25 nov 2015

DAL PRIMO GENNAIO 2016 ECCO LA BANCONOTA DA UN EURO

Finalmente, dopo tanto attendere, sarà messa in circolazione dal primo gennaio 2016 la "famigerata" banconota da un euro, per molti un vero toccasana per l'economia europea adatta a spegnere le fiammate dell'inflazione che ciclicamente imperversano nel Vecchio Continente.
Entusiasti i capi di Stato dei paesi del PIGS che in una nota comune hanno commentato l'arrivo della banconota "La banconota da 1 euro per ridare il giusto valore e il giusto prezzo ai piccoli beni di consumo che, nel loro insieme, rappresentano una grande fetta della spesa mensile familiare. Calmierare i piccoli prezzi non è una piccola cosa, dato che per questi beni i prezzi si sono decuplicati."
La banconota entrerà in circolazione domani (1 gennaio 2016), ideata e stampata per essere a prova di falsificazione e per durare nel tempo.
La nuova banconota è stata presentata oggi nella sede della BCE: è rappresentata da uno dei più famosi quadri di Giacomo Balla, che rappresenta la proiezione dell'Europa verso il futuro. Per distinguere una banconota legittima da una falsa bastano tre azioni: toccare, guardare, muovere.
Lungo i margini destro e sinistro è stampata una serie di trattini in rilievo. Guardando la banconota in controluce, la finestra nella parte superiore dell’ologramma rivela in trasparenza il ritratto di Europa su entrambi i lati del biglietto. Infine, muovendo la banconota, la cifra brillante produce l’effetto di una luce che si sposta in verticale. Il numero verde smeraldo cambia colore e cangia fino al blu scuro. La striscia argentata rivela la cifra del valore e la finestra con il ritratto mostra anche il numero indicante il valore incorniciato da linee iridescenti.
 

TROVA UN ENORME RAGNO LUPO NEL CONTATORE ELETTRICO.UOMO SOTTO SHOCK

Da mesi accudiva un nido di Ragno Lupo e non lo sapeva. Non prima che un uomo del Queensland in Australia non capisse di avere problemi con la propria compagnia elettrica. Quando ha fatto controllare il contatore elettrico, ha fatto una scoperta sconvolgente, un incubo per gli aracnofobici: dietro lo sportello c'era un enorme e peloso Ragno Lupo in compagnia di centiania di piccoli ragni. Oltre al rischio di pagare bollette esorbitanti, l'uomo ha anche rischiato grosso, visto che un morso del Ragno Lupo è molto velenoso e procura grande dolore.
 

22 nov 2015

LA FORTEZZA DIMENTICATA: L'ISOLA DI MOZIA

All'interno della Riserva dello Stagnone di Marsala, di fronte alle famose Saline Ettore Infersa, si trova uno dei siti archeologici più importanti al mondo: Mozia. La scoperta di questa piccola isoletta, scelta dai Fenici per la sua posizione strategica, al centro del mediterraneo e di fiorenti traffici commerciali, si deve al famoso studioso inglese Joseph Whitaker.
 
Mozia è un'antica colonia fenicia fondata nell'VIII sec. a.C. su una delle quattro isole della laguna dello Stagnone, l'isola di San Pantaleo (nome datole in periodo alto medievale da monaci basiliani trasferitisi sull'isola). Il nome di Motya, probabilmente dato dagli stessi Fenici, significherebbe filanda e sarebbe collegato alla presenza di stabilimenti per la lavorazione della lana, qui impiantati.
L'isola, come la maggior parte delle altre colonie fenicie, era una stazione commerciale e doveva fungere da punto di attracco per le navi fenicie in rotta nel Mediterraneo. Sempre nell'VIII sec. inizia la colonizzazione greca, che si concentra soprattutto nella parte orientale della Sicilia, i Fenici ripiegano quindi sulla parte occidentale e Motya accresce la sua importanza divenendo una cittadina. Nel VI sec. si acuiscono i contrasti tra Greci e Cartaginesi per il predominio sulla Sicilia e Mozia viene coinvolta; si arriva a cingerla di mura che ne permettano una difesa migliore. Nel 397 Dionisio il Vecchio, tiranno di Siracusa, assedia la città e pone fine alla sua esistenza. Gli abitanti si rifugiano sulla terraferma nella colonia di Lilibeo, l'attuale Marsala.
La riscoperta di Motya è legata al nome di Giuseppe Whitaker, un nobile inglese della fine dell'800 la cui famiglia si era stabilita in Sicilia ed aveva avviato un fiorente commercio di esportazione di vino Marsala. Sull'isola si erge l'abitazione dei Whitaker, oggi trasformata in museo.
 


