17 nov 2015

SCOPERTA IN ASPROMONTE UNA BASE DELL'ISIS. I DETTAGLI

Il Monte Cappa dove i terroristi si paracadutavano
Addestramento in Aspromonte con sullo sfondo il Pilone di Villa S.Giovanni
Terroristi in azione nei pressi dell'ex base Usaf di Nardello
Non si placa l’allarme terrorismo in tutt’Italia dopo i tristissimi fatti di Parigi: il governo ha innalzato il livello di allerta e le misure di sicurezza sono state rinforzate ovunque, come in Calabria  considerata tra le Regioni più a rischio perché considerata la porta meridionale all’immigrazione clandestina in cui si  infiltrano anche i terroristi. Ma ci sono anche dei fatti storici ad alimentare la preoccupazione in Calabria: l’informativa dei servizi segreti sulla moschea di Sellia Marina, vicino Catanzaro, e il campo di addestramento dell’ISIS scoperto tra i boschi dell'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. Proprio in Calabria, infatti, l’ISIS avrebbe posto le proprie “basi” logistiche. Il primo aprile 2015 nove persone venivano segnalate dai servizi segreti nell’ambito dell’operazione “Shaka” che identificava una cellula del terrorismo islamico. Fotografato, Mohsen Moahmmed, che gestiva i campi di addestramento alle falde dell’Aspromonte dove i membri dell’ISIS si allenavano con vere e proprie esercitazioni da guerra, utilizzando armi ed esplosivi in nome della loro follia sovversiva.  Uno dei loro progetti  era quello di compiere un attentato contro la chiesa di San Pancrazio di Pizzoburgo, dove è presente un affresco con la figura di Lucifero e con la rappresentazione del profeta Maometto nell'Inferno.
Il gruppo si autofinanziava con i soldi che raccoglievano facendo i gigolò tra le vecchiette dei paesi alto aspromontani. La loro base operativa era a Pedavoli, e oltre all’esercitazione il loro obiettivo era quello di fare proseliti e di indottrinare gli adepti e le reclute per attentati da compiere in tutto il mondo. Si allenavano nei sentieri dell'Aspromonte, mimetizzati tra querce e castagni, provando il “passo della biscia” e sottoponendosi a duri esercizi fisici, e uccidendo cinghiali a mani nude. I più audaci di loro si lanciavano col paracadute dal Monte Cappa e facevano incursioni dentro le proprietà di affiliati della 'ndrangheta uccidendogli gli animali. Dalle intercettazioni, infatti, emergevano particolari raccapriccianti. Un terrorista, infatti, diceva: “Allah prendi il mio sangue e disperdi il mio corpo in questi boschi maledetti“. In un’altra intercettazione dicevano “speriamo che ci sarà un terremoto in quel paese e che sia peggio di quello del 1908“, e ancora l'inquietante affermazione "dietro un tonno che ride c'è sempre un tonno che piange". Un paio di loro sono stati rintracciati a Milano perché agenti della forestale hanno trovato il  tesserino per la raccolta funghi in un loro rifugio.

 

11 nov 2015

FUKUSHIMA:PESCATO ENORME PESCE LUPO

Il gruppo di pescatori giapponesi è rimasto scioccato quando l'ha visto abboccare: una creatura enorme e dall'aspetto inquietante. Siamo nelle acque al largo dell'isola di Honshu, dal lato della costa russa orientale e vicino a Fukushima, e il "mostro" è stato poi identificato come uno dei più grandi pesce lupo mai visti: è lungo due metri. Fatto insolito, perché solitamente può crescere sino a 112 centimetri e raggiungere un peso massimo di 15 chili. Hirasaka Hiroshi, il pescatore che ha postato sul suo profilo Twitter l'incredibile cattura a stento riesce a tenerlo. Prima lo shock, poi la preoccupazione. Con la cattura di questa preda si è diffuso di nuovo il timore, che  trova  conferma scientifica dall'Università di Samaka, sui possibili effetti dell'incidente nucleare di Fukushima, avvenuto l' 11 marzo 2011 sulla costa orientale dell'isola di Honshu.
 

