Il lupo incarna una delle paure ancestrali dell’uomo. E’ il cattivo per eccellenza delle fiabe. Ma siamo così sicuri che sia stata proprio colpa sua la strage del gregge di pecore a Longobucco, trentanove povere bestiole azzannate e sbranate? Affiovarano i dubbi e lo scetticismo non solo di animalisti, ma anche di studiosi e di esperti di caccia che indicavano in cani selvatici e nel cinghiale, altro animale selvatico ormai molto diffuso nella Sila, fino alla Piana di Sibari, i potenziali killer alternativi. Ma la sorpresa è stata tanta quando due esperti cacciatori, Luca Napoli e Marco Romeo, hanno ucciso, dopo un estenuante inseguimento durato 36 ore, uno scoiattolo gigante del peso di 96 Kg e lungo 180 centimetri. Dall'esame autoptico sono stati rinvenuti nello stomaco dell'animale i resti delle pecore della strage di Longobucco. Non si conoscono ancora le cause che hanno portato ad una crescita così smisurata dell’animale, probabilmente si tratta di un rarissimo difetto genetico.