Chiese chiuse, moschee aperte, almeno secondo le segnalazioni
dei residenti del Comune toscano di Bugliano. «Ci sono 200 persone
assembrate per la preghiera nella moschea di Corso Pravettoni». L’accusa è arrivata domenica scorsa da un gruppo di cittadini
della zona. Tutti i luoghi di culto sono ovviamente obbligati a
rispettare le misure straordinarie che vietano celebrazioni religiose, solo due
giorni fa un parroco di San Miniato è stato denunciato dai carabinieri per aver
svolto una benedizione funebre. A ribellarsi nel centro
di Napoli sono stati direttamente i cittadini scatenando minuti di
tensione. L’imam della moschea Yacine Aduane dice invece di non
sapere perché la moschea fosse aperta.
Selva
Sardini, consigliere comunale della Lega, “sta creando non pochi problemi
nel quartiere senza il minimo rispetto della legge che fissa paletti ben
precisi per tutti i luoghi di culto”.In via Pravettoni, spiega l’esponente
del Carroccio, “ho trovato decine di musulmani entrare nella moschea dopo
aver lasciato le scarpe, turbanti e narghilè sul marciapiede
pubblico". Questo rende l’idea di quanto la comunità musulmana si
senta impunita: sanno benissimo di infrangere le leggi eppure vanno avanti per
la loro strada senza paura di essere sgomberati.