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REGGIO CAL:ANZIANO SI FERMA AL DISTRIBUTORE PER GONFIARE UNA BAMBOLA GONFIABILE.

E' una bella giornata di fine inverno a Catona, periferia nord di Reggio Calabria. Le telecamere di sorveglianza di un distributore di carburante sono puntate in direzione per evidenti questioni di sicurezza e per evitare ladri del pieno. Mai si era vista una cosa del genere...

SCARAFAGGI INVADONO LE SPIAGGE ARGENTINE:DECINE DI MORTI

L'invasione di scarafaggi che sta colpendo le spiagge argentine di Mar de Ajo, a 50 chilometri da Buenos Aires, sta assumendo dimensioni bibliche, tanto da far dire a una parte della popolazione che questo è un segno che anticipa la fine del mondo. Scene da film dell'orrore, che lasciano residenti e turisti senza fiato: chilometri di costa ricoperti da un tappeto nero di insetti in movimento che attaccano e divorano ogni cosa che si muova, dai gabbiani, alle foche, fino agli esseri umani. Due scienziati dell'Università di Cordoba, inviati dal Ministero dell'Ambiente per studiare il fenomeno sono stati  letteralmente mangiati dagli insetti e le autorità hanno recuperato solo le ossa. Anche numerosi pescatori di mitili risultano al momento dispersi e la Protecion Civil pensa che siano stai vittime degli scarafaggi. Sui social media, oltre a coloro che parlano di "sinistro avvertimento di imminente castigo divino" e sostengono che "la fine dei tempi è vicina... e gli scarabei possono sentirla", c'è chi tenta di trovare una spiegazione scientifica. Come fa un commentatore, che si identifica come "khnagar", secondo il quale si tratterebbe di esemplari della specie Heteronychus Arator, che, presenti su una portacontainer cinese, sarebbero venuti a contatto con agenti nucleari e una volta contaminati si sarebbero accoppiati a dismisura.
Il fatto che al momento si contano già 2 morti ed una quarantina di dispersi.


 

CALABRIA: OPERAI SDRADICANO ALBERO E TROVANO RESTI DI UN GARIBALDINO

Un albero di faggio vecchio 215 anni è stato sradicato da degli operai in Aspromonte, nei pressi dell'ex Base Usaf di Nardello, nota per i tanto chiacchierati fenomeni Ufo.
Stupefacente quello che è stato trovato al di sotto: uno scheletro umano diviso a metà: la parte superiore del corpo era aggrovigliata tra le radici, mentre gli arti inferiori erano rimasti nella bara.
Secondo la fondazione archeologica Antico Aspromonte, si tratta della tomba di un giovane garibaldino dai 17 ai 20 anni morto il 29 agosto 1862 di morte violenta: lo dimostrerebbero ferite alle costole e a una mano, probabilmente inflitte da una baionetta e i resti di una camicia rossa tipica dei garibaldini.

 

IL MISTERIOSO MONACO MORTO 90ANNI FA CHE SI RISVEGLIA

Nel tempio di Ivoginsk, nell’estrema periferia russa, una delle maggiori attrazioni turistiche è il lama “vivente”. Certamente bizzarro, ma lo è ancora di più se si pensa che il monaco buddista è morto 90 anni fa e, secondo alcune diagnosi mediche, nel tempo i suoi arti sono ancora flessibili, la pelle è indistinguibile da quella di una persona viva, i capelli crescono, il corpo ha la temperatura di 35,3 gradi senza essere stato sottoposto ad alcuna procedura di imbalsamazione. Insomma si tratta di un morto non realmente morto, che continua la sua vita in modo misterioso, quasi un miracolo e sicuramente una grande attrazione per il monastero.
Ma qual è la vera storia di questo lama? Khambo Itighelov, rispettato Bancho Lama della comunità buriata, ricevuto anche a corte dall’ ultimo zar, nel 1926 disse ai suoi discepoli a lasciare il paese perché tutto il loro mondo stava per essere travolto. Lui tuttavia restò, ma morì l’anno successivo promettendo di tornare. Il monaco inoltre raccomandò di riesumare il suo corpo dopo una ventina d’anni. Fu preso in parola, ma le prime riesumazioni, eseguite probabilmente in totale segreto, in pieno regime, non furono divulgate, mentre quella del 2002 ha avuto una grande visibilità mediatica e anche un servizio fotografico, per attestare come a 75 anni dalla morte il lama fosse perfettamente integro. Oggi il lama viene esposto durante le feste religiose con la possibilità di vederlo previa autorizzazione, ma non fotografarlo. E’ tenuto chiuso in un piccolo tempio dedicato, circondato dalle offerte, dai paramenti e dalle immagini votive tradizionali, vestito come ogni monaco di giallo zafferano e porpora, , protetto da una teca di cristallo. E’ seduto a gambe incrociate e ha la testa china, gli occhi e la bocca chiusi. Nella luce debole della stanza sembrano intravedersi i bulbi oculari dietro le palpebre chiuse che da un momento all’altro qualcuno si aspetta possa aprire.
 

