WANGIRI: LA NUOVA TRUFFA TELEFONICA.ECCO COME DIFENDERSI

Wangiri (letteralmente, uno squillo e tagliare) è una truffa telefonica che ha avuto origine in Giappone. La truffa è generata da un software informatico che compone moltissimi numeri di cellulare a caso. All’ignaro utente appaiono come chiamate senza risposta. Credendo che si tratti di una chiamata legittima o semplicemente per curiosità, gli utenti cadono nella trappola e richiamano, ma li attende una brutta sorpresa. A quei numeri corrisponde una tariffa maggiorata o contenuti pubblicitari. 
Questa tecnica prende anche il nome di “PingCall”. Il “ping” è l’invio di un dato informatico a cui dovrebbe seguire una risposta, “call” è la richiamata. Se il numero da richiamare è un numero internazionale o sovrapprezzo, non previsto nella nostra offerta, rischiamo di ritrovarci senza credito residuo nel nostro telefonino.Immagine in linea 1
Negli ultimi mesi anche in Italia questa nuova truffa ha colpito molti utenti di tutte le compagnie telefoniche. Molte volte, in un momento di distrazione, per paura che sia una chiamata importante persa o per disinformazione si richiama il numero senza verificare se si sta chiamando un numero internazionale e/o sovrapprezzo (per esempio: 899 internazionali ma con prefissi +373900). In questo modo si rischia di perdere il proprio credito telefonico. Non è possibile richiedere rimborso alla vostra compagnia telefonica. Negli ultimi mesi i casi di numeri “wangiri” iniziavano con il prefisso +373, quello della Moldavia. Ma ci sono stati anche altri casi con numeri sconosciuti.
Per evitare di finire nella trappola sarebbe utile non richiamare numeri provenienti dall’estero o sconosciuti. Se gli squilli diventono insistenti alcuni smartphone o cellulari di ultima generazione permettono di inserire i numeri sconosciuti in una propria black list.