10 nov 2015

FOREST GREEEN ROVERS:IL PRIMO CLUB TOTALMENTE VEGANO

“Andate in campo e mangiate l’erba”: è proprio questo il motto della squadra Forest Green Rovers, club di Conference, la quinta divisione inglese (la nostra Eccellenza), il primo ad essere completamente e orgogliosamente vegano. La squadra, già dal 2011 aveva eliminato la carne dal menù servito ai giocatori prima delle partite, ma adesso il cambio è stato più radicale, via tutti i prodotti di derivazione animale. La scelta vegan non coinvolge soltanto i giocatori ma vuole sensibilizzare anche i tifosi e gli addetti ai lavori. Perché il calcio pur essendo passione, grinta e lavoro a volte fa rima con innovazione e cambiamento.
Mentore e artefice dell’iniziativa è il proprietario del club, Dale Vince, 54 anni, imprenditore per altro molto attivo nel settore dell’ecologia e naturalmente vegano. Il passaggio a questa nuova filosofia di vita ha portato a inserire il verde non soltanto nei piatti ma anche nelle maglie da gioco (la divisa prima era bianconera mentre ora è neroverde). “Il divario tra cibo vegetariano e vegano è in realtà molto piccolo – spiega Vince – Il nostro per esempio era già in parte vegano ma in questa stagione abbiamo scelto di eliminare anche latte e derivati di pesce”. Sebbene il palmarès del club, fondato nel lontano 1890 non sia ricchissimo, meriti sportivi a parte, tre anni fa il Forest Green ha raggiunto il gold standard Eco-Management and Audit Scheme per le prestazioni ambientali. La svolta “green” della squadra, non si limita comunque al cibo: lo stadio, il The New Lawn con sede nella cittadina di Nailsworth è alimentato con pannelli solari e ha un campo di calcio di erba organica dove non vengono usate sostanze chimiche e per l’irrigazione ci si basa su un sistema di raccolta dell’acqua piovana.
fonte: IL FATTO
 
 

9 nov 2015

FIGLIA DI VANNA MARCHI SHOCK: " TRUFFATI SOLO I COGLIO.... E NON MI SCUSO!!!"

 "Sono dei furbi! Malati? Ma nessun malato chiama i maghi, erano tutti cornuti o volevano sapere altre cose". Così Stefania Nobile, figlia di Vanna Marchi, definisce le vittime del raggiro per il quale sono state condannate a 10 anni di galera. "Non chiederemo mai scusa - aggiunge intervistata nella trasmissione radiofonica La Zanzara - abbiamo pagato la nostra pena".
"Noi criminali? La differenza tra le 'Vanne Marchi', come ci chiamano, e i criminali di oggi è che noi chiedevamo i soldi e ce li davano. Adesso invece se li prendono e basta. Eravamo meglio noi. E se io ti chiedo i soldi e tu me li dai, il coglione sei tu". Questo il parere di Stefania Nobile al microfono di Giuseppe Cruciani.

La figlia di Vanna Marchi poi aggiunge: "Vogliamo dire che vengono praticati sconti di pena a questo e a quell'altro, che son tutti liberi, c'è gente che va in discoteca e a fare i fenomeni e in galera ci siamo andate solo io e mia madre?". "Non chiederemo mai scusa - aggiunge - abbiamo pagato la nostra pena. Ci sono persone che ne hanno fatte di tutti i colori e si lavano la coscienza con una parolina: scusa".

E delle vittime dei loro raggiri, dice: "Sono dei furbi! Hanno speso 100mila lire dell'epoca e si son visti risarcire dei patrimoni. Che conseguenze hanno subito? Malati? Ma nessun malato chiama i maghi, erano tutti cornuti o volevano sapere altre cose".
 

 
 

7 nov 2015

FAVOLA ITALIANA: PROFUGO SIRIANO TROVA BAMBINO IN UN CASSONETTO.

Con ancora il cordone ombelicale attaccato, una coppia di amanti, individuata in poche ore dalla Polizia, ha letteralmente buttato questo neonato nel cassonetto. Per fortuna proprio da quelle parti è passato un eroe, non è un italiano ma un profugo siriano che non ha esitato a soccorrere il neonato che piangeva, prendendolo tra le sue braccia, per portarlo nella prima casa che ha incontrato sul suo cammino, salvando così una vita innocente! La donna che ha sentito bussare fuori dalla sua porta ha detto che in un primo momento vedendo un bambino così piccolo in braccio ad un signore barbuto, si è subito allarmata, ma successivamente il signore, che si chiama Memhed Abbas, ha dato il piccolo alla signora. La donna incredula ha subito preso il bimbo e ha chiamato la polizia. Mentre si occupava del bambino ha chiesto ai figli di dare qualcosa da mangiare a Memhed  che aveva compiuto questo gesto ammirevole. Fortunatamente il bambino è in buona salute e ora sta bene. Immagino siate curiosi di scoprire quale fine è toccata al nostro eroe?! Beh, il profugo siriano ha ottenuto un permesso di soggiorno ed è stato accolto nella famiglia in cui ha portato il neonato ” è stato come se un angelo avesse bussato alla mia porta” dice la donna. Memhed, che è laureato in ingegneria civile, lavorerà come direttore lavori nell'azienda edile del marito della signora.
La coppia di avvocati, genitori naturali del bambino, è stata arrestata e difficilmente la faranno franca.

