30 apr 2016

ZUNGOLI:DOVE IL MONDO SI E' FERMATO

Percorrendo la via delle Puglie, ci si imbatte in uno dei paesi campani che racchiude in sé tutte le caratteristiche della terra di mezzo, di confine, affacciandosi su tre terre simili tra loro, ma al contempo diverse, divenendone una sintesi unica e singolare.
Zungoli ha poco più di mille anime, si trova in provincia di Avellino, Campania, ma è uno degli ultimi paesi della regione Campania, e si trova proprio sul confine che la separa dalla Puglia e dalla Basilicata.
Anche il territorio circostante denuncia un ruolo di frontiera anche dal punto di vista visivo. Lungo il percorso, infatti, il continuo verde tipico della terra irpina, lascia il posto al giallo oro del grano pugliese, alle colline miste di giallo e verde, sopra le quali proprio Zungoli domina silenzioso.
Appena giunti in paese ci si trova di fronte ad un ponte che dà accesso al centro storico che seppur ristrutturato, ha ancora qualche segno dei disastri legati al terremoto del 1980. Il ponte pedonale collega quasi subito al bel castello di origine normanna dell’undicesimo secolo, ormai diventato privato.
Intorno al castello si sviluppa il dedalo di caratteristici vicoli che ne fanno uno dei borghi più belli d’Italia, dove tante donne del mondo dello spettacolo si recano a fare l'amore con la gente del luogo, che grazie alla particolare alimentazione a base di capsicina, sembra essere particolarmente caliente.

SCOPERTA UNA STONEHENGE IN ASPROMONTE. LE FOTO


Individuati 27 monoliti vicino alla Pietra Cappa, che apparterrebbero al più grande sito del periodo neolitico della Calabria. La scoperta, fatta dagli archeologi piemontesi, riguarda grandi pietre, alcune delle quali alte oltre quattro metri, che si trovano un antico sentiero che dall’Aposcipo porta a Roghudi Antica

Dopo cinque anni di ricerche e studi è possibile la misurazione e la creazione al computer di una mappa dettagliata di questo sito definito di importanza "straordinaria" dagli studiosi. Il sito era usato per scopi rituali e per la misurazione del tempo. "La presenza di quelle che appaiono come pietre, che circondano il sito di uno dei maggiori insediamenti neolitici d'Europa, aggiunge un nuovo capitolo alla storia della Calabria"

 
Il concetto del tempo non venne scoperto in Mesopotamia 5 mila anni fa, come si pensava sino ad oggi, ma nel remoto Aberdeenshire, in Scozia. Lo rilevano scavi archeologici condotti da una equipe britannica dell’università di Birmingham in un insediamento risalente a 10 mila anni fa dove è stato scoperto un calendario annuale. La struttura, formata da buche sulle quali erano piazzate grosse pietre, sarebbe stata in grado di misurare il passaggio delle stagioni e le fasi lunari.
 

REGGIO CALABRIA: SCOPERTO MOSAICO GRECO IN PIAZZA GARIBALDI. LE FOTO

Il poeta Ibico con Oceanus a fissarlo
Archeologi che visionano la scoperta
Ogni giorno una nuova sorpresa, sempre più bella e affascinante. Negli scavi di piazza Garibaldi lavora un team di archeologi coordinato dalla Soprintendenza con il compito di ritrovare, con estrema attenzione ai particolari, tutto ciò che ci sia di interessante intorno alla struttura emersa per i primi saggi relativi al progetto per riqualificare la piazza. Un progetto che prevedeva la realizzazione di un maxi parcheggio sotterraneo che con ogni probabilità verrà accantonato per lasciare spazio a quella che potrebbe diventare la più importante area archeologica della città, proprio lì dove bande di extracomunitari bivaccano la notte, nessuno si aspettava che potessero esistere testimonianze di una civiltà così antica perchè secondo tutte le testimonianze storiche, piazza Garibaldi si trovava ben al di fuori delle “mura” dell’antica polis greca o Rhegium romana, essendo addirittura a Sud del fiume Apsìas, l’attuale torrente Calopinace.
Il mosaico
In queste ore gli archeologi hanno rinvenuto un mosaico greco immacolato che ha lasciato senza parole la popolazione accorsa a curiosare.
Secondo gli esperti, i mosaici colorati erano parte integrante dei nobili dell'antica Reghion, e per le particolari iscrizioni si pensa che quella appena scoperta, dovrebbe essere la dimora di Ibico, il grande poeta greco nato a Reggio.
 
