’ABF è necessario avere sporto reclamo all’intermediario (e che lo stesso non sia stato in tutto o in parte accolto) avente ad oggetto la stessa vicenda oggetto del Ricorso all’ABF.

In particolare, si può adire l’ABF dopo il rigetto del reclamo da parte dell’intermediario oppure dopo il decorso di 30 giorni senza riscontro.

Il Ricorso all’ABF deve essere inoltrato entro dodici mesi dalla risposta dell’intermediario (o dal trentesimo giorno senza risposta.

Come accennato il contenuto del Ricorso all’ABF deve essere lo stesso del Reclamo, a pena di inammissibilità.

Alla luce di quanto sopra, sarà importante richiedere, già con il reclamo, il rimborso delle spese di assistenza legale in quanto diversamente - a prescindere dall’esito del ricorso - esse non saranno riconosciute in sede arbitrale perché non preventivamente richieste.

 

Le decisioni dell’ABF sono vincolanti?

Questo aspetto rappresenta il limite del ricorso all’ABF.

Ed invero, se l’intermediario non esegue spontaneamente la decisione, l’unica conseguenza immediata e diretta di tale contegno è quella, per così dire, reputazionale: infatti di tale inadempimento viene data notizia sul sito dell’ABF, su due quotidiani nazionali e sulla pagina iniziale del sito dell’intermediario stesso, con le indubbie  conseguenze sul lato, appunto della reputazione dell’intermediario inadempiente. 

Ovviamente, se l’intermediario non esegue la decisione, il Cliente può rivolgersi all’Autorità giudiziaria e vantare la precedente decisione favorevole dell’ABF. 

Infine, non essendo la decisione vincolante neppure per il cliente, non è escluso che, nell’ipotesi di rigetto, lo stesso possa ugualmente adire l’Autorità giudiziaria.

CHIANALEA NOMINATO IL BORGO DELL' AMORE.IL LUOGO DEL MEDITERRANEO DOVE SI CONCEPISCE MEGLIO


Camminando per i vicoli di Chianalea si ha subito l’impressione di entrare in un luogo magico intriso di storia e di percepirne atmosfera e suggestioni. Il borgo, il Castello dei Ruffo e le sue imponenti mura, lo sbattere delle onde del mare, trasportano immediatamente in un’altra dimensione e inevitabilmente evocano il ricordo, di omerica memoria, di Ulisse.

Per chi avesse ancora voglia di romanticismo potrà passeggiare per le sue viuzze, salire la scalinata degli innamorati e ammirare la statua delle Sirene... e poi!!!

Secondo uno studio durato dieci anni, portato avanti dai reparti di ginecologia italiani, circa 500mila concepimenti in Europa sono stati fatti tra i vicoli di Chianalea.

Le coppie intervistate, hanno affermato che l'atto del concepimento è stato fatto a Chianalea e per la maggior parte dei casi i rapporti si sono consumati tra i vicoletti, gli usci, le scalinate o fra gli scogli del borgo calabrese. Infatti, molti residenti del luogo, hanno più volte denunciato e postato sui social scene di sesso che si consumavano a qualsiasi ora del giorno e della notte, con grande imbarazzo dei numerosi turisti.

Gli studiosi hanno individuato in tre fattori principali le cause del repentino innalzamento del testosterone, l'abbassamento dei freni inibitori e l'aumento della fertilità femminile: primo, il consumo di pesce fresco e ossigenato dello Stretto di Messina, secondo, l'aria ricca di iodio e salsedine, terzo l'odore di posidonia, che abbinati alle particolari condizioni climatiche del luogo, scatenano nei visitatori un distacco dalla realtà portandoli a fare l'amore dove capita.

FINTO CIECO INDICA LA STRADA AI FINANZIERI:ARRESTATO!!!


Si finge cieco e per 20 anni prende la pensione di invalidità. Importo intascato, circa 525mila euro dal 2001. La Guardia di Finanza di Fermo ha denunciato un dipendente pubblico con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In un’occasione ha addirittura fornito agli stessi Finanzieri, presentati  come comuni passanti bisognosi di indicazioni stradali, precise informazioni sull’itinerario da seguire, indicando a gesti le strade da percorrere e dove avrebbero dovuto svoltare. 

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle l’uomo, originario di Porto Sant’Elpidio, aveva dichiarato la sua condizione di “cieco assoluto”. Nel 2001 la commissione medica accertatrice avrebbe illegittimamente riconosciuto
l’invalidità, consentendo al dipendente di percepire importi mensili, compresi tra gli 800 ed i 1.000 euro, sommati al normale stipendio incassato come dipendente pubblico. Il medico di categoria, oculista, responsabile della valutazione tecnica della commissione medica competente, è deceduto nel 2013. 