GOSSIP GRANDE FRATELLO:FEDERICA IN OSPEDALE!!!E' INCINTA?

Le ultime di gossip sul GF 2015 rivelano che subito dopo il pranzo di oggi, Federica non si sarebbe sentita bene: la ragazza, infatti, si è recata in bagno dove avrebbe avuto un malore durato un bel po' di tempo. L'unica persona che si è subito accorto che qualcosa non stava andando nel verso giusto è stato Alessandro, il quale dopo un po' è andato in bagno per vedere come stesse la ragazza. Federica, però, l'ha respinto e in modo frettoloso gli ha detto che andava tutto bene. Dopo qualche minuto di Federica si perdono le tracce all'interno della casa del GF: la ragazza, infatti, è stata portata in ospedale per ulteriori controllo medici.
Per fortuna non si era nulla di grave e adesso la ragazza sta bene: le news dalla casa del GF 14 rivelano che quanto è rientrata in casa Federica ha raccontato ai suoi coinquilini di aver avuto una reazione allergica al peperoncino e non come si sospettava, che fosse incinta (l'ecografia, infatti, è risultata negativa, cosi come il test di gravidanza). In casa, però, i ragazzi si sono spaventati parecchio, in particolar modo Alessandro, il quale fin dal primo punto ha avuto il sospetto che Federica non stesse bene. Rientrata in casa la bella Federica si è messa un po' a riposo sul letto, coccolata dall'amica Barbara che non l'ha lasciata sola neppure per un secondo. ...
 
 

EREZIONE DI QUATTRO ORE PER UN UOMO MORSO DAL RAGNO DELLE BANANE.

Germana Esposito 24enne di Aversa, in Campania, ha comprato alcune banane ed ha notato uno strano bozzolo sulla buccia. Era di un Phoneutria nigriventer, conosciuto come il terribile ragno delle banane. ATTENZIONE!!!
 
Nei mesi passati l'allarme per le notizie dei ragni comprati nel supermercato o il ritrovamento di un gigantesco ragno Golia nel giardino di un allevatore, hanno fatto più volte capolino sui tabloid italiani ed europei.
Il motivo sostanziale di questa "invasione" di specie esotiche nei nostri habitat sono da addebitarsi ai frequenti scambi commerciali, al contrabbando ed al cambiamento climatico.
Stavolta uno stranissimo, quanto allarmate episodio è successo in Campania ed a farne le spese è stata una giovane coppia del luogo.
Germana Esposito Rastelli, 24enne di Aversa, ha comprato alcune banane in un chiosco gestito abusivamente dai dei clandestini africani. Tornata a casa ha notato uno strano bozzolo buccia della banana ed ha chiamato il marito Giacomo Insignato, muratore pregiudicato 22enne.
L'uomo, incautamente, ha cercato di togliere la ragnatela con le nude mani rimanendo punto da un minuscolo ragno che si nascondeva all'interno. Lo sfortunato lavoratore, ha dovuto subire, una lunga, ma dolorosissima erezione della durata di circa 4 ore dove i preda ad istinti animaleschi, ha violentato più volte la giovane moglie ,prima di svenire ed essere ricoverato d'urgenza nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale cittadino. L'uomo, più volte sedato con corposi quantitativi di bromuro e fuori pericolo, ma subirà permanenti danni al suo apparato circolatorio. La moglie è sotto shock.
In una ricerca recentemente pubblicata sul “Journal of Urology”, hanno analizzato il veleno dell’animale in cui sono presenti due tossine, la PnTx2-6 e la PnPP-19, che si sono dimostrate capaci di aumentare la produzione di ossido nitrico, un vasodilatatore fondamentale per l’erezione e la sua durata. Ecco dunque spiegato l’effetto sui soggetti maschi che gli scienziati contano di approfondire per isolare quelli che sono gli elementi utili alla creazione di nuove cure per le disfunzioni sessuali, eliminando i fattori di pericolosità del liquido prodotto dal ragno.
È stato dimostrato che una dose infinitesimale del suo veleno per uccidere un topo di 20 grammi di massa corporea. Nel caso di puntura sugli esseri umani i primi sintomi sull’organismo saranno tachicardia, vomito, diarrea, parestesia. La morte sopraggiunge anche a causa di un eventuale shock anafilattico. Esiste un antidoto al micidiale veleno dell’aracnide ed ecco perchè da circa vent’anni non si sono più registrati casi di decesso legati al suo morso fatale.

BONUS VACANZE: SCADENZA DELLE DOMANDE IL 30 GIUGNO

La procedura per la richiesta del  Bonus vacanze  va effettuata solamente online tramite la app “Io” da smartphone. Basta munirsi di Spid o ...