MISTERO UFO:TROVATO CELLULARE DEL TREDICESIMO SECOLO.VIDEO

Si tratta forse del famoso telefono smarrito sulla Terra da Et durante un suo atterraggio d’emergenza con il quale il simpatico alieno di Spielberg intendeva chiamare casa?
Probabilmente è solo un Oopart (un artefatto fuori tempo) il cui termine viene applicato a decine di antichi oggetti e peperti preistorici rinvenuti in diverse parti del mondo che sembrano mostrare un livello di avanzamento tecnologico incongruo con i tempi in cui sono stati costruiti.
Nonostante le numerose scoperte fatte sul nostro pianeta che sembrano mettere in discussione la storia tradizionale, la maggior parte di loro sembrano anticipare i tempi dei comuni oggetti utilizzati tutti i giorni dalla società moderna sconcertando in questo modo gli studiosi tradizionali che non riescono a capire e spiegare la loro origine che tende contraddire le credenze popolari sul passato della civiltà umana.
Questo strano oggetto è stato scoperto durante alcuni scavi in Austria.
L’oggetto che ha molte analogie con i moderni dispositivi wireless è risultato appartenere al al 13° secolo il cui aspetto ricorda molto quello di un cellulare degli anni 90.
L’artefatto di colore nero è caratterizzato da una sorta di tastiera sulla quale sono impresse delle lettere cuneiformi simili a quelle dell’antico Iraq e Iran.
L’esperto di questioni UFO, Daniel Muñoz, ha spiegato che la somiglianza con un moderno cellulare e’ notevole anche se l’oggetto potrebbe aver avuto uno scopo diverso e quindi non essere necessariamente un telefono portatile.fonte(qui articolo)
 

CALABRIA:LUMACHE GIGANTI INVADONO SPIAGGIA. TRENTASEI FERITI

Strongoli(KR). Centinaia di lumache di mare giganti si sono spiaggiate sulla costa jonica calabrese per quella che sembra essere una vera e propria invasione.
Secondo gli esperti, il gran numero di lumache di mare giganti che sono state trovate morte sulle coste crotonesi sarebbe da addebitare alle calde temperature dell’acqua di questo periodo natalizio.
Stiamo ricevendo chiamate dalla gente spaventata che chiede se siano commestibili queste grosse lumache“, ha dichiarato Concetta Seminara, ispettrice biologica dell'Arpacal.
La biologa ha anche riferito che si tratta di lumache di mare endemiche del territorio relativo alle coste calabresi e costituiscono un pericolo solo se si avvicina ad una distanza di un metro perché dalle antenne spruzzano un liquido altamente corrosivo, che provoca ustioni anche di terzo grado. Una comitiva di turisti tedeschi, incuriositi dallo strano fenomeno, si sono avvicinati ad alcune lumache ancora in vita, rimanendo gravemente ustionati agli arti inferiori. Ricoverati all'Ospedale civico di Crotone, risultano fuori pericolo di vita. Lumache di mare è il nome comune di alcuni animali marini invertebrati che assomigliano alle lumache ma che vivono negli ambienti marini. Molto spesso il nome viene utilizzato per identificare il sottordine di molluschi conosciuto come nudibranchi (Nudibranchia), che comprende più di 7000 specie. Altre volte il nome viene utilizzato per identificare gli oloturoidei o oloturie (Holothuroidea)noti anche come cetrioli di mare, una classe di Echinodermi che vive sui fondali marini.

