PERDUTO IN ASPROMONTE:RITROVATO DOPO 40ANNI

Quarant'anni da eremita in Aspromonte, dopo aver smarrito la strada di casa mentre cercava funghi: ma ritrovato solo ora. E' l'incredibile storia di un anziano, che si è perduto nel settembre del 1973 nei boschi dell'Aspromonte in Calabria. Si è alimentato con la caccia e la vegetazione locale, in completa autosufficienza e senza nessun contatto con l'esterno. Ora dovrà affrontare una difficile reintegrazione in società. Folco Favasullo(62 anni, nella foto mentre fa la pipì) è ricoverato in buone condizioni di salute nell'ospedale "Careri" di Ardore.
E' stato casualmente individuato da un cacciatore di frodo all'interno della boscaglia, su segnalazione di alcuni latitanti di 'ndrangheta intimoriti dalle sembianze e dai gesti dell' ''uomo della giungla'' con cui erano entrati in contatto mentre depositavano dei pizzini lungo un sentiero.
Secondo le prime ricostruzioni del quotidiano TuttoTutto, Favasullo, manovale di Podargoni era andato a cercare funghi nei pressi della ex base americana di Nardello, ma un gruppo militari fatti di Lsd lo hanno immobilizzato e violentato per due notti consecutive. Sotto choc, l'uomo non era più tornato presso la sua abitazione. Dopo quella terribile esperienza ha costruito un rifugio su una quercia, dove sono stati rinvenuti gli strumenti usati per sopravvivere, tra cui primordiali coltelli, asce e vestiti rubati presumibilmente a coppie che si appartavano nei boschi.
Oltre ad aver piantato dell'origano che poi fumava nella casupola, Favasullo avevano coltivato a patate un campo grande un ettaro, nutrendosi inoltre di frutta che rubava negli appezzamenti di terreno privati. Inoltre è stata ritrovata un capra, di nome Matilde, diventata sua inseparabile amica e amante.
Dopo quarant'anni da selvaggio, il passaggio alla civiltà - in un Paese profondamente distrutto dai macelli sociali della classe politica - difficilmente sarà indolore.
Astrid Weller clicca mi piace sulla nostra pagina di FACEBOOK