Scandalosa azione di marketing da parte dei detentori del marchio Hello Kitty.
Speravamo di esserci lasciati Hello Kitty alle spalle, abbandonata nel cimitero delle inutilità insieme al Pulcino Pio e altri mostri. Invece è tornata sotto le sembianze più attraenti e controverse: quelle della birra.
La birra di Hello Kitty sta venendo prodotta da un’azienda alle porte di Taiwan, la Long Chan Beer Company. Il tasso alcolico della bevanda sembra fatto apposta per attirare i ragazzini e fare schifo a tutti gli altri: solo 2,5%. Inoltre, proprio come il Bacardi Breezer, la birra ha diversi gusti: pesca, banana, ecc.
La cosa più subdola è che il basso tasso alcolico elude le leggi della maggior parte delle nazioni del mondo che non possono vietare la vendita ai bambini.
Per questo in Cina, Korea del Sud e Giappone si sono verificati casi di ubriachezza molesta tra gli alunni delle scuole elementari, con bambini che, dopo una bevuta di questa birra, hanno pesantemente molestato, e in alcuni casi picchiato, le proprie maestre.
L'approdo in Italia è previsto a breve, sperando che questo Governo non favorisca la vendita di questa bevanda tra i minori, chinandosi, come è sua abitudine, alle imposizioni delle Multinazionali.
Insomma, non proprio una birra, non proprio una bevanda, sicuramente uno porcheria.