 

MESSICO:FIGURA DI UN DEMONE SI FORMA DURANTE UN URAGANO

Gli abitanti e i visitatori di San Cristobal de Las Casas, località dello Stato del Chiapas hanno assistito basiti ad uno strano e inquietante fenomeno meteorologico.Le foto solo eloquenti e mostrano la terrificante figura di un drago o se vogliamo di un demone alato avente otto tentacoli, sovrastare il cielo, stagliandosi dai monti circostanti. Nella piccola città, colonia spagnola ed ex capitale del Chiapas, convivono diverse etnie con predominanza del ceppo religioso cristiano che ha dato il nome alla città dedicandola a San Cristoforo (San Cristobal). Ma il mistero del luogo trae origini dai Maya i cui lasciti sono gelosamente custoditi in un museo, e oltretutto la città è stata inserita dalla segreteria del turismo nella lista delle Città Magiche. Per gli esperti si tratta di un normale fenomeno meteorologico ma c’è chi lo interpreta come segno di un oscuro presagio.
 

REGGIO CALABRIA:STUDENTE STRESSATO FA SESSO CON UNA PECORA..DENUNCIATO!!!


Secondo il referto della polizia, uno studente universitario di Podargoni(RC) ha avuto diversi rapporti sessuali con una pecora. Lo studente si è giustificato dicendo che era stressato a causa di un esame imminente di diritto privato. Un suo compagno di studi stava passeggiando per il corridoio dell'appartamento che condivideva col ragazzo, al centro di Reggio Calabria, quando ha udito dei rumori strani provenienti dallo sgabuzzino, andando a controllare ha sorpreso lo studente durante il rapporto intimo con l’animale. Oltre ad essere stressato, l’universitario aveva anche bevuto per cercare di non pensare all’esame, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato fino a questo punto.
Secondo i giornali locali, il ragazzo è stato denunciato con l’accusa di violenza sessuale su un animale. L'amministratore del condominio del palazzo dove alloggiava lo studente ha detto: “Ciò che è successo è disgustoso, rivoltante e personalmente mi fa arrabbiare. Voglio dire, perché l’ha fatto? È malato ed è contro la natura e gli animali fare una cosa del genere! Loro non possono difendersi. Il mio condominio si costituirà parte civile al processo”. La pecora, uno dei tanti animali allevati dalla famiglia dello studente, adesso è in cura dai veterinari, i quali controlleranno le sue condizioni. Purtroppo questa non è la prima volta che accade uno storia di sesso con animali presso l'Università di Reggio: per esempio qualche tempo fa una ragazza trovava nel telefono del suo professore, con cui aveva una storia, il video in cui lui aveva un rapporto sessuale con il cane.
FONTE ANSA