L’indagine condotta dai militari, che hanno sempre operato in abiti borghesi, ha consentito di verificare le abitudini quotidiane dell’uomo, il quale abitualmente si recava a lavoro a bordo di mezzi pubblici, senza ricorrere a mezzi di aiuto come bastone, cane guida o accompagnatore. Nel tragitto casa-lavoro e negli spostamenti quotidiani non utilizzava occhiali, attraversava con disinvoltura la strada schivando ostacoli e salendo il marciapiede. In un’occasione ha addirittura fornito agli stessi Finanzieri, presentatisi come comuni passanti bisognosi di indicazioni stradali, precise informazioni sull’itinerario da seguire, indicando a gesti le strade da percorrere e dove avrebbero dovuto svoltare. 

LO JONIO RESTITUISCE UNA BOTTIGLIA DI PLASTICA INTATTA DOPO 50 ANNI

Mezzo secolo a galla nel mare e praticamente intatta nella sua capacità d'inquinare. È il destino di una bottiglia di plastica riemersa dai flutti in questi giorni su una spiaggia presso Ardore nella costa jonica calabrese, in provincia di Reggio Calabria.

Il biologo Tony Barrese ha pubblicato una foto, a testimoniarne 'l'indistruttibilità'. 

La bottiglia, una confezione di detersivo liquido Fairy per lavastoviglie installate su mercantili risalente almeno a 50 anni fa, a leggerne l'etichetta, perfettamente conservata, dove si evince che appartiene ad un lotto prodotto nel maggio del '71.

Come spiega il dottor Barrese, ci vogliono 450 anni per smaltire la plastica : "Siamo sconcertati dalla quantità di rifiuti spinti dall'acqua sulla spiaggia ed è stato scioccante scoprire quanto a lungo questa immondizia possa sopravvivere danneggiando in ultima analisi la natura". I militanti ambientalisti non potrebbero essere più d'accordo.

COVID19:ECCO L'ALBERO DI NATALE FATTO CON DOSI DI VACCINO


Diciannovemila fiale (vuote) di vaccino per addobbare un albero di Natale e invogliare la popolazione a vaccinarsi contro il Covid.

In Romania le stanno tentando tutte per sensibilizzare la popolazione alla protezione contro il coronavirus, in un contesto il cui solo il 40% della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi dove i movimenti novax sono presenti in forze massicce.

L'albero ha un'altezza di 3 metri e un'apertura di 2,2 metri ed è possibile ammirarlo a Bucarest presso il Palazzo dei bambini, che è anche centro vaccinale. È composto da fiale di Pfizer e Moderna, mentre la scatola per depositare i regali è stata realizzata con dosi di Johnson&Johnson.

TRAGEDIA IN ITALIA:DONNA VACCINATA CON DOPPIA DOSE MUORE DI COVID.



E l’ultima tragedia arriva dal cuore del Cilento. Ad Ascea, da ieri, è listata a lutto per la morte di una donna di 57 anni: storica collaboratrice scolastica della scuola materna della località turistica cilentana, la donna – che aveva ricevuto due dosi di vaccino – era risultata positiva una decina di giorni fa al pari di alcuni componenti del suo nucleo familiare.

Le difficoltà respiratorie della 57enne cilentana hanno spinto i medici a disporre il ricovero in ospedale. Nella serata di venerdì, dunque, la donna è stata trasportata all’ospedale di Vallo della Lucania: i responsabili del nosocomio vallese, viste le gravi condizioni di salute, hanno richiesto il trasferimento al “Civile” di Agropoli, Covid Hospital di riferimento per l’area a Sud della provincia di Salerno. Ma nel nosocomio agropolese la 57enne di Ascea non ci è mai arrivata: è deceduta ieri mattina dopo l’ulteriore aggravamento delle sue condizioni di salute.

CASO PLUSVALENZE E INTERCETTAZIONI: SE LA PROCURA TROVA QUESTA CARTA SIAMO IN B!!!

Si arricchisce di una nuova pagina l'inchiesta Prisma della Procura di Torino contro la Juventus sulle ipotesi di reato di falso in bilancio, dichiarazioni false in Borsa e fatture fittizie a carico di Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici e altri dirigenti fra attuali ed ex.