 

REGGIO CALABRIA:RAGAZZO SI NASCONDE PER OTTO ORE NEL TOMBINO PER FARE FOTO SOTTO LE GONNE

Le numerose ragazze accorse per picchiare il giovane
Certo le notizie strane non mancano mai, ma questa fa sorridere, perché risulta un po’ strano pensare che qualcuno lo possa fare davvero. Sembra quasi un avvenimento inverosimile, quasi una barzelletta pensare che esista qualcuno tanto scemo da nascondersi sotto le grate di un tombino o sotto il pavimento delle cabine dove ci si può cambiare in spiaggia. Questa volta però non si tratta di una barzelletta: è successo davvero, a Reggio Calabria.
Il ragazzo, poi identificato come un giovane di 23 anni brillante studente presso la locale facoltà di giurisprudenza, si era piazzato sotto le grate di un tombino, per assicurarsi una visione perfetta dell’intimo di tutte le ragazze che passavano sopra il tombino. Ed in effetti, la sua tattica si è rivelata vincente, perché se vi è rimasto otto ore, masturbandosi e scattando fotografie. Sembrava un piano perfetto, ma il genio del male ha dimenticato un piccolo dettaglio, che ha permesso a una signora sessantenne di notarlo e contattare le forze dell’ordine.
Il ragazzo si era letteralmente infilato in uno stretto tombino, e da lì si godeva l’insolito “panorama” e scattava fotografie alle donne di passaggio con il suo telefono cellulare. Tuttavia, preso com’era dalle sue attività, non si deve essere accorto che i flash del cellulare si notavano col calar della sera. I passanti hanno notato che c’era qualcosa di strano con quei continui bagliori di luce che spuntavano dalla grata di un tombino, e hanno chiamato la polizia. Il ragazzo di origini marocchine, buddista praticante ed originario del quartiere di Gebbione, era tenuto sotto osservazione dai servizi segreti per le sue attività di proselitismo.
 

20 nov 2015

TERRA DEI FUOCHI:PESCATO NEL FIUME SARNO QUESTA STRANA TROTA

É nuovamente la Terra dei Fuochi a far registrare la cattura di una trota alquanto bizzarra. Lo scorso giovedì ha infatti abboccato un esemplare di circa 400 grammi di peso per 33 centimetri di lunghezza.
Secondo quanto riporta il quotidiano locale, Federico, gestore di un hotel a Caserta, si era recato giovedì presso le rive del fiume Sarno, per pescare gli strani pesci che popolano il caratteristico  bacino idrico. Proprio in uno dei torrenti che affluiscono il Sarno, l’uomo è riuscito a pescare una trota che ha sbalordito biologi e criptozoologi. L’esemplare presentava una strana pelliccia ed emanava un nauseabondo odore di zolfo.
Per gli studiosi l'anomalia genetica della trota è da ritrovare nel devastante inquinamento che ha colpito la zona nel corso degli anni a causa dell'intrecci fra la camorra, la politica e la corrotta realtà industriale italiana. Questa sovrabbondanza di agenti chimici ha causato una ipertricosi ittica con conseguenze devastanti per la fauna che popola il fiume.
Non è la prima volta che in queste zone si pescano pesci strani. Lo scorso febbraio aveva abboccato un esemplare di 8 chili e mezzo completamente gialla, mentre nel tratto del fiume Volturno che passa per la cittadina di Amorosi, era stata pescata una fario di 7 chili e 700 grammi con tre occhi.

