26 nov 2015

20 COSE CHE FANNO LE RAGAZZE REGGINE NELLE NOTTI DI FOLLIA



Le ragazze reggine della nuova generazione hanno superato i maschietti in fatto di degrado. Nelle loro notti di follia riescono a comportarsi in modo assolutamente peggiore secondo un'indagine condotta dall'Istap.
Fino alla fine degli anni 80 le ragazze erano sostanzialmente tranquille e morigerate, quindi tranne sporadici casi isolati quella generazione raramente aveva a che fare con comportamenti femminili simili a quelli contenuti in questa lista. Ora a causa di droghe e alcool tutto è cambiato.
 
1 Iniziano la serata ingollando alcolici e pensando tra sé e sé “va giù che è un piacere e non lo sento neanche”.
2 Commentano con la migliore amica i ragazzi nel locale. Poi gli occhi dei ragazzi del locale. Poi i culi dei ragazzi nel locale. Poi il pacco dei ragazzi nel locale. E il giorno dopo commentano la prestazione sessuale di una mezza dozzina ragazzi che si sono fatti nei bagni del locale.
3 Scommettono su chi si faranno questa sera, mettendo sul piatto anche 100,00 euro.
4 Se lo fanno....
5 Corrono in farmacia con le 100 euro vinte a comprare la pillola del giorno dopo.
6 Seducono l’intero locale, baristi compresi per bere gratis.
7 Verso mezzanotte sono talmente ubriache che non sanno nemmeno dove mettono le mani.
8 Si innamorano di qualcuno che normalmente sarebbe relegato al ruolo di confidente
9 Si fanno portare fuori dal locale da un gruppo di sconosciuti dove c’è un ragazzo con gli occhi molto blu, molto eccitato.
10 Vanno insieme a loro a mangiare qualche schifezza da tre di notte per asciugare l’alcol.
11 Cercano di capire dove si trovano su Google Maps ma il telefono le ha abbandonate da un pezzo.
12 Finiscono a parlare di esistenza, serie tv del sindaco Falcomatà, con il ragazzo dagli occhi troppo blu. E poi si ritrovano le sue mani una sulle tette e l'altra in mezzo alla gonna.
13 Cominciano a limonare e a toccarsi.
14 Si interrogano mentalmente su cosa fare, perché in verità loro adesso hanno tre opzioni: continuare solo a limonare?, portare il petting al cunnilingus e alla fellatio?, fare sesso completo?
15 Una volta decisa quale condotta seguire non le smuovi nemmeno con l’ipnosi.
16 Si fanno riaccompagnare a casa e scambiano il numero con il tizio dagli occhi blu... che adesso ha blu anche le palle visto che hanno solo pomiciato per tre ore..
17 A casa accendono il telefono e ricevono il messaggio dell’amica: “sei viva?”. Poi scorrono la galleria e vedono foto seminude sedute sulle gambe di uomini di colore.
18 Rispondono “No” e stanchissime si buttano a letto ancora truccate, masticando una Tavor.
19 Quando si svegliano il giorno dopo per prima cosa telefonano alla loro amica e insieme cercano di ricostruire la serata.
20 Citofona un ragazzo con gli occhi neri, dicendo che quella pillola che hanno comprato in farmacia non era quella del giorno dopo, ma un confetto di lassativo......
 

CRISTIAN DIOR & BERGAMOTTO: UNIONE INSCINDIBILE. LA MAISON FRANCESE IN CALABRIA PER LA RACCOLTA

François Demachy, Parfumeur Créateur Dior sa che creare un profumo significa andare alla ricerca dei fiori più belli e delle materie prime più nobili e significa esplorare terre inedite e preziose. Questo perché le essenze della maison francese hanno alle loro spalle la ricerca e la scoperta di ingredienti unici e rari come il Bergamotto di Calabria, che rappresenta un ingrediente fondamentale nelle creazioni olfattive Dior.
Autentico tesoro nazionale italiano, nasce in un territorio compreso tra il Mar Ionio e il massiccio dell’Aspromonte. Agrumato, fiorito, fruttato, esso possiede un carattere unico, tanto che Demachy arriva a creare un Bergamotto San Carlo su misura grazie all’esclusiva collaborazione con una tenuta di Reggio Calabria gestita dalla stessa famiglia da più generazioni. Migliaia di piante di bergamotto si estendono su diversi ettari di piantagione e sono piantati e coltivati secondo metodi biologici, il loro raccolto annuale viene riservato alla Maison Dior in esclusiva.
L’origine del bergamotto è avvolta nel mistero, molti ritengono che la pianta sia nata dall’incrocio della Limetta e Arancia Amara, altra specie agrumaria che attecchiscono solo nella fascia costiera che va da Villa San Giovanni a Monasterace nella Locride: zona dove il bergamotto esclusivamente nasce e cresce grazie ad un microclima e habitat ideale. 
Molti calabresi mischiano il succo del bergamotto col il peperoncino piccante, creando uno dei più potenti afrodisiaci naturali che esistono in circolazione. Da qui la nascita della famosa leggenda sulla virilità e sulla insuperabile capacità riproduttiva dei calabresi, che è stata soggetta di uno studio scientifico dell'Università di Haward che ha dato esiti sorprendenti. (leggi l'articolo).