ANCHE GABASIO INDAGATO - Nel registro degli indagati è apparso ufficialmente da oggi anche l'avvocato Cesare Gabasio che è il protagonista di una delle intercettazioni più importanti in mano agli inquirenti, quella che riguarda la celebre "carta privata" sottoscritta con Cristiano Ronaldo e che, come riportato da La Stampa, vede protagonista l'avvocato che fa capo direttamente ad Agnelli e l'attuale direttore sportivo Federico Cherubini.

L'INTERCETTAZIONE - A far scattare l'interesse dei PM di Torino è stata proprio l'intercettazione fra Gabasio e Cherubini in cui l'avvocato risponde così al ds il 23 settembre 2021, intercettato dalla guardia di Finanza: "Ti dico solo questo: ho fatto un discorso col presidente e con Carmelo M. (si pensa sia un noto micologo calabrese). Gli ho detto che io non arriverei a fare la causa contro di loro. Fede, ti spiego solo perché noi abbiamo quella carta lì che tecnicamente non deve esistere. Se salta fuori ci saltano tutti alla gola sul bilanci…i revisori e tutti…poi magari dobbiamo fare una transazione finta e addio ai sabati alla ricerca di funghi con Carmelo. Non arriverei all’estremo di fare una causa perché poi quella carta lì che loro devono tirare fuori non è che ci aiuti tanto a noi. In pratica finiremmo in Serie B".

FAMIGLIA NOVAX TRAVOLTA DAL COVID. MADRE CALABRESE IN GRAVI CONDIZIONI


Tutti NOVAX e convinti sostenitori del terrapiattismo in famiglia e tutti travolti dal Covid. Una collaboratrice scolastica di origini calabresi di 39 anni, madre di quattro figli è ricoverata a Udine in terapia intensiva . Contrario ai vaccini anche il marito un operatore ecologico marocchino: insieme hanno iscritto i figli in una scuola materna slovena, dove non esiste l’obbligo di sottoporre i bambini a vaccinazioni pediatriche.

La donna si trova all’ospedale di Udine. Per lei si ipotizza l’uso dell’Ecmo, una tecnica di circolazione extracorporea impiegata in rianimazione su pazienti con insufficienza cardiaca o respiratoria acuta. La madre, dopo un convegno di Novax, ha avuto un’ipossiemia, cioè un’anormale diminuzione dell’ossigeno contenuto nel sangue. Il focolaio in famiglia è cominciato la scorsa settimana e ha contagiato anche la madre della donna. Come la figlia, è ricoverata in gravi condizioni. Ha 68 anni e un passato da Hippie. 

35 CARTELLE CLINICHE CHE DICONO CHE IL VACCINO NON FUNZIONA


Sono pervenute all’Associazione Avvocatura Degli Infermieri, da mittente anonimo e in busta chiusa, ben 35 schede cliniche dell’ASST Spedali Civili di Brescia, tutti degenti ricoverati nel reparto COVID-A-B Pneumologia per Covid-19 e tutti doppiamente e completamente vaccinati nel 2021 (si riporta la data dell’ultima dose).

Alle polmoniti è seguita l’emocoltura che ha rilevato superinfezioni batteriche.

La busta è stata aperta ed esaminata prima di porla a disposizione della Procura della Repubblica.

Mentre leggete quanto segue chiedetevi:

Il vaccino funziona? Il vaccino protegge da sintomi gravi? Il vaccino non era maggiormente consigliato agli anziani fragili, ai diabetici ed altri con comorbilità?

Dall’esame delle cartelle cliniche, non oscurate e sottoscritte da oltre 20 medici (non dallo stesso medico, magari no vax, ma da tanti) è emerso quanto segue:

  1. A.V. 89 anni diabetica, ultima vaccinazione Pfizer a marzo 2021. Si ricovera il 14 agosto per polmonite interstiziale da Covid-19.

  2. A.G 79 anni con diabete, vaccinato Moderna ad aprile si ricovera ad agosto per febbre e dispnea grave in desaturazione (SO2 88); anche la moglie è positiva.

  3. A.S.A. 51 anni, si ricovera per febbre e tosse persistenti con ageusia e anosmia, diarrea ed episodio sincopale. Vaccinato con Moderna il 29 luglio. Il figlio convivente è positivo.

  4. B.O. 70 anni, si ricovera a luglio per stato confusionale e febbre con Covid-19 “nonostante doppia dose di vaccino pfizer” scrive il medico. Aree disventilative toraciche con sovrainfezione batterica polmonare di NDD. Necessaria ossigenoterapia BIPAP. Ripetizione EGA se peggioramento clinico degli scambi gassosi.

