CALABRIA, GLI ABITANTI LANCIANO UNA PETIZIONE:"VOGLIAMO PIU' POKESTOP IN ASPROMONTE"

La popolazione dell'Aspromonte, stanca di essere abbandonata prima dalle Istituzioni e dallo Stato ed ora anche dalle grandi aziende costruttrici e distributrici di videogiochi, ha lanciato una petizione online al grido "Vogliamo più Pokestop in Aspromonte". L'ideatrice di questa coinvolgente e seria iniziativa è la studentessa di giurisprudenza di Podargoni Luana Peralta che alle testate giornalistiche che l'hanno intervistata ha detto: "Riteniamo importantissima la partecipazione della popolazione a questa petizione, poiché in Aspromonte ci sono pochissimi Pokestop e quelli presenti sono difficilmente raggiungibili. Ci sono paesi che non hanno neppure una palestra e tantissime persone sono tagliate fuori da Pokemon Go. Questo non è giusto, noi non siamo cittadini di serie B".  L' intento è, inoltre, quello di far capire a tutti gli italiani che gli aspromontani sono stanchi di ricevere promesse che non vengono mantenute e di essere abbandonati nella stessa situazione da anni.
In Aspromonte ci stanno togliendo tutto: presidi medici, uffici postali, strade malridotte. ed ora anche i Pokestop!!!Questo mai. Sarà una lotta dura e senza esclusione di colpi"
Questo il link per firmare la petizione e condividerla https://www.change.org/p/the-pokémon-company-piu-pokestop-in-aspromonte

MILANO:LAMBORGHINI TAMPONA SUV, CINESI SI ACCOLTELLANO

In un costoso incidente stradale avvenuto a Milano nei pressi di Via Paolo Sarpi, una Lamborghini ha tamponato un SUV Mercedes. Secondo quanto riportano le cronache locali, il guidatore dell’auto sportiva, un noto imprenditore tessile,  stava andando troppo veloce e non è riuscito a fermarsi in tempo quando si è trovato la coda di macchine ferme ad un incrocio, finendo addosso al SUV fermo.
Data la differenza di altezza tra le due auto, la Lamborghini si è infilata sotto al SUV, danneggiando il frontale della vettura e soprattutto l’orgoglio del proprietario, un imprenditore nel settore dei massaggi, che ha prontamente accoltellato il connazionale allo stomaco. Solo grazie all'intervento di numerosi cinesi residenti nella zona ha scongiurato il peggio.


ATTENZIONE A QUESTO PESCE:PERICOLO MORTALE!!!


Pesce palla maculato avvistato in Calabria: "Non mangiatelo, è tossico"

E' stato avvistato di nuovo. L'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha ricevuto la segnalazione dell’avvistamento di un esemplare di pesce palla maculato, il 'Lagocephalus sceleratus'. 
Questa specie, altamente tossica al consumo, è stata catturata nelle acque vibonesi(tra Briatico e Pizzoburgo) e da alcuni pescatori di Villa San Giovanni, nello Stretto di Messina.
La cattura è stata prontamente comunicata ai ricercatori grazie alle indicazioni della campagna di informazione che Ispra sta conducendo sui pesci palla. Lo scorso gennaio un esemplare di pesce palla maculato era stato avvistato nel golfo di Napoli.
L'Ispra invita tutti i pescatori a separare la specie dalle altre catture, congelarla e ad inviare la propria segnalazione a pescepalla@isprambiente.it.

UNA SPECIE TOSSICA - Entrato in Mediterraneo dal Canale di Suez nel 2003, il pesce palla maculato è una specie tropicale tra le più invasive dei nostri mari, ha colonizzato buona parte del bacino orientale ed è attualmente in espansione geografica. Come spiega l’Ispra si distingue facilmente da altri pesci palla per la presenza di macchie scure sul dorso. 
E' stato responsabile di severe intossicazioni alimentari molte delle quali fatali in Paesi come Grecia, Cipro, Turchia, Libano, Israele, Egitto. Si tratta di una specie tossica, anche se cotta. Il consumo di questo pesce ha già fatto registrare numerosi decessi nel Mediterraneo orientale.





