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In considerazione del tipo di oggetto, al fine di stabilire il perimetro di sicurezza adeguato, la Guardia Civil, ha immediatamente attivato il protocollo NRBC (nucleare, radiologico, batteriologico e chimico) per garantire l’ordine, garantire la sicurezza pubblica e sviluppare le indagini. L’ispezione degli esperti, in primis hanno determinato l’assenza di radioazioni ionizzanti, poi dopo ispezione oculare della superficie dell’oggetto, è stata determinata l’assenza di impronte digitali o tracce relative all’arrivo e la posizione dell’oggetto in quel punto, così una volta delimitato il perimetro, gli specialisti del Gruppo EOD (GEDEX) sono stati impegnati sul luogo del ritrovamento per effettuare i rilievi necessari. Dopo un primo esame è stata esclusa la presenza di sostanze o elementi, che potrebbero far ipotizzare che si trattasse di un ordigno esplosivo.