  5. B.R. 57 anni, positiva al SARS-CoV-2 si ricovera ad agosto per tosse, febbricola, astenia e scadimento condizioni generali e neurologiche. Si vaccina a luglio.

  6. B.K 71 anni, vaccinata con Astrazeneca si ricovera a luglio per vomito e calo ponderale.

  7. B.T. 75 anni, vaccinata a giugno con Johnson si ricovera due mesi dopo per polmonite Covid-19 e insufficienza respiratoria.

  8. B.A. 70 anni, vaccinato con Astrazeneca a luglio, si ricovera a luglio per febbre, astenia e tosse. Saturazione 93,5%.

  9. B.A. 76 anni diabetico e iperteso, vaccinato con Pfizer a maggio, si ricovera a luglio per polmonite interstiziale da Covid-19 con infiltrati alveolo-bilaterali e sottoposto ad O2terapia.

  10. B.A. 61 anni diabetico, vaccinato con Pfizer a settembre, si ricovera 9 giorni dopo la vaccinazione per febbre, artralgie diffuse e astenia. Rx evidenzia polmonite interstiziale da Covid-19.

  11. C.M. 89 anni, vaccinata Pfizer a marzo si ricovera ad agosto.

  12. C.S. 83 anni, vaccinato con Astrazeneca a febbraio, si ricovera 5 mesi dopo per parestesia periorale e ipertensione arteriosa in BPCO.

  13. D.R.G. 60 anni, vaccinato con J&J ad agosto si ricovera 8 giorni dopo per febbre persistente, cefalea, astenia e diarrea. Diagnosi per polmonite interstiziale bilaterale iniziale. Saturazione 93%. Dimesso accede nuovamente per peggioramento.

  14. F.U. 63 anni, Astrazeneca a luglio si ricovera due giorni dopo per febbre e “artralgie comparse dopo il vaccino”. Saturazione 92%, dimesso per febbre post-vaccinale con tachipirina, si reca nuovamente la stessa sera al PS per febbre persistente e diarrea. Si ricovera il 3 agosto per polmonite interstiziale Covid-19 con insufficienza respiratoria.

  15. F.A. 81 anni, completa la vaccinazione Pfizer il 17 aprile. Viene a contatto con il figlio positivo e si ricovera a luglio per polmonite interstiziale Covid-19 con supporto ventilatorio Bipap e posizione prona.

  16. G.R.D.A. 44 anni, vaccinata a luglio si ricovera il giorno dopo per febbre, tosse, dispnea, anosmia, ageusia, mialgia, cefalea. Infiltrati interstiziali diffusi score 9 in positiva. O2terapia.

  17. G.E. 73 anni, vaccino Astrazeneca a luglio si ricovera ad agosto per febbre e progressivo peggioramento degli scambi respiratori trattati con O2terapia VM, poi HFNC e trasferito in NIV. Si ricovera in terapia subintensiva se peggiora da trasferire in terapia intensiva.

  18. G.V. 42 anni, vaccino J&J ad agosto, si ricovera il 5 settembre per peggioramento scambi respiratori. TAC torace in peggioramento e saturazione al 90%. Posizione prona e CPAP. Ricovero in UTI se peggiora.

  19. G.B. 76 anni diabetico e iperteso, vaccinazione a luglio, si ricovera il 3 settembre per episodio lipotimico nell’alzarsi dal letto. All’ingresso è asintomatico ma successivamente presenta febbre, tosse e algie toraciche.

  20. G.G. 78 anni, vaccinata a maggio con Pfizer, si ricovera a settembre per polmonite Covid con tampone positivo su paziente mastectomizzata e diabetica.

  21. K.Y. 43 anni, vaccinato il 3 settembre si ricovera il 10 per febbre in polmonite Covid-19.

  22. L.I. 79 anni, vaccinata l’8 luglio con Astrazeneca si ricovera per febbre, tosse e diarrea. Infiltrati interstiziali alveolari base destra.

  23. L.M. 74 anni, vaccinata J&J un mese prima, si ricovera per febbre, tosse e faringodinia. A causa di risultati altalenanti dei tamponi, si esegue test su lavaggio bronco-alveolare che risulta positivo.

  24. M.N. 49 anni, si vaccina in reparto con Pfizer il 21 aprile, ricoverata per dispnea e massa mediastinica. Risulta positiva il 5 maggio e il 7 viene trattata con terapia monoclonale. Presenta edema del miocardio e extrasistolie ventricolari. Si ricovera nuovamente ad agosto per febbre, cefalea e astenia con persistente positività per SARS-CoV-2.