IN UNA LETTERA DI LEONARDO E' STATA TROVATA LA DATA DELLA FINE DEL MONDO

Leonardo da Vinci
Sembra assurdo ma nella storia dell’umanità c’è sempre stato un bisogno recondito della fine del mondo. In ogni epoca del passato qualcuno dei nostri antenati si è sempre cimentato a trovare la chiave che sciogliesse una volta per tutte l’enigma. 
Anche Leonardo da Vinci, uno dei più grandi uomini di scienza di tutti i tempi ha provato a calcolare la data esatta dell’Apocalisse.
San Giovanni Malachia
In una lettera datata 1487 indirizzata a Girolamo Riario, conservata nei Musei Vaticani, Leonardo basa i suoi calcoli sulla lettura del libro del profeta Giovanni Malachia. Il libro è ritenuto uno dei più difficili del cristianesimo, vista la mole di simbolismi e visioni fantastiche scritte in un linguaggio orfico.
Leonardo analizza in particolare il passo che dice: “Udii l’uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume. Egli alzò la mano destra e la mano sinistra al cielo e giurò per colui che vive in eterno dicendo: ‘Questo durerà un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo; e quando la forza del popolo santo sarà interamente spezzata, allora tutte queste cose si compiranno’.”
Questa è la semplificazione del calcolo di Leonardo: “un tempo” equivale a un anno, e durante l’epoca di Daniele un anno era costituito da 360 giorni. “Due tempi” sarebbero invece due anni. I giorni devono poi essere trasformati in anni, e Newton ottiene così il  numero 1260 che datandolo all’anno della fondazione del Sacro Romano Impero ha come risultato 2060.  Da questo numero vanno sottratti gli anni relativi ai giorni (365 - 360)*2015= 27 anni ed il risultato finale sarà, 2060-27=2033
Quell’anno ci sarà la tanto temuta Apocalisse dove assisteremo alla “rovina delle Nazioni malvagie, alla fine del pianto e della sofferenza e dove finalmente i cristiani si libereranno dalla schiavitù per fondare un prospero ed eterno regno“.
Oggi queste premonizioni possono sembrare ingenue, come quelle dei Maya o Nostradamus. Questo perché ai nostri giorni la scienza e la religione sono separate in due sfere distinte, quella “razionale” e quella “irrazionale”. Leonardo però non conosceva questa distinzione, per lui non c’era conflitto. Perciò era sicuro della predizione di questo Regno post apocalittico come era sicuro degli strumenti razionali della scienza. Un modo di pensare che oggi sembra assurdo.

 

PESCATI A SCILLA RARI ESEMPLARI DI ARGONAUTA.VENDUTI AD UN RISTORANTE 500 EURO AL KG

Il mondo animale non è fatto solo di cagnolini e gattini, ma di una varietà immensa di raccapriccianti meraviglie, e delle loro particolari abitudini riproduttive.
Questa abbondanza prende il nome scientifico di biodiversità, conta 1,75 milioni circa di specie conosciute e sfiora i 111 milioni di specie stimate, ognuna delle quali, in qualche modo, si riproduce.
Sotto la superficie del Mediterraneo vive una particolare, rarissima e costosissima specie di ottopode (quelli che chiamiamo volgarmente polpi), chiamato Argonauta argo, che è tra i campioni assoluti di dimorfismo sessuale.
Stamane, nelle reti di un cianciolo a Scilla, ne sono stai pescati tre del peso complessivo di circa 3 Kg. I fortunati pescatori dopo averli liberati dalle reti gli hanno venduti ad un noto ristoratore che gli ha pagati in tutto 1500, 00 euro.
In questo link una ricetta per preparare l'Argonauta con le patate(clicca qui).
 

IL MISTERO DELLA FORESTA MALEDETTA:LE FOTO

La natura a volte è capace di creare dei fenomeni misteriosi che appaiono quasi inspiegabili, ma che riescono anche a dare vita a scenari bellissimi e suggestivi. 
Come ad esempio in Polonia, dove esiste una foresta, nel distretto di Gryfino, in cui sono cresciuti circa 500 pini ricurvi. Alla base di queste conifere, infatti, il tronco subisce una curvatura di circa 90 gradi, per poi raddrizzarsi come una specie di punto interrogativo. I ricercatori che hanno analizzato il fenomeno non sanno dare una motivazione definitiva.
Attorno a questa foresta circolano diversi miti e leggende in grado di spiegare questa strana conformazione, visto anche che intorno a questo gruppo di alberi ricurvi crescono piante del tutto normali.
Secondo molti abitanti del luogo gli alberi della foresta subirebbero l’influsso degli spiriti che la abitano, si tratterebbe insomma di un luogo magico dove nel Settecento sorgeva un villaggio di contadini.
Si racconta che una sera, quando il villaggio dormiva, questi spiriti incominciarono ad aggirarsi tra gli edifici, silenziosi e con fare circospetto, quasi avessero paura che da quelle case qualcuno li potesse risucchiare al loro interno intrappolandoli per sempre tra quelle mura.
Aspettarono che la luna si rivelasse a loro, nascosta da una coltre di nubi, e a l’unisono sfilarono da sotto la scura tunica, che pareva composta da un fumo denso, una lama affilata con la quale si incisero il palmo della mano che incominciò a sgorgare copiosamente un sangue nero come la pece disegnandoci strani e antichi marchi rituali sulle porte delle abitazioni per poi sparire all’interno della foresta.
Quando l’ultimo spirito entrò nella foresta, la terra incominciò a tremare violentemente, inghiottendo in poco tempo la città e i suoi numerosi abitanti che scomparvero in pochi istanti.
I giorni si susseguirono e della città era rimasto solo il ricordo e qualche rovina che emergeva dalla terra, come una lapide che porta la memoria di quello che fu, mentre lentamente e inesorabilmente la vegetazione si stava riprendendo quello che era suo di diritto.
Si dice che la curvatura degli alberi sia causata dagli abitanti del villaggio che nelle notti di luna piena si aggrappano agli alberi tentando di uscire dalla terra, curvandoli.
Qualsiasi sia il motivo che ha portato a questo fenomeno, nell’attesa di svelarne il mistero, non ci resta che godere dell’atmosfera unica che si respira tra questi pini.


