ITALIANI IN VIA DI ESTINZIONE: ECCO QUANDO SCOMPARIRANNO

Il 31 dicembre 2015 gli italiani erano 60.665.551, 180.061 in meno rispetto a un anno prima, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera (8,3% dei residenti a livello nazionale, 10,6% al Centro-nord). Un crollo simile non si era mai verificato in un secolo. Insomma, sono spariti nel nulla gli abitanti di una città come Reggio Calabria.
La diminuzione riguarda esclusivamente la popolazione con cittadinanza italiana: -141.750 abitanti, mentre la popolazione straniera aumenta di 11.716 unità. Tale calo risulta inoltre mitigato dall’acquisizione della cittadinanza italiana di una parte sempre più ampia della componente straniera (+178 mila). Sono gli ultimi dati comunicati dall’Istat nel suo report demografico.
La flessione della popolazione è più marcata per le donne (-109.792) rispetto agli uomini (-70.269). Dopo anni nei quali i flussi migratori riuscivano a compensare il calo demografico dovuto alla dinamica naturale negativa, nel 2015 il consistente saldo naturale negativo, unito alla continua diminuzione del saldo migratorio, ha portato al decremento della popolazione.
Un cittadino straniero su quattro risiede nelle regioni del Nord- est dove si contano 1.231.542 stranieri, così come nelle regioni del Centro (1.278.594). Nel Sud e nelle Isole i cittadini stranieri residenti sono rispettivamente 569.666 (11,3% degli stranieri residenti in Italia) e 230.617 (4,6%).
Gli italiani sono sempre più anziani: l’età media della popolazione è pari a 44,7 anni. Si riduce la popolazione con meno di 15 anni, aumentano invece gli ultraottantenni che nel 2015 raggiungono il 6,7% della popolazione.
Continua la diminuzione delle nascite in atto dal 2008. Nel 2015 i nati sono meno di mezzo milione (-17 mila sul 2014) di cui circa 72 mila stranieri (14,8% del totale). Sono stati 647.571 i decessi nel 2015, ben 49.207 in più rispetto al 2014 (valore più elevato dal 1945).
Sono circa 200 le nazionalità presenti nel nostro Paese: per oltre il 50% (oltre 2,6 milioni di individui) si tratta di cittadini di un Paese europeo. La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena (22,9%) seguita da quella albanese (9,3%).