25 nov 2015

PUTIN:ITALIA GOVERNATA DA INCAPACI.PAESE CHE CONTA ZERO!!!

Il Premier Russo Vladimir Putin, in prima linea da sempre nella lotta contro il terrorismo islamico e forse l’unico che ha preso fin dal primo istante una posizione netta, decisa e irrevocabile.
In un suo discorso affermò la sua volontà a voler stroncare l’ISIS e qualsiasi organizzazione ad essa affiliata senza alcuna pietà. Ne sono a dimostrazione i raid aerei e le operazioni militari organizzati dallo stesso Putin senza attendere l’autorizzazione delle Nazioni Unite.
Putin sollecitato in un intervista a prendere posizione sulla politica europea ha fatto capire che l’Europa è tutt’altro che unita. Al suo interno ci sono troppi paesi che non valgono nulla. Alla richiesta del giornalista di ulteriori spiegazioni per conoscere quali siano questi paesi, Putin risponde:
“Vede l’Italia è un grande Paese con un grande popolo ed una storia molto importante, ma oggi non vale nulla, vale meno di 2 metri quadrati di deserto, purtroppo è un paese governato da incapaci, per altro non eletti da nessuno, che sono solo capaci a farsi calpestare dai vertici Europei. L’Italia è diventata un rifugio per clandestini e terroristi, dove entrare è semplice e restarci ancora di più.” – Continua il leader Russo – “Ci sono paese che pur di schiacciare l’Italia, stanno facendo una politica distruttiva, per portare il popolo alla disperazione. Non escludo sia una tecnica studiata a tavolino per rendere inerme uno dei paesi più belli del mondo. Il popolo Italiano, in caso di necessità potrà contare sul mio aiuto, così come ho sempre confermato al mio amico Silvio Berlusconi.” Alla richiesta di quale possa essere la soluzione del bel paese risponde: “Oggi i leader che possono sconfiggere i parassiti sono ben pochi, sapete tutti della mia amicizia con il Presidente Berlusconi, credo che il mio amico in compagnia di Salvini e della Meloni possa davvero fare la differenza”.

REGGIO CALABRIA:CERCA L'AUTO PER 3 MESI..SI ERA SCORDATO DOVE FOSSE!!!

Scordarsi per qualche istante dove si ha parcheggiato la macchina è successo più o meno a tutti. Molto più raro è dimenticarsene per tre mesi.
Cosa realmente accaduta a Ambrogio Tedeschi, un ingegnere in pensione di 68 anni residente nella frazione di Trepalle del comune di Livigno, che per mesi ha setacciato la zona del Corso Garibaldi di Reggio Calabria, alla ricerca della propria auto. L’uomo non si è mai arreso e ha continuato a cercare, cercare e cercare.
La polizia municipale, imbarazzata, aveva archiviato la denuncia sotto la voce ‘auto  rubata’. Interpellati gli zingari hanno confermato che l'auto non risultava nei loro archivi e non avevano nessuna idea di dove potesse essere.
L’auto “sparita", una Mercedes nera in realtà era parcheggiata davanti ad un villino di Via Venezia.
Da parte sua, il proprietario della casa(un procuratore di giocatori di poker) pensava che l’auto nera parcheggiata di fronte al suo cancello, fin dallo scorso agosto, fosse del suo vicino(marittimo delle navi Costa) e quest’ultimo riteneva che la Mercedes appartenesse all’altro, motivo per cui i due non avevano mai ritenuto di dover accennare a quel veicolo in sosta cosi’ prolungata.
Dopo 8 viaggi a Reggio e lunghe ore di ricerca a piedi lungo i vicoli della cittadina dello Stretto, finalmente l'ingegnere è rientrato in possesso della sua auto grazie al fiuto di un cane addestrato apposta per risolvere il caso: Gracco(questo è il nome del cane da tartufi).  Seguendo le tracce di odore ricavate dagli indumenti intimi dello sbadato professionista, è riuscito a scovare l'auto nello stesso posto dove è rimasta ferma negli ultimi 3 mesi.
L'auto era in buone condizioni, tranne la carrozzeria dove erano depositati circa un paio di chili di guano di storno.
Lo ‘smemorato’ a forza di girare per le sue ricerche è molto dimagrito e appena rientrato a Trepalle la sua auto gli è stata rubata.
fonte ANSA