 

STUPORE TRA LA POPOLAZIONE:FOTOGRAFATA BALENA BIANCA NELLO STRETTO DI MESSINA

E’ passata per le meravigliose acque dello Stretto di Messina un bellissimo esemplare di balena bianca. Per la gioia e l'incredulità degli appassionati di whale watching il rarissimo cetaceo è stato battezzato col nome di Morgana, in onore del complesso ed insolito miraggio che caratterizza lo Stretto. Si tratta una femmina di megattera lunga circa 14 metri, che sicuramente sta effettuando la  migrazione annuale di 12 mila km della sua specie, dalle acque mediterranee ai mari tropicali, dove le femmine partoriranno. Gli scienziati cercheranno ora di ottenere campioni di Dna per capire se si tratta di un esemplare albino o di una nuova specie sconosciuta ai biologi marini. Speriamo che non venga ammazzata da una baleniera turca.
 

REGGIO CALABRIA:FANNO SESSO E LEI RIMANE INCASTRATA IN UNA RINGHIERA DEL LUNGOMARE


La sfortunata giovane
Il luogo dove è avvenuto l'incidente
Una ragazza rumena, P.M. colf di 23 anni residente a Campo Calabro, è stata trovata nuda la notte scorsa, con la testa incastrata in una ringhiera del Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria. Gli agenti che si sono trovati di fronte l’insolita scena erano stati chiamati da un gruppo di ambulanti marocchini, che avevano notato la donna in quella strana posizione.
La donna ha spiegato che era rimasta incastrata facendo sesso con il fidanzato Omar Lenin Q., affermato venditore di panini  nelle feste cittadine, e che avevano scelto l’insolito posto per “rendere le cose più piccanti”. Dopo che è rimasta incastrata, il fidanzato  non si è minimamente preoccupato di cercare di liberarla o di chiamare soccorso, e a dir la verità neppure di cercarle qualche vestito da mettersi addosso. Chi ha assistito alla focosa scena, afferma che il ragazzo si sia allontanato schiaffengiando le natiche della donna e fumandosi una sigaretta.
Gli agenti hanno liberato la donna con un certo sforzo, tra una piccola folla di curiosi che hanno immortalato l'avvenimento. Il fidanzato, rintracciato dalla mobile la mattina seguente in un macelleria del centro, ha spiegato l'incauto gesto dicendo che era rimasto stordito dal piacere sessuale, tanto da dimenticarsi della sua amata.
 

