GAMBARIE:TROVATE OSSA LUNGO UN SENTIERO

 

L'allarme è stato lanciato da un cercatore professionista di funghi. Alcune ossa erano sparse su un sentiero, evidentemente portate lì da animali selvatici. Il resto dello scheletro si trovava invece in mezzo ai rovi, in una scarpata vicina al Cippo di Garibaldi. Sul posto sono arrivati gli esperti della sezione di anatomapatologia legale della II° Dipartimento Calabria ed il noto criminologo veterinario Gianfaleo Frenotti, che hanno lavorato tutto il giorno alle delicate operazioni di recupero. Poco lontano dai resti, raccolti dagli esperti, è stata recuperata anche una campanella in ottone che dovrà essere analizzata, ma che sembrerebbe direttamente legata al macabro ritrovamento. Dalle prime sommarie analisi si pensa che lo scheletro appartenga ad una capra di giovane età, deceduta da mesi, se non da anni. Gli esami dovranno ovviamente appurare se sulle ossa sono presenti segni di violenza e dall'esame del dna potrebbero arrivare elementi utili all'identificazione della specie.
Il dottor Frenotti, luminare in ovinologia forense, ha affermato che questa razza di capra non è autoctona e dovrebbe trattarsi per l'esattezza di un markhor (Capra falconeri Wagner) originaria dell'Afganistan.
Questo fa presumere- afferma Frenotti- che in passato cellule di talebani abbiamo soggiornato a Gambarie con l'obiettivo spudorato di farle accoppiare con i nostri ovini, in modo da minare la purezza della nostra pregiata razza.Speriamo che le nostre analisi non evidenzino tracce di violenza sessuale, che darebbe ancora un contorno più tragico al decesso dell'animale.

Jasper Beardley