
Secondo quanto riporta il quotidiano locale, Federico, gestore di un hotel a Caserta, si era recato giovedì presso le rive del fiume Sarno, per pescare gli strani pesci che popolano il caratteristico bacino idrico. Proprio in uno dei torrenti che affluiscono il Sarno, l’uomo è riuscito a pescare una trota che ha sbalordito biologi e criptozoologi. L’esemplare presentava una strana pelliccia ed emanava un nauseabondo odore di zolfo.
Per gli studiosi l'anomalia genetica della trota è da ritrovare nel devastante inquinamento che ha colpito la zona nel corso degli anni a causa dell'intrecci fra la camorra, la politica e la corrotta realtà industriale italiana. Questa sovrabbondanza di agenti chimici ha causato una ipertricosi ittica con conseguenze devastanti per la fauna che popola il fiume.
Non è la prima volta che in queste zone si pescano pesci strani. Lo scorso febbraio aveva abboccato un esemplare di 8 chili e mezzo completamente gialla, mentre nel tratto del fiume Volturno che passa per la cittadina di Amorosi, era stata pescata una fario di 7 chili e 700 grammi con tre occhi.