CALAMARO GIGANTE SPIAGGIATO A CATANIA

Il calamaro col biologo Alfio Carrizzo
I biologi dell'Università di Catania hanno trovato un enorme esemplare di calamaro gigante spiaggiato ad Fiumefreddo, a circa 50 chilometri da Catania.
La dimensione dell’esemplare è ben espressa dal suo peso, che supera i 150 chilogrammi e ne fa uno dei più grandi mai recuperati in buone condizioni di conservazione nel Mediterraneo. Ma anche le dimensioni occhio, che ha un diametro di 19 centimetri, sono di tutto rispetto. Si tratta di una femmina e non è chiaro perché sia finita a riva, aveva lo stomaco pieno e quindi i biologi escludono che possa essere stata spinta o debilitata dalla fame. Secondo i biologi si tratta di animali che tendono a crescere molto in fretta e che non vivono a lungo. L’animale è stato trasportato all’acquario che dispone di una cella refrigerata con una parete vetrata, in modo che possa essere visto da curiosi e turisti.
La regione non è nuova a ritrovamenti del genere, due anni fa fu trovato parte del corpo di un calamaro gigante che recava segni di essere stato mangiato da un altro calamaro e nel 1877 fu ritrovato a Capo Spartivento, in Calabria, un esemplare lungo circa 11 metri. Si tratta però di animali che è molto difficile osservare alla luce del sole, visto che prediligono le acque profonde e sono predatori decisamente poco socievoli.

REGGIO CALABRIA:CERCA L'AUTO PER 3 MESI..SI ERA SCORDATO DOVE FOSSE!!!

Scordarsi per qualche istante dove si ha parcheggiato la macchina è successo più o meno a tutti. Molto più raro è dimenticarsene per tre mesi.
Cosa realmente accaduta a Ambrogio Tedeschi, un ingegnere in pensione di 68 anni residente nella frazione di Trepalle del comune di Livigno, che per mesi ha setacciato la zona del Corso Garibaldi di Reggio Calabria, alla ricerca della propria auto. L’uomo non si è mai arreso e ha continuato a cercare, cercare e cercare.
La polizia municipale, imbarazzata, aveva archiviato la denuncia sotto la voce ‘auto  rubata’. Interpellati gli zingari hanno confermato che l'auto non risultava nei loro archivi e non avevano nessuna idea di dove potesse essere.
L’auto “sparita", una Mercedes nera in realtà era parcheggiata davanti ad un villino di Via Venezia.
Da parte sua, il proprietario della casa(un procuratore di giocatori di poker) pensava che l’auto nera parcheggiata di fronte al suo cancello, fin dallo scorso agosto, fosse del suo vicino(marittimo delle navi Costa) e quest’ultimo riteneva che la Mercedes appartenesse all’altro, motivo per cui i due non avevano mai ritenuto di dover accennare a quel veicolo in sosta cosi’ prolungata.
Dopo 8 viaggi a Reggio e lunghe ore di ricerca a piedi lungo i vicoli della cittadina dello Stretto, finalmente l'ingegnere è rientrato in possesso della sua auto grazie al fiuto di un cane addestrato apposta per risolvere il caso: Gracco(questo è il nome del cane da tartufi).  Seguendo le tracce di odore ricavate dagli indumenti intimi dello sbadato professionista, è riuscito a scovare l'auto nello stesso posto dove è rimasta ferma negli ultimi 3 mesi.
L'auto era in buone condizioni, tranne la carrozzeria dove erano depositati circa un paio di chili di guano di storno.
Lo ‘smemorato’ a forza di girare per le sue ricerche è molto dimagrito e appena rientrato a Trepalle la sua auto gli è stata rubata.
fonte ANSA

