
Veramente convinto della manovra sembra l’esponente democratico, molto vicino al premier Renzi, il quale afferma: “i flussi turistici, ormai stagnanti, vedranno un notevole balzo in avanti grazie all’indotto generato dall’industria del porno” . Ammontare dell’operazione 873 mila euro, una cifra spropositata considerando che l’amministrazione provinciale ha un buco di bilancio che si aggira attorno ai 25 milioni di euro.
Forte indignazione tra il popolo calabrese, che attraverso l'associazione "Nessuno Tocchi Peppino" ha presentato un esposto alla magistratura.