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UOMO MANGIA 12000 FRITTOLE IN 30 ANNI ED E' ANCORA IN VITA

Rocco Maisano de Zaccuri, un allevaore di 64 anni di Mosorrofa(popoloso quartiere di Reggio Calabria), è salito alla ribalta di tv e giornali di tutto il mondo perchè, escludendo la domenica, da 30 anni esatti mangia frittole almeno una volta al giorno (a volte anche due) per un totale di circa 12000 pezzi di frittola ingurgitati.
La notizia ha avuto grande risonanza per il fatto che, al contrario di quanto ci si aspetterebbe da un uomo con queste pessime abitudini alimentari, Rocco gode di ottima salute: il suo colesterolo si mantiene al di sotto del valore critico, la sua corporatura è magra e le sue performance sessuali sono da sballo(almeno stando alle voci delle sue compaesane).
Un ultima curiosità deriva dal fatto che l’uomo mangia le frittole accompagnate col pane di Pellegrina senza mai cambiare: “Mi piace quello che mangio, per cui prendo la stessa cosa ogni giorno, perchè dovrei cambiare?Ho 400 maiali” ha dichiarato Rocco.
Le frittole si ottengono riscaldando la cotenna del maiale (grossolanamente privata di setole e altre impurità), in un pentolone di rame stagnato, detto caddàra (quadàra o cardara in altri paesi vicino al capoluogo). Durante la laboriosa fase di preparazione la pentola viene letteralmente foderata di cotenna, ponendo attenzione a che il grasso sia rivolto verso l'interno. In tal modo esso si scioglie senza aggiunta di acqua. Quando il grasso è parzialmente sciolto si dispongono, con particolari accorgimenti in relazione alle dimensioni ed al tipo di carne, le costine e le parti meno nobili del maiale (collo, guancia, lingua, muso, orecchie, gamboni, pancia, rognoni e tutte quelle parti che non possono essere consumate in altro modo) e si lasciano bollire a fuoco lentissimo nel grasso per almeno sei ore, aggiungendo solo sale e rimescolando frequentemente. Con questo procedimento la carne si impregna del sapore del grasso e diventa molto tenera, rendendo edibili anche le parti cartilaginee.

ESPULSO IMAM: AVEVA CHIAMATO LA FIGLIA JIHAD

Il provvedimento di espulsione del Ministero per Mohammed Madad, 52 anni, imam del centro di cultura e preghiera islamica Assonna di Noventa Vicentina,  in via delle Arti 12, è particolarmente pesante: l'allontanamento solitamente è di cinque o 10 anni, per lui gli anni di divieto di reingresso in Italia sono invece 15. E' stato considerato una minaccia per la sicurezza dello Stato e capace anche di agevolareorganizzazioni o attività terroristiche anche internazionali.
Madad, che risiedeva a Noventa in via Godicello 8, oltre a essere stipendiato come imam aveva anche una seconda attività: si dedicava, in cambio di denaro, a riti magici, diceva di scacciare il malocchio e gli spiriti maligni. Un po' imam, un po' stregone.  Prima di diventare esclusivamente iman aveva fatto l'operaio in una azienda alimentare e poi aveva tentato senza successo di aprire una macelleria islamica.


BIMBO DI UNDICI ANNI ATTRAVERSA LO STRETTO DI MESSINA

Un bambino statunitense di 11 anni, Tancrede Brittannicus Roy, attraverserà a nuoto lo Stretto di Messina per beneficenza e per sensibilizzare le persone sulle problematiche delle persone disabili. Il piccolo, che gode dio ottima salute, e’ assistito dal suo team e nuoterà nel mare dello Stretto accompagnato dalla mamma Isabelle, dal papà Stephen e dall’allenatore Gay Emich. La partenza è prevista per le 8 del 27 luglio, così da sfruttare al meglio le correnti e le condizioni meteo marine, da Punta Faro a Cannitello, per poi ritornare nella baia di Grotte, a Messina, nell’area approdo della Lega navale. La famiglia Tancrede farà quindi un’offerta all’Associazione L’aquilone Onlus, come riconoscimento per l’impegno sociale a favore dei disabili e della collettività.
Onore a TE.