REGGIO CALABRIA:RAGAZZO SI NASCONDE PER OTTO ORE NEL TOMBINO PER FARE FOTO SOTTO LE GONNE

Le numerose ragazze accorse per picchiare il giovane
Certo le notizie strane non mancano mai, ma questa fa sorridere, perché risulta un po’ strano pensare che qualcuno lo possa fare davvero. Sembra quasi un avvenimento inverosimile, quasi una barzelletta pensare che esista qualcuno tanto scemo da nascondersi sotto le grate di un tombino o sotto il pavimento delle cabine dove ci si può cambiare in spiaggia. Questa volta però non si tratta di una barzelletta: è successo davvero, a Reggio Calabria.
Il ragazzo, poi identificato come un giovane di 23 anni brillante studente presso la locale facoltà di giurisprudenza, si era piazzato sotto le grate di un tombino, per assicurarsi una visione perfetta dell’intimo di tutte le ragazze che passavano sopra il tombino. Ed in effetti, la sua tattica si è rivelata vincente, perché se vi è rimasto otto ore, masturbandosi e scattando fotografie. Sembrava un piano perfetto, ma il genio del male ha dimenticato un piccolo dettaglio, che ha permesso a una signora sessantenne di notarlo e contattare le forze dell’ordine.
Il ragazzo si era letteralmente infilato in uno stretto tombino, e da lì si godeva l’insolito “panorama” e scattava fotografie alle donne di passaggio con il suo telefono cellulare. Tuttavia, preso com’era dalle sue attività, non si deve essere accorto che i flash del cellulare si notavano col calar della sera. I passanti hanno notato che c’era qualcosa di strano con quei continui bagliori di luce che spuntavano dalla grata di un tombino, e hanno chiamato la polizia. Il ragazzo di origini marocchine, buddista praticante ed originario del quartiere di Gebbione, era tenuto sotto osservazione dai servizi segreti per le sue attività di proselitismo.
 

TERRA DEI FUOCHI:PESCATO NEL FIUME SARNO QUESTA STRANA TROTA

É nuovamente la Terra dei Fuochi a far registrare la cattura di una trota alquanto bizzarra. Lo scorso giovedì ha infatti abboccato un esemplare di circa 400 grammi di peso per 33 centimetri di lunghezza.
Secondo quanto riporta il quotidiano locale, Federico, gestore di un hotel a Caserta, si era recato giovedì presso le rive del fiume Sarno, per pescare gli strani pesci che popolano il caratteristico  bacino idrico. Proprio in uno dei torrenti che affluiscono il Sarno, l’uomo è riuscito a pescare una trota che ha sbalordito biologi e criptozoologi. L’esemplare presentava una strana pelliccia ed emanava un nauseabondo odore di zolfo.
Per gli studiosi l'anomalia genetica della trota è da ritrovare nel devastante inquinamento che ha colpito la zona nel corso degli anni a causa dell'intrecci fra la camorra, la politica e la corrotta realtà industriale italiana. Questa sovrabbondanza di agenti chimici ha causato una ipertricosi ittica con conseguenze devastanti per la fauna che popola il fiume.
Non è la prima volta che in queste zone si pescano pesci strani. Lo scorso febbraio aveva abboccato un esemplare di 8 chili e mezzo completamente gialla, mentre nel tratto del fiume Volturno che passa per la cittadina di Amorosi, era stata pescata una fario di 7 chili e 700 grammi con tre occhi.

FUKUSHIMA:PESCATO ENORME PESCE LUPO

Il gruppo di pescatori giapponesi è rimasto scioccato quando l'ha visto abboccare: una creatura enorme e dall'aspetto inquietante. Siamo nelle acque al largo dell'isola di Honshu, dal lato della costa russa orientale e vicino a Fukushima, e il "mostro" è stato poi identificato come uno dei più grandi pesce lupo mai visti: è lungo due metri. Fatto insolito, perché solitamente può crescere sino a 112 centimetri e raggiungere un peso massimo di 15 chili. Hirasaka Hiroshi, il pescatore che ha postato sul suo profilo Twitter l'incredibile cattura a stento riesce a tenerlo. Prima lo shock, poi la preoccupazione. Con la cattura di questa preda si è diffuso di nuovo il timore, che  trova  conferma scientifica dall'Università di Samaka, sui possibili effetti dell'incidente nucleare di Fukushima, avvenuto l' 11 marzo 2011 sulla costa orientale dell'isola di Honshu.
 

NATO A REGGIO CALABRIA UN BIMBO DI 9,8 KG.E' RECORD!!!

Come riporta l'Ansa è nato a Reggio Calabria un bambino da record.