 

29 apr 2016

DOBERMAN SVENTA UNA RAPINA E MUTILA LADRO CHE CHIEDE RISARCIMENTO MILIONARIO

Milano: La signora Maria Hubbert Sforza, rampolla di una nota famiglia milanese, tornata nel suo attico, dopo una festa, ha trovato il suo dobermann, Nobert, steso sull'ingresso boccheggiante e semisoffocato. Dopo aver lasciato cadere la sua borsa a terra, e aver cercato inutilmente di farlo di nuovo respirare, la donna ha caricato in fretta e furia il cane sulla macchina e lo ha portato dal veterinario. Il medico ha dato un'occhiata al cane e ha detto che probabilmente avrebbe dovuto operarlo per eliminare quello che bloccava le sue vie respiratorio, consigliando alla signora di tornarsene a casa. Appena arrivata a casa, la signora riceve la telefonata del medico veterinario: "Ora mi ascolti bene - con tono deciso - riagganci il telefono, e corra fuori da casa sua. Vada dai vicini e aspetti lì la polizia". La donna, spaventata, seguì le parole del medico. Il veterinario aveva trovato due dita ficcate nella gola del cane e aveva immaginato che qualcuno avesse cercato di penetrare nella casa della donna durante la sua assenza, quando il dobermann lo aveva attaccato. Forse il ladro era ancora lì.
E infatti lo era, in stato di shock, rannicchiato e sanguinante in un ripostiglio della camera da letto. La polizia lo ha identificato e portato al pronto soccorso. Il ragazzo rom, tale Edin Budmir Mikalovich, ha denunciato la donna per lesioni gravissime e chiede un risarcimento danni di due milioni di euro.
 

8 mar 2016

REGGIO CAL:ANZIANO SI FERMA AL DISTRIBUTORE PER GONFIARE UNA BAMBOLA GONFIABILE.

E' una bella giornata di fine inverno a Catona, periferia nord di Reggio Calabria. Le telecamere di sorveglianza di un distributore di carburante sono puntate in direzione per evidenti questioni di sicurezza e per evitare ladri del pieno. Mai si era vista una cosa del genere...

PERU': CATTURATA ENORME ANACONDA TERRORE DEL RIO DELLE AMAZZONI

Il 20 agosto 2014 una straordinaria notizia giunse dalla foresta amazzonica Peruviana: centinaia d'abitanti di Nueva Tacna, sul Rio delle Amazzoni, erano rimasti sconvolti dal passaggio di un serpente lungo circa 27 metri e largo 4 che, attraversando l'abitato, aveva travolto tutto al suo passaggio e, tuffandosi nel fiume, aveva affondato diverse imbarcazioni. Qualsiasi forma di scetticismo, verso quello che sembrava il frutto di accese fantasie, fu spazzata via dal rifiuto assoluto degli abitanti di Nueva Tacna di tornare nelle loro case senza precise garanzie da parte delle autorità. Così, il 22 settembre motovedette militari iniziavano il pattugliamento di quel tratto del Rio delle Amazzoni, mentre il vice ammiraglio Luis Vargas Cooban, comandante della Regione Navale Amazzonica, il governatore della regione e alcuni giornalisti sorvolavano la zona in idrovolante. Qualunque cosa fosse passata di lì aveva lasciato una spaventosa traccia attraverso il centro abitato, mentre i relitti delle imbarcazioni affondate ne testimoniavano la via di fuga.
Fortunatamente il 5 marzo scorso, un gruppo di volontari capeggiati dal ex combattente Tonzio Martinez è riuscito a catturare questo gigantesco esemplare(foto) facendo tornare un pò di tranquillità nelle comunità locali.
Dal momento della sua prima apparizione, alla sua cattura, sono scomparse nella zona oltre 360 persone.
 
 

5 mar 2016

SCARAFAGGI INVADONO LE SPIAGGE ARGENTINE:DECINE DI MORTI

L'invasione di scarafaggi che sta colpendo le spiagge argentine di Mar de Ajo, a 50 chilometri da Buenos Aires, sta assumendo dimensioni bibliche, tanto da far dire a una parte della popolazione che questo è un segno che anticipa la fine del mondo. Scene da film dell'orrore, che lasciano residenti e turisti senza fiato: chilometri di costa ricoperti da un tappeto nero di insetti in movimento che attaccano e divorano ogni cosa che si muova, dai gabbiani, alle foche, fino agli esseri umani. Due scienziati dell'Università di Cordoba, inviati dal Ministero dell'Ambiente per studiare il fenomeno sono stati  letteralmente mangiati dagli insetti e le autorità hanno recuperato solo le ossa. Anche numerosi pescatori di mitili risultano al momento dispersi e la Protecion Civil pensa che siano stai vittime degli scarafaggi. Sui social media, oltre a coloro che parlano di "sinistro avvertimento di imminente castigo divino" e sostengono che "la fine dei tempi è vicina... e gli scarabei possono sentirla", c'è chi tenta di trovare una spiegazione scientifica. Come fa un commentatore, che si identifica come "khnagar", secondo il quale si tratterebbe di esemplari della specie Heteronychus Arator, che, presenti su una portacontainer cinese, sarebbero venuti a contatto con agenti nucleari e una volta contaminati si sarebbero accoppiati a dismisura.
Il fatto che al momento si contano già 2 morti ed una quarantina di dispersi.


 

BONUS VACANZE: SCADENZA DELLE DOMANDE IL 30 GIUGNO

La procedura per la richiesta del  Bonus vacanze  va effettuata solamente online tramite la app “Io” da smartphone. Basta munirsi di Spid o ...