  25. M.T. 80 anni diabetica e ipertesa, vaccinata con Astrazeneca si ricovera ad agosto per dispnea. Tac polmonare evidenzia embolia sub massiva bilaterale con alterazioni interstiziali.

  26. M.H. 72 anni, vaccinata si ricovera a settembre per astenia. Presenta polmonite interstiziale Covid-19 parimenti al marito affetto da polmonite Covid-19.

  27. P.M. 76 anni, vaccinata con Astrazeneca il 5 luglio, si ricovera ad agosto per diarrea, astenia e inappetenza. Polmonite da Covid-19.

  28. R.C. 47 anni, vaccinato con Moderna il 28 giugno, salta il richiamo per sostituzione valvola mitralica effettuata il 4 agosto. Si ricovera l’11 agosto per versamento pleurico bilaterale in paziente Covid-19.

  29. R.M. 56 anni, vaccinato il 2 giugno con Astrazeneca, il 17 luglio positivo al SARS-CoV-2 contagiato dalla figlia, si ricovera il 24 luglio per febbre, anosmia e inappetenza. TC torace per polmonite interstiziale Covid-19. O2terapia, duplici antibiotici ed eparina.

  30. S.A. 82 anni, vaccinata a marzo con Pfizer si ricovera il 5 settembre per astenia e iporessia con malessere. Tamponi positivi. Polmonite da Covid-19.

  31. S.F.F. 28 anni, NON VACCINATA, si ricovera per polmonite Covid-19 senza febbre. saturazione 97%. In terapia ma non in flebo.

  32. T.C. 64 anni, vaccinato a maggio con Pfizer si ricovera il 9 agosto per febbre, anosmia e disgeusia. Contagiato dal figlio. Tamponi positivi il 4 e l’8 agosto. Polmonite interstiziale Covid-19 con insufficienza respiratoria. O2terapia flusso 50%.

  33. Z.A. 88 anni diabetico, vaccinato con Pfizer a marzo, il 9 luglio viene trovato svenuto in cucina. Si ricovera avendo avuto ad aprile la polmonite Covid con insufficienza respiratoria. ECG urgente a letto.

  34. Z.G. 33 anni, vaccinata Pfizer il 15-17 giugno si ricovera il 13 luglio per petecchie diffuse agli arti inferiori in piastrinopenia.

  35. R.N. 75 anni, vaccinato Pfizer si ricovera a fine luglio per stato soporoso, sudorazione e vomito. Deceduto.

SUPERMARKET INTER:VIA TUTTI I BIG. ZUNING:NESSUNO INCEDIBILE

Dopo Hakimi e Lukaku altre importanti cessioni sono da definire, dopo che Suning ha lanciato un perentorio messaggio a tutto lo spogliatoio: "Nessuno è incedibile"! Un messaggio che ha fatto traballare le certezze dei big che hanno iniziato a guardarsi intorno. Primo fra tutti De Vry che, contattato dal suo agente Raiola, sta decidendo se rimanere o valutare le offerte della Premier. Peresic,dopo una telefonata di Mourinho, sta valutando l'approdo nella Capitale magari con uno scambio con Florenzi che andrebbe a colmare il vuoto lasciato da Hakimi. Lautaro, visto la partenza di Lukaku sta cedendo ai corteggiamenti dell'Atletico(si parla di messaggi su Whatzapp tra Simeone e l'attaccante). Infine Barella e Bastoni, richiestissimi in Premier, stanno pensando di lasciare l'Inter nel 2022. Brozovic e Skriniar, molto richiesti in Bundesliga al momento chiedono solo garanzie sugli stipendi. Per rimpiazzare la coppia di attacco la dirigenza punta dritto sulla coppia gol del Crotone Simy-Messias,inserendo come parzialecontropartita Facundo Colidio, mentre per i difensori si sta trattando con la Roma per Fazio o Kumbulla, con il Cagliari per Ceppitelli e con L'Udinese per il centrocampista Roberto Pereyra e il difensore Stryger Larsen.

Una cosa è certa, ci saranno altre dolorose cessioni nel supermarket Inter!!!



HYSAY PENSA ALLA RESCISSIONE. SU DI LUI FIORENTINA E TORINO

 


Elseid Hysaj dopo l'impavido e offensivo striscione esposto da tifosi della Lazio, sta pensando alla rescissione del contratto con la squadra capitolina.

Il diesse Tare, suo connazionale, sta cercando di mediare a questa incresciosa situazione, mettendolo al centro del progetto Lazio.

Su di lui l'interesse di Fiorentina e Torino.