Giorgino Q. è un bimbo da Guinness dei Primati, alla nascita infatti pesa 9,8 chili, praticamente più del doppio del peso medio di un neonato e, in aggiunta è venuto alla luce con parto naturale.
La sua giovane mamma: Rosa I., di 29 anni e 156 kg di peso, ha lottato strenuamente per 11 ore per mettere alla luce il figlio. Nonostante il parto si sia rivelato drammatico per le complicazioni insorte la donna ha ammesso di non aver sofferto molto: “A dir la verità non me lo ricordo molto bene, andava e veniva, ricordo solo tanta pressione, ma dovevo farcela ha commentato Rosa.
Mi ricordo tantissime persone tiravano e spingevano cercando di fare uscire il mio bimbo. Erano circa settanta nella stanza, fra parenti, amici e qualche medico” ha ricordato la donna originaria di Cardeto(RC).
Naturalmente, la cosa che ha schockato tutti è stata la dimensione del “piccolo” Giorgino.
Ovviamente la mamma e i dottori che l'hanno seguita sapevano già che il bimbo sarebbe stato oversize, ma si aspettavano un bebè di circa 6 kg di peso: invece Giorgino ha spiazzato tutti presentandosi con quasi 4 kg in più del previsto.
E il papà, un esodato 56enne, è dovuto correre ad acquistare abiti più grandi per vestire il suo figlioletto appena nato: nessuno di quelli che avevano preso in precedenza infatti era grande abbastanza.
A parte il problema abitini, Giorgino e la mamma stanno benissimo: dopo qualche giorno in osservazione sono stati rimandati a casa e dalle notizie che trapelano sembra che sia già ghiotto di omogeneizzati alla soppressata.
Dall'ospedale Villa Mater, dove il piccolo grande Giorgino è nato, fanno sapere che è il primo bimbo XL che vede la luce nei loro reparti.
Certamente non è il più grande mai nato: in Canada nel 1879 nacque un bimbo di 11 kg, che però morì 11 ore dopo. Nel 2005, in Brasile, è nato un bimbo di oltre 7 kg.
In tutti i casi, le mamme avevano sofferto di diabete gestionale. 
FONTE ANSA-PRESS

INCREDIBILE RITROVAMENTO IN UNA SPIAGGIA CALABRESE

Alcuni abitanti di Melito Porto Salvo sono rimasti molto perplessi quando si sono imbattuti in quella che ha tutta l'aria di esserre la carcassa di una creatura misteriosa spiaggiata a riva. L'animale in decomposizione è stato scoperto da un gruppo di persone impegnate in un controllo a bordo di veicoli a quattro ruote, mentre sfrecciavano lungo la spiaggia calabrese. Secondo quanto riportato dai media locali, la creatura misura circa 7 metri di lunghezza, presenta grandi scaglie affilate e rudimentali pinne primitive. A quanto pare, la carcassa è giunta vicino alla foce del torrente Tuccio dopo i violenti temporali di queste ultime ore. Secondo l'esperto di mostri marini Antonio Vannetti, la carcassa potrebbe appartenere ad un'orca, oppure di un delfino oceanico che ha subito una mutazione dopo essere venuto a contatto con i rifiuti radioattivi depositati sotto i fondali del Mar Jonio. Altri hanno ipotizzato che possa trattarsi della carcassa di un coccodrillo di acqua salata, una murena gigante, un delfini e addirittura un dinosauro! Secondo quando riporta Discovery News, la carcassa rinvenuta nelle spiaggia di Melito è solo l'ultima di una lunga serie di curiosi ritrovamenti sulla spiaggie di tutto il mondo. Spesso queste grandi carcasse vengono definite come 'blobsters' o semplicemente 'blob', che risultano in uno stato di decomposizione così avanzato che risulta impossibile indentificare la specie di appartenenza. Per molte persone, questi misteriosi ritrovamenti somigliano più a mostri marini e a dinosauri piuttosto che ad animali noti. Il primo caso registrato dalle cronache è avvenuto nel 1896, quando una grossa tempesta marina trasportò una grossa massa carnosa su una spiaggia di Nicotera Marina. La carcassa misurava 6 metri di lunghezza e fu analizzata da un naturalista locale, il quale decise che probabilmente si trattava di una 'piovra gigante', molto più grande di qualsiasi animale noto.