CARTELLA EQUITALIA DA UN MILIONE DI EURO:IMPRENDITORE SOTTO SCHOCK


Cartella Equitalia di oltre 1 milione di euro per un professionista di Battipaglia

Una cartella Equitalia da 1.127.132euro e 75 centesimi sarebbe stata recapitata ad un libero professionista di Battipaglia. Il reddito dell'uomo, intanto, non raggiunge i 30mila annui.
Una brutta sorpresa per l'uomo, pronto a fare ricorso giudicando la cartella un errore dell’ente. La richiesta della somma, peraltro, era accompagnata dalla condizione che il pagamento avvenisse entro 5 giorni dalla ricezione: questo avvalora ancora di più la tesi dell'errore, visto che il versamento richiesto non è certamente di pochi spiccioli.
Cartella Equitalia da un milione di euro: imprenditore sotto shock
A far propendere per l’errore il fatto che "l’invito a pagare" fosse accompagnato addirittura da un bollettino postale prestampato, come se una simile somma si potesse pagare in contanti presso un qualsiasi ufficio postale. Comunque l'uomo, che è stato ricoverato per un malore, cercherà di fare ricorso.


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LO STRETTO DI MESSINA E I SUOI MISTERI:LA LEGGENDA DEL TRIANGOLO DELLA MORTE

L'aerea di mare soprannominata "triangolo della Morte"  è una zona dello Stretto di Messina relativamente vasta e molto trafficata. I vertici di quel triangolo immaginario toccano: a nord il punto più settentrionale della costa Messinese Punta Peloro, a sud il punto più occidentale dello Stretto a Capo Scecco(vicino Catona) e a ovest il punto più a nord a Torre Cavallo.
Fin dai tempi più antichi quest'area triangolare è stata osservata con sospetto dai più grandi esploratori come Ulisse, perché  sembrava che fosse abitata da  animali sconosciuti   e che dalle sue acque emergessero mostri come Scilla e Cariddi . Perfino Orazio Nelson  annotò una cosa simile nel suo diario di bordo.
La fama e il mistero sono aumentati dall'ottocento in poi, diventando un vero caso internazionale dal 1859, quando lo attraversò Garibaldi con i Mille, che scrisse nelle sue memorie "questo è un mare maledetto. Ho perso 30 dei miei uomini risucchiati dal mare".  In queste poche pagine, l'Eroe dei due Mondi afferma che avvolte dalla nebbia sparirono tra maggio e giugno di quell'anno, di 12 navi ed un numero imprecisato di barche da pesca, e di quegli uomini non si seppe più niente. Queste memorie sono state precedute da  alcuni articoli risalenti al 1783, anno di uno sconvolgente terremoto, che raccontavano inspiegabili sparizioni di navi in quelle acque .
Fatto sta che dopo le annotazioni di Garibaldi vi sono state altre sparizioni nell'area del triangolo maledetto che si fermarono nel giorno del terribile terremoto del 1908.  Se però siano dovute agli alieni o a dei fenomeni naturali, nessuno potrà mai saperlo.  Certo è che questo mistero piace moltissimo al mondo del cinema, e soprattutto ai turisti, che continuano a guardare con sospetto e  paura  quel tratto di mare così pericoloso.