19 nov 2015

MISTERIOSI CAMION AVVISTATI IN ASPROMONTE. LE IMMAGINI

“I camion arrivavano dalla costa di notte. Atterrano elicotteri silenziosi e il cielo è pieno di droni che partono e scompaiono tra le nuvole.” racconta le gente terrorizzata dei paesi vicini alla base Usaf ufficialmente dismessa di Nardello  in pieno Aspromonte. Si dice che i camion trasportassero missili a lungo raggio, ma qualche personaggio parla anche di bombe atomiche nascoste nei piani sotterranei all’interno della base. Sul sito Nato di Monte Nardello  circolano da sempre voci allarmanti; la gente d'Aspromonte dice che, da quando questa base è stata attivata e dopo la sua dismissione avvenuta nel 1994, vi sono stati movimenti di camion sospetti intorno ad essi; inoltre, la gente si chiede perché, se la base è dismessa, il sito su cui sorge resta,  a tuttti gli effetti, zona militare.
La base, versa, in verità, in uno stato di assoluto abbandono e nessuno si prende la briga di vigilare su cosa accada al suo interno; un atteggiamento improvvido in una terra in cui opera la più potente delle mafie. Un ex militare dei servizi segreti afferma che basterebbe un controllo a tappeto di ciò che c’è all’interno della base per fugare ogni dubbio; ma dal 1994 nessuno lo ha mai fatto. Anzi, qualcuno dice che in quei luoghi si siano addestrate al soldo degli americani le menti più terrificanti dell'Isis, che di notte uscivano ed andavano a sgozzare capretti in giro per gli ovili.
In tante zone dell'Aspromonte la popolazione parla di misteriosi rumori, strane luci e di giganteschi TIR che nelle ore della notte più profonda si inerpicano sulle montagne con i loro carichi: missili, strani macchinari coperti da teloni d'acciaio, misteriose figure di umanoidi che scendeno dai mezzi per nascondersi nei boschi furtive, gente ammanettata ecc.. Si tratta della fantomatica  storia del progetto segreto Aspromont Horizon?

 

18 nov 2015

PROCURATORE ANTIMAFIA: CONCRETI I LEGAMI TRA ISIS E 'NDRANGHETA.

Terroristi mentre consegnano un missile ad esponenti della 'ndrangheta
C`è qualche elemento concreto alla base della preoccupazione espressa dal procuratore di Reggio Calabria sul rischio di saldature di interessi fra la `ndrangheta e il terrorismo di matrice islamica. "La polizia postale ha iniziato un controllo a largo raggio e ha individuato persone che indirettamente sono legate a gruppi a loro volta riconducibili al mondo del terrorismo - ha detto Federico Pignatta a Voce della Sera, Radio1 - Sono persone che comunque condividono quelle logiche, si collegano a siti sui quali si propaganda il terrorismo e appartengono a etnie nelle quali sta facendo proseliti l'Isis. Personalmente ho maturato una certa esperienza sul rischio di intrecci fra criminalità organizzata e terrorismo quando mi occupai del legame fra il clan dei catanzaresi e un gruppo di pachistani legati a una cellula terroristica. Ora, la `ndrangheta ha bisogno di armi e droga e i terroristi, per operare sul territorio, hanno bisogno di basi logistiche sicure e segrete e di un certo numero di prostitute per poter sfogare i propri istinti animaleschi, in tranquillità come quella trovata alle pendici dell'Aspromonte(leggi qui), quindi necessitano di persone e luoghi in grado di fornire coperture e ospitalità. E questa caratteristica - ha aggiunto il procuratore di Reggio Calabria - di certo non fa difetto alla `ndrangheta, che ha un controllo capillare del territorio ed è una organizzazione che travalica i confini nazionali, ha rapporti con soggetti in Estremo Oriente, come dimostra la sua leadership nel mercato dell'eroina, tanto da diventare fornitrice di Cosa Nostra a New York. Tutti questi elementi inducono a pensare che se l'Isis cercasse punti di appoggio solidi in Italia potrebbe trovarli qui, in Calabria. Non dobbiamo farci trovare impreparati". Che dire,, la 'ndrangheta dopo aver distrutto il territorio, la società si vende per quattro fucili.
 

BONUS VACANZE: SCADENZA DELLE DOMANDE IL 30 GIUGNO

La procedura per la richiesta del  Bonus vacanze  va effettuata solamente online tramite la app “Io” da smartphone. Basta munirsi di Spid o ...