DAL PRIMO GENNAIO 2016 ECCO LA BANCONOTA DA UN EURO

Finalmente, dopo tanto attendere, sarà messa in circolazione dal primo gennaio 2016 la "famigerata" banconota da un euro, per molti un vero toccasana per l'economia europea adatta a spegnere le fiammate dell'inflazione che ciclicamente imperversano nel Vecchio Continente.
Entusiasti i capi di Stato dei paesi del PIGS che in una nota comune hanno commentato l'arrivo della banconota "La banconota da 1 euro per ridare il giusto valore e il giusto prezzo ai piccoli beni di consumo che, nel loro insieme, rappresentano una grande fetta della spesa mensile familiare. Calmierare i piccoli prezzi non è una piccola cosa, dato che per questi beni i prezzi si sono decuplicati."
La banconota entrerà in circolazione domani (1 gennaio 2016), ideata e stampata per essere a prova di falsificazione e per durare nel tempo.
La nuova banconota è stata presentata oggi nella sede della BCE: è rappresentata da uno dei più famosi quadri di Giacomo Balla, che rappresenta la proiezione dell'Europa verso il futuro. Per distinguere una banconota legittima da una falsa bastano tre azioni: toccare, guardare, muovere.
Lungo i margini destro e sinistro è stampata una serie di trattini in rilievo. Guardando la banconota in controluce, la finestra nella parte superiore dell’ologramma rivela in trasparenza il ritratto di Europa su entrambi i lati del biglietto. Infine, muovendo la banconota, la cifra brillante produce l’effetto di una luce che si sposta in verticale. Il numero verde smeraldo cambia colore e cangia fino al blu scuro. La striscia argentata rivela la cifra del valore e la finestra con il ritratto mostra anche il numero indicante il valore incorniciato da linee iridescenti.
 

TROVA UN ENORME RAGNO LUPO NEL CONTATORE ELETTRICO.UOMO SOTTO SHOCK

Da mesi accudiva un nido di Ragno Lupo e non lo sapeva. Non prima che un uomo del Queensland in Australia non capisse di avere problemi con la propria compagnia elettrica. Quando ha fatto controllare il contatore elettrico, ha fatto una scoperta sconvolgente, un incubo per gli aracnofobici: dietro lo sportello c'era un enorme e peloso Ragno Lupo in compagnia di centiania di piccoli ragni. Oltre al rischio di pagare bollette esorbitanti, l'uomo ha anche rischiato grosso, visto che un morso del Ragno Lupo è molto velenoso e procura grande dolore.
 

22 nov 2015

LA FORTEZZA DIMENTICATA: L'ISOLA DI MOZIA

All'interno della Riserva dello Stagnone di Marsala, di fronte alle famose Saline Ettore Infersa, si trova uno dei siti archeologici più importanti al mondo: Mozia. La scoperta di questa piccola isoletta, scelta dai Fenici per la sua posizione strategica, al centro del mediterraneo e di fiorenti traffici commerciali, si deve al famoso studioso inglese Joseph Whitaker.
 
Mozia è un'antica colonia fenicia fondata nell'VIII sec. a.C. su una delle quattro isole della laguna dello Stagnone, l'isola di San Pantaleo (nome datole in periodo alto medievale da monaci basiliani trasferitisi sull'isola). Il nome di Motya, probabilmente dato dagli stessi Fenici, significherebbe filanda e sarebbe collegato alla presenza di stabilimenti per la lavorazione della lana, qui impiantati.
L'isola, come la maggior parte delle altre colonie fenicie, era una stazione commerciale e doveva fungere da punto di attracco per le navi fenicie in rotta nel Mediterraneo. Sempre nell'VIII sec. inizia la colonizzazione greca, che si concentra soprattutto nella parte orientale della Sicilia, i Fenici ripiegano quindi sulla parte occidentale e Motya accresce la sua importanza divenendo una cittadina. Nel VI sec. si acuiscono i contrasti tra Greci e Cartaginesi per il predominio sulla Sicilia e Mozia viene coinvolta; si arriva a cingerla di mura che ne permettano una difesa migliore. Nel 397 Dionisio il Vecchio, tiranno di Siracusa, assedia la città e pone fine alla sua esistenza. Gli abitanti si rifugiano sulla terraferma nella colonia di Lilibeo, l'attuale Marsala.
La riscoperta di Motya è legata al nome di Giuseppe Whitaker, un nobile inglese della fine dell'800 la cui famiglia si era stabilita in Sicilia ed aveva avviato un fiorente commercio di esportazione di vino Marsala. Sull'isola si erge l'abitazione dei Whitaker, oggi trasformata in museo.
 


 

BONUS VACANZE: SCADENZA DELLE DOMANDE IL 30 GIUGNO

La procedura per la richiesta del  Bonus vacanze  va effettuata solamente online tramite la app “Io” da smartphone. Basta munirsi di Spid o ...