CATTURATO UNO SQUALO NELLO STRETTO:LE INCREDIBILI FOTO

Non hanno creduto ai loro occhi i 76 membri dell'equipaggio del peschereccio "Aliseo XIV" quando hanno tirato su la lenza. Anziché un panto o un pesce spada, nel conso hanno trovato un grosso squalo bianco, di quasi 15 metri, che si dimenava nel tentativo di liberarsi.
Il comandante Cosoleto Santorocco di 55 anni(nella foto), nel tentativo di immobilizzare l’animale, è stato colpito dallo squalo con un colpo di coda. Ma per fortuna non ha riportato nessuna ferita grave, a parte la perdita del braccio destro. Il fatto è accaduto poco dopo le 11,30 di questa mattina.
Il peschereccio, adibito a pesca a volante, stava tirando il conso a circa 2 miglia dalla costa nel cd triangolo della morte, tra Torre Cavallo, Punta Peloro e Capo Scecco, dunque in uno specchio d’acqua comunque non molto distante dalla costa.
I biologi hanno notato che lo squalo da quando è stato avvistato la prima volta, fino alla sua cattura, è cresciuto di oltre 10 metri, probabilmente a causa dell'abbondante quantità di cibo presente nello Stretto, ma soprattutto alle chiacchiere delle persone che tendono ad ingigantire le cose.
Imbattersi in uno squalo bianco nel mare dello Stretto è molto raro, ma non impossibile. Certo è che la presenza di un così grosso esemplare quasi sotto costa deve far riflettere. Comunque, l’animale, ormai morto, è stato scaricato con un argano montato su un trattore e adagiato su un pianale prima di essere portato nel piazzale del mercato ittico dove è stato ricoperto con del ghiaccio. Attorno molti curiosi e c’è chi ne ha approfittato per qualche scatto. Poco fa, il dottor Mario Golconti, del servizio veterinario dell'Università di Brolo-Camastra, ha aperto il ventre del bestione.
E la sorpresa è stata enorme quando nell’intestino sono stati rinvenuti il guscio di una tartaruga, una lattina di coca cola, il braccio del comandante Santorocco, un'aspirapolevere Folletto, un iphone 6s e persino una targa di auto di Genova. Dopo gli accertamenti di rito, lo squalo verrà caricato su un camion con cella frigorifero e trasferito al laboratorio dell'Università per ulteriori analisi, prima di essere imbalsamato ed esposto al pubblico, non prima di un anno.




KOBE BRYANT A SORPRESA A REGGIO:"IL MIO SOGNO INIZIA DA QUI"

I posti del cuore. Ci sono luoghi, nell’anima di ciascuno di noi, che sono speciali. E hanno sapori e profumi che non possiamo dimenticare. Reggio, per Kobe Bryant, è un posto del cuore. Lo è stato fin da giovanissimo. Quando arrivò in via Emilia con papà Joe che faceva impazzire i tifosi dell’allora Cantine Riunite nella serie A dei canestri e lui, ancora adolescente, divertiva gli spettatori del palasport con i suoi tiri e i suoi canestri nell’intervallo delle partite.
Kobe visse tra Reggio e Montecavolo e qui ha lasciato una piccola parte del suo cuore. Tanto che i suoi blitz e le sue visite non si contano più. E ieri ha voluto, ancora una volta, rivedere Reggio, sorprendendo tutti. Rinunciando ad un viaggio, già programmato a Parigi e portandosi in Emilia.
E quando, ieri pomeriggio alle 17,45, quello che è stato il giocatore di basket più bravo e famoso al mondo, si è materializzato in via Franchetti, dove ad attenderlo c’erano centinaia di persone, proprio da Reggio ha voluto partire, parlando ai ragazzi che erano seduti al centro del campetto.
«La mia storia - ha detto Bryant - è cominciata da questa città. Andavo a scuola qui vicino. Il mio sogno è iniziato a Reggio e io sono la dimostrazione che tutti i sogni si possono realizzare».


ROMA:TROVA DUE RAGAZZINE CHE CERCAVANO POKEMON NEL SALOTTO DI CASA:CLANDESTINO LE VIOLENTA.


Dilaga la Pokémon Go mania, con episodi anche surreali e reazioni al limite del paradossale.
L'ultimo caso ha visto protagonista un clandestino algerino che, rientrando a casa, ha trovato in salotto due ragazzine diciottenni che cercavano Pokémon.
Lo straniero, dopo che ha chiesto cosa stessero facendo, ha tentato di violentarle. Il motivo: riteneva che i Pokemon all'interno della sua abitazione, che occupa abusivamente, fossero di sua proprietà. Da qui la goccia che ha fatto traboccare il vaso che ha mandato in escandescenza il giovane immigrato. Mohammed, gestore di ragazze facili in Via Momentana, sentitosi derubato, le ha prima malmenate e poi, ha detta delle ragazze, anche violentate. Fortunatamente il Gip, ha evidenziato il reato di violazione di proprietà privata, e per le ragazze scatterà il carcere, con tanto di scuse al povero ragazzo.
Di qui una reazione affidata a un cartello, diffuso via social network su Facebook sul gruppo "Immigrato meglio che italiano".

LA 'NDRANGHETA SUI POKESTOP. I DETTAGLI

Stiamo parlando di un caposaldo del Pokemon Go ossia dei luoghi dove è possibile andare a fare il pieno di oggetti utilissimi per il prosieguo della propria esperienza all’interno di questo mondo in realtà aumentata.
Cosa sono i Pokestop? Nel mondo reale sono dei punti di interesse di Google Maps come monumenti, installazioni artistiche, edifici importanti e così via. Naturalmente, si possono trovare in maggior numero nelle grandi città, mentre se vivete in un posto isolato potrebbe non essere così facile. Nel mondo del gioco sono dei luoghi magici dove potrete ricevere una preziosa serie di oggetti indispensabili, come soprattutto Pokeball (e poi Great Ball e Ultra Ball a seconda del vostro livello) per catturare i mostriciattoli; pozioni e revitalizzanti per andare a curare gli animaletti feriti dopo i combattimenti; incensi, aromi o moduli esca che potete usare per attirare i Pokemon e uova da far dischiudere camminando.
La 'ndrangheta prima di tutti ha intuito l'affare ed ha piazzato in ogni Pokestop un suo picciotto che chiede il pizzo a chiunque si avvicina a fare scorte di oggetti virtuali.
Ci sono state le prime segnalazioni, ma l'incriminazione è difficile. Comunque nelle zone dove la 'ndrangheta è fortemente radicalizzata, come Lombardia e Piemonte già ci sono stati i primi arresti per estorsione.
Quindi attenzione, se vi avvicinate ai Pokestop e qualcuno vi chiede 30 euro per potervi avvicinare, quel qualcuno sarà un picciotto della 'ndrangheta.

POKEMON GO DIVENTA UN LAVORO:VENTI EURO L'ORA PER CACCIARE I PERSONAGGI

Non solo una moda, non solo un gioco, ora Pokémon Go è diventato anche un mestiere, peraltro, molto ricercato. Lo annuncia il sito ProntoPro.it che ha appena lanciato un servizio per mettere in contatto cacciatori esperti ed appassionati. Uno dei primi "allenatori" iscritto ha 57anni è un ex poliziotto ed è di Reggio Calabria. E in media chi dà la caccia ai mostriciattoli per conto terzi guadagna dai 15 alle 35 euro l'ora.
Cento cinquantuno sono in totale i Pokémon da catturare. La caccia ai mostriciattoli Nintendo ha riempito le strade di tutto il mondo, ed è davvero obiettivamente difficile riuscire a prenderli tutti: bisogna avere tempo a disposizione, voglia di camminare e molta intraprendenza per trovare quelli più rari. Come fare, quindi, a salire di livello quando gli impegni quotidiani riempiono le giornate e non si ha tempo nemmeno per una breve passeggiata? Ecco l'idea del portale, che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, con il lancio del primo servizio nazionale di gioco Pokémon Go.
In pratica, è possibile pagare qualcuno per giocare per conto terzi, fino a 2 ore alla volta, per catturare nuovi Pokémon, far salire di livello il cliente attraverso le battaglie in palestra, covare le uova Pokémon o conquistare una Poké Gym nemica. Per trovare gli allenatori basterà digitare "Pokémon" nella barra di ricerca del portale e compilare il form.
Per permettere agli allenatori esperti di giocare, il cliente potrà scegliere se prestare il proprio cellulare o condividere i dettagli del proprio accesso a Gmail.