Doveva essere una tranquilla festa dei diciotto anni e invece si è trasformata in una tragedia, con sei vittime. E’ successo a Napoli nel quartiere Fiorucci, a due passi da Stampia, dove nel corso dei festeggiamenti del diciottesimo compleanno della primogenita di un camorrista locale, un invitato, cugino della festeggiata, ha imbracciato un mitra AK-47 e ha aperto il fuoco, perdendo il controllo della propria arma.
Il ragazzo avrebbe agito non con finalità criminali ma per divertimento e impressionare le numerose pollastrelle presenti alla festa. Nel quartiere, infatti, l’utilizzo di colpi d’arma da fuoco per festeggiare è un’usanza molto diffusa, nonostante le autorità cerchino di frenare il fenomeno.
Il fatto è accaduto nel corso di un ballo ( per la cronaca Capeccapa - A’ strada mia) con i partecipanti scatenati a saltare e abbracciarsi a ritmo di musica. Purtroppo, però, l’ennesima raffica di mitra ha centrato in pieno sei persone che sono crollate a terra in un lago di sangue. Dalla festa al panico, il passo è stato brevissimo e così le urla hanno soffocato le note musicali.
Al momento non sono state rese note le generalità del responsabile della strage, che dopo accertamenti clinici è risultato essere ubriaco di babà al rum e positivo alla nuovissima droga che imperversa tra i giovani: il "parsley".
Ma come detto questo qui non è il primo caso in cui le armi entrano in azione nel corso di festeggiamenti. Già alla fine di marzo, una sposa di Pizzoburgo uccise otto persone